News, Dati, Eventi finanziari le NEWS del 24 marzo 2005

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Saipem: 197 mln utile netto 2004, cedola ord. sale 0,15

Saipem: 197 mln utile netto 2004, cedola ord. sale 0,15

Radiocor - Milano, 24 mar - Il Cda di Saipem ha approvato il bilancio 2004 che conferma un utile netto consolidato di 197 milioni di euro rispetto ai 196 del 2003 e un utile netto della Spa in lieve calo a 61 milioni di euro (68 mln nel 2003). Ai soci, convocati in assemblea il prossimo 28 e 29 aprile, sara' proposta la distribuzione di un dividendo unitario di 0,15 euro per ogni azione ordinaria (0,148 nel 2003) e di 0,18 euro per ogni azione di risparmio (0,178), in pagamento dal 26 maggio 2005.
 
Buzzi Unicem: +49,9% utile gruppo 04, cedola ord. 0,29 euro

Buzzi Unicem: +49,9% utile gruppo 04, cedola ord. 0,29 euro

Radiocor - Casale Monferrato, 24 mar - Buzzi Unicem SpA ha chiuso il 2004 (che per la prima volta recepisce linea per linea la controllata Dyckerhoff) con un utile consolidato netto di competenza in crescita pro-forma del 49,9% a 238,7 milioni su un fatturato di 2.771,6 milioni, in calo dello 0,4% in valori assoluti e in aumento del 6,4% a parita' di perimetro e di cambi.
 
Class Editori: a 789 mila euro perdita netta 2004

Class Editori: a 789 mila euro perdita netta 2004

Radiocor - Milano, 24 mar - Il gruppo Class Editori ha chiuso il 2004 con una perdita netta di 798 mila euro dall'utile di 175 mila euro del 2003. I ricavi sono saliti a 99,818 milioni da 98,2 milioni, mentre l'ebitda e' rimasto sostanzialmente stabile a 8,653 milioni. Il cda ha deciso di proporre all'assemblea dei soci del prossimo 28 aprile la distribuzione di un dividendo di 0,01 euro per azione e di usare il potere concesso dall'assemblea per l'acquisto di azioni proprie.
 
Sirti: utile netto 2004 cala a 8,4 mln, capogruppo in perdit

Sirti: utile netto 2004 cala a 8,4 mln, capogruppo in perdita

(Teleborsa) - Roma, 24 mar - Sirti ha chiuso l'esercizio 2004 con un utile netto consolidato di 8,4 milioni, in calo rispetto ai 19,8 milioni del 2003, a causa delle rittifiche di valore di alcune attività finanziarie, che presentano un saldo negativo di 12,2 milioni. Il valore della produzione consolidata è in calo a 607 milioni dai 659 del 2003, anche se aumentano del 12% gli ordini, mentre il MOL scende a 54,7 milioni dai 73,8 milioni precedenti. La società capogruppo chiude l'esercizio in perdita per 3,3 mln a fronte di un utile prec4edente di 11,7 mln. Il Cda proporrà all'Assemblea degli azionisti la copertura della perdita di esercizio mediante utilizzo di riserve disponibili. Il CdA ha anche approvato la fusione per incorporazione di Sirti Progetto Reti in Sirti, con annullamento di tutte le azioni costituenti l'intero capitale della societa' incorporanda.
 
Mediaset: Antitrust avvia istrutturia per diritti TV calcio

Mediaset: Antitrust avvia istrutturia per diritti TV calcio


(Teleborsa) - Roma, 24 mar - L'Autorità della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 22 marzo 2005, ha deliberato di avviare un'istruttoria nei confronti delle società Reti Televisive Italiane (Rti), Mediaset S.p.A., e Fininvest, per presunte restrizioni della concorrenza relativamente alla acquisizione di diritti di trasmissione legati alle partite del campionato di calcio di serie A e B. In particolare, l'analisi dell'Autorità si è incentrata sui contratti stipulati da Rti aventi per oggetto l'acquisizione dei diritti di trasmissione delle partite interne del campionato di serie A e B di alcune squadre di calcio, per le stagioni sportive 2004/2005, 2005/2006 e 2006/2007, e la sottoscrizione di diritti di prima negoziazione e prelazione, a partire dal campionato di calcio 2007/2008, relativi ai medesimi incontri per un periodo comprensivo di più stagioni.
La valutazione dell'impatto concorrenziale di tali contratti desta alcune preoccupazioni, sottolinea l'Antitrust. L'apprezzamento delle restrizioni alla concorrenza determinate dai vincoli di esclusiva si fonda sulla durata oltre che sulla ampiezza degli stessi, visto che detti contratti si riferiscono ai diritti relativi alla trasmissione a pagamento e ad accesso condizionato con qualsiasi modalità e mezzo trasmissivo. Inoltre, a tali contratti sono state aggiunte alcune scritture private tra le parti relative all'acquisto di diritti di prelazione e di prima negoziazione, anch'esse potenzialmente in grado di influire sui meccanismi competitivi del mercato. Tale pratica commerciale, ad avviso dell'Autorità, è suscettibile di produrre effetti escludenti nei confronti degli attuali e futuri concorrenti, anche in considerazione del fatto che i diritti televisivi in esclusiva, sottoscritti con le squadre di maggior rilievo del campionato di calcio italiano, sono estesi a tutte le piattaforme trasmissive, a partire dall'anno in cui scadono i contratti per la trasmissione via satellite delle partite sottoscritti da Sky Italia
 
Sul mercato il 10% di Enel entro settembre

dal sito del Sole 24 Ore:

Sul mercato il 10% di [LINK:50f6e02965]Enel[/LINK:50f6e02965] entro settembre

Il nuovo collocamento vale 4,5 miliardi. Scenderà al 20% la quota pubblica.

di Gianni Dragoni


Una nuova fetta dell'Enel sarà venduta dal ministero dell'Economia entro settembre. Sarà la quarta tranche ad andare sul mercato, fino all'11% del capitale, per un valore di circa cinque miliardi al prezzo corrente di Borsa. Il ministero dell'Economia ridurrà la sua quota «intorno al 20%», dal 31,48% attuale. C'è inoltre un 10,35% nella Cassa depositi e prestiti, controllata al 70% dal Tesoro.
Il ministero guidato da Domenico Siniscalco ha annunciato ieri alle 22,30 di aver «avviato le attività propedeutiche alla dismissione di un'ulteriore quota di azioni Enel». La nota precisa che «l'operazione - la cui conclusione è prevista entro settembre, subordinatamente al permanere di adeguate condizioni di mercato - verrà realizzata attraverso un'offerta globale, rivolta al pubblico dei risparmiatori italiani ed agli investitori istituzionali, italiani ed esteri. A seguito dell'offerta - conclude il comunicato - è previsto che la partecipazione diretta del ministero dell'Economia scenda in modo rilevante e risulti intorno al 20%».
Prima dell'annuncio il titolo Enel aveva segnato un rialzo del 2,38% a 7,45 euro del prezzo di riferimento, l'andamento migliore tra le principali azioni del listino. A tale quotazione corrisponde una capitalizzazione della società di circa 45 miliardi di euro.
Quindi la fetta che Siniscalco intende vendere, al massimo l'11,48% del capitale, avrebbe un valore di circa 5 miliardi. Questo prezzo da oggi si misurerà con l'impatto dell'Opv annunciata. In passato, simili annunci hanno avuto effetti depressivi sulle quotazioni. Ma sul prezzo dell'offerta incideranno anche le mosse in preparazione nel gruppo guidato da Paolo Scaroni: l'eventuale, ipotizzata dismissione della società telefonica Wind; i risultati della gestione, i conti 2004 non sono ancora stati ufficializzati; infine le nomine del vertice previste in maggio.
Alcuni analisti e banchieri leggono nell'annuncio di Enel 4 una profezia di stabilità nella conduzione del gruppo. Scaroni è stato indicato anche in una rosa di candidati graditi al Governo per la poltrona principale nelle società dell'orbita pubblica, quella di a.d. dell'Eni, dove è in scadenza Vittorio Mincato. Ma l'avvio del lavoro «propedeutico» per la vendita della quarta tranche del gruppo elettrico, almeno secondo alcuni analisti, potrebbe aver sfoltito la concorrenza per la corsa all'Eni.
Se scenderà al 20% dell'Enel di possesso diretto, il Tesoro potrà contare anche su quello indiretto, attraverso la Cassa depositi e prestiti, alla quale fu girato il 10,35% per 3,1 miliardi di euro a fine 2003. Tra quest'operazione e le tre tranche vendute sul mercato, la prima Opv risale all'ottobre 1999 al prezzo di 8,6 euro per azione (tuttora superiore a quello di Borsa), lo Stato ha incassato circa 29 miliardi dalle cessioni Enel. La terza tranche, il 20% venduto nell'ottobre 2004, ha reso 7,6 miliardi.
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, aveva annunciato il 23 febbraio la necessità di porre sul mercato «con una certa immediatezza» quote dell'Enel e delle Poste. «Enel? Non ne so niente», aveva replicato Siniscalco. Ieri sera il via ufficiale a Enel 4.
 

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