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Italia, crescita Pil 2005 potrebbe essere sotto 1,7% -Bankit
Italia, crescita Pil 2005 potrebbe essere sotto 1,7% -Bankitalia
ROMA, 22 novembre (Reuters) - La crescita italiana il prossimo anno è vista sotto il target governativo del 2,1% dalla Banca d'Italia e anche la stima del Fondo monetario internazionale di 1,7% potrebbe rivelarsi ottimistica per il caro petrolio e la forza dell'euro.
Gli economisti della banca centrale ritengono in ogni caso raggiungibile l'obiettivo dell'esecutivo di un deficit pari al 2,7%, considerato condizione per rafforzare la crescita.
"Il Fondo monetario prevede una crescita del Pil nel 2005 dell'1,7%...Su queste previsioni pesano le incertezze sugli andamenti futuri del prezzo del petrolio e del cambio", si legge nel Bollettino economico di novembre della Banca d'Italia pubblicato oggi.
"Noi riteniamo il 2,7% (di deficit/Pil) raggiungibile con un attento monitoraggio che eviti debordi", ha detto Giancarlo Morcaldo direttore centrale per la ricerca economica illustrando il documento ai giornalisti.
Centrare l'obiettivo di disavanzo è secondo la banca centrale "condizione per rafforzare la crescita".
A questo riguardo il Bollettino sottolinea che "la riduzione del prelievo sulle imprese e sulle famiglie (annunciata per il prossimo anno dal governo)...deve fondarsi su un contenimento duraturo della crescita della spesa corrente" e Morcaldo spiega che sgravi per 5-6 miliardi "possono dare un contributo all'espansione economica" ma vanno inseriti "in una prospettiva di lungo periodo".
Quanto all'anno in corso gli economisti della banca centrale fanno capire di ritenere l'1,4% di crescita indicata dal Fmi un obiettivo non distante anche se "le più recenti informazioni congiunturali non segnalano una robusta accelerazione dell'attività nel quarto trimestre" e "la stasi dell'attività manifatturiera industriale sarebbe proseguita in ottobre e novembre".
La stima governativa di crescita del Pil per l'anno in corso è pari all'1,2%.
Italia, crescita Pil 2005 potrebbe essere sotto 1,7% -Bankitalia
ROMA, 22 novembre (Reuters) - La crescita italiana il prossimo anno è vista sotto il target governativo del 2,1% dalla Banca d'Italia e anche la stima del Fondo monetario internazionale di 1,7% potrebbe rivelarsi ottimistica per il caro petrolio e la forza dell'euro.
Gli economisti della banca centrale ritengono in ogni caso raggiungibile l'obiettivo dell'esecutivo di un deficit pari al 2,7%, considerato condizione per rafforzare la crescita.
"Il Fondo monetario prevede una crescita del Pil nel 2005 dell'1,7%...Su queste previsioni pesano le incertezze sugli andamenti futuri del prezzo del petrolio e del cambio", si legge nel Bollettino economico di novembre della Banca d'Italia pubblicato oggi.
"Noi riteniamo il 2,7% (di deficit/Pil) raggiungibile con un attento monitoraggio che eviti debordi", ha detto Giancarlo Morcaldo direttore centrale per la ricerca economica illustrando il documento ai giornalisti.
Centrare l'obiettivo di disavanzo è secondo la banca centrale "condizione per rafforzare la crescita".
A questo riguardo il Bollettino sottolinea che "la riduzione del prelievo sulle imprese e sulle famiglie (annunciata per il prossimo anno dal governo)...deve fondarsi su un contenimento duraturo della crescita della spesa corrente" e Morcaldo spiega che sgravi per 5-6 miliardi "possono dare un contributo all'espansione economica" ma vanno inseriti "in una prospettiva di lungo periodo".
Quanto all'anno in corso gli economisti della banca centrale fanno capire di ritenere l'1,4% di crescita indicata dal Fmi un obiettivo non distante anche se "le più recenti informazioni congiunturali non segnalano una robusta accelerazione dell'attività nel quarto trimestre" e "la stasi dell'attività manifatturiera industriale sarebbe proseguita in ottobre e novembre".
La stima governativa di crescita del Pil per l'anno in corso è pari all'1,2%.