POSTE: CODACONS ATTACCA, OBBLIGAZIONI NON HANNO RESO NIENTE
POSTE: CODACONS ATTACCA, OBBLIGAZIONI NON HANNO RESO NIENTE
(ANSA) - ROMA, 20 GEN - Delusione tra i risparmiatori
italiani, non solo tra quelli che avevano investito i propri
risparmi in bond Cirio, Argentina o obbligazioni Parmalat. A
puntare il dito e' il Codacons secondo cui ad alimentare il
clima di sfiducia arriva ora la notizia che Poste Italiane ha
rimborsato 678 milioni di euro investiti dai risparmiatori nei
titoli 'Doppiocentro3', ma non ha corrisposto alcun interesse. E
l'associazione dei consumatori annuncia anche di aver presentato
alla spa postale una diffida nella quale chiede fra l'altro di
''giustificare l'aumento del 500% del costo del canone Postamat
(da zero a 5 euro) e dare sulla pubblicita' notizia adeguata di
tale mutamento abnorme di costi per renderne edotti i
consumatori''.
Da Poste Italiane ribattono che il rendimento dell'
obbligazione in questione era legato agli indici azionari e,
dato il cattivo andamento dei mercati, non e' stato possibile
remunerare i risparmiatori con interessi. Ma tutti i titoli
postali, osservano pero', sono sempre a capitale garantito
percio' c'e' comunque la certezza che i soldi investiti non
andranno persi.
Nella diffida a Poste Italiane l'associazione dei consumatori
chiede di giustificare il rendimento zero dei titoli
'Doppiocentro3', comunicando al Codacons la somma totale di
commissioni incassate per tale operazione, l'impiego delle somme
stesse e i tassi di rendimento fruiti all'ente. Chiede poi di
''prevedere comunque una sorta di indennizzo ai risparmiatori
per tale fallimentare investimento'' e di comunicare il
rendimento delle obbligazioni strutturate piazzate per un totale
di 16 miliardi di euro. Codacons pretende inoltre che Poste
renda ''leggibili e non nulle per incomprensibilita' le clausole
contrattuali contenute nel sito
www.poste.it sul rapporto
rendimento/rischio che allo stato non consentono alcuna scelta
oculata per i cittadini''
L'associazione dei consumatori fa quindi sapere di aver anche
invitato il ministero delle Comunicazioni, quello dell'Economia,
Banca d'Italia e Consob ''ad attuare atti concreti di direttiva
e intervento per favorire un indennizzo ai risparmiatori e
comunque sospendere la regolamentazione poco chiara delle
obbligazioni postali rendendola chiara e comprensibile da
chiunque anche tenuto conto del target culturale dei clienti
delle Poste''. (ANSA).