L'intervento del Presidente del Consiglio al Senato
da Corriere.it:
L'intervento del Presidente del Consiglio al Senato
Ore 15,32 - Berlusconi arriva a Palazzo Madama. Ai giornalisti dice: «Nessuna sorpresa, dopo la relazione al Senato vado dal capo dello Stato per dimettermi».
Ore 15,37 - Il presidente del Senato, Marcello Pera, apre la seduta con un messaggio di congratulazioni per l'elezione di papa Benedetto XVI.
Ore 15,38 - Pera dà la parola al premier Berlusconi.
Ore 15,39 - Berlusconi inizia il proprio intervento ricordando a sua volta l'elezione di Joseph Ratzinger al soglio pontificio assicurando la collaborazione dell'Italia con le istituzioni ecclesiali.
«Oggi sono qui per un atto di chiarimento politico - spiega il premier entrando nel vivo delle comunicazioni all'Aula - La coalizione attraversa ora una fase di difficoltà. Con le elezioni regionali il Paese ha mandato un segnale molto chiaro».
«Nessuno ha prospettato un cambio di maggioranza alle spalle del corpo elettorale. Tutte le forze hanno rinnovato la fiducia al presidente del consiglio e gli hanno dato mandato per la formazione nuovo esecutivo. Questa sfida io intendo accettarla».
«Questa è la maggioranza che governerà il Paese fino alla fine della legislatura. E' l'obiettivo che tutti noi della maggioranza condividiamo e che ci unisce più di ogni differenziazione».
«Dieci anni fa abbiamo iniziato un cammino per dare voce a maggioranza moderata del Paese. Vorrei che avessimo l'orgoglio per quello che abbiamo fatto in questi dieci anni, i più difficili della storia recemte. Gli anni del terrorismo internazionale e della crisi economica. Noi abbiamo messo fine all'instabilità del sistema politico, accresciuto prestigio internazionale dell'Italia, avviato riforme».
«Per rilanciare la nostra azione è mia intenzione aggiornare il nostro programma, per aiutare le famiglie, per sostenere le nostre imprese, per imprimere un rinnovato sviluppo al nostro Sud. Per questo intendo rafforzare la compagine del governo. E' necessario dare più forza alla coalizione dei nostri partiti per dare un futuro alla nostra storia comune. Vi chiedo di darmi fiducia. Fiducia nei nostri valori e nella nostra storia».
«Con la vostra fiducia e vostro sostegno scriveremo pagine importanti della storia del paese. Nelle democrazie più avanzate il premier può adeguare la propria squadra in base alle necessità. La riforma costituzionale del nostro governo adeguerà le nostre istituzionali alle moderne democrazie europee. Il nostro attuale sistema costituzionale prevede invece le dimissioni formali. Dovendo dar vita al nuovo governo non mi posso sottrarre al passaggio formale di una crisi di governo».
«Per questo ho convocato in questa sede il Consiglio dei ministri prima di recarmi dal Capo dello Stato».
Ore 15,48 - Termina l'intervento del premier nell'aula del Senato. Il presidente Pera sospende la seduta nell'attesa delle determinazioni del Presidente della Repubblica.