FMI: una selezione dal World Economic Outlook
Fmi:La Ripresa E' Forte, Ma Preoccupa Il Caro-Petrolio
(ANSA) - ROMA, 29 SET - La crescita dell'economia mondiale è solida, ma aumenta la preoccupazione per la corsa dei prezzi del petrolio. Ad affermarlo è il Fondo Monetario Internazionale nel suo World Economic Outlook. "La ripresa globale si è rafforzata e la crescita del pil globale proiettata verso una media del 5% nel 2004, la più alta da trent'anni", è scritto nel documento che prevede per il 2005 un'espansione del pil mondiale del 4,3%. Ma nel prossimo futuro la crescita "sarà con ogni probabilità più debole di quanto previsto in precedenza" mentre "costituisce una preoccupazione particolare il protrarsi della volatilità dei prezzi del petrolio". Per ora ci si attende che il caro-petrolio riduca la crescita mondiale di mezzo punto percentuale, con un impatto molto meno forte di quanto successe nelle crisi petrolifere degli anni passati.
L'Outlook spiega che già "a partire dal secondo trimestre di quest'anno c'é stato un raffreddamento della crescita in particolare negli Stati Uniti, in Giappone e in Cina, mentre i prezzi del petrolio sono saliti repentinamente".
Il caro-petrolio sta già pesando sulla crescita mondiale, ma "al momento l'impatto complessivo sembra essere moderato". Questo malgrado gli economisti di Washington riconoscano che "la crescita repentina dei prezzi del petrolio ha contribuito all'indebolimento dell'espansione dell'economia negli ultimi mesi e continuerà a farlo per diversi trimestri". L'alto prezzo del greggio sarà un freno alla crescita maggiore nei paesi che hanno una domanda interna già debole, come è il caso dell'Italia. Il calcolo che fanno i tecnici del Fmi è che se alla fine il prezzo medio del petrolio quest'anno risulterà pari a 37 dollari al barile, cioé otto dollari in più rispetto al 2003, con un incremento percentuale del 30%, allora dopo un anno la crescita globale si ridurrà di mezzo punto percentuale. Ma la forte attività economica potrebbe riuscire a limitare la riduzione della crescita a meno di 0,3 punti.
Il Fmi ricorda comunque che con gli ultimi aumenti i prezzi del petrolio hanno raggiunto un livello record solo nominale, mentre in termini reali "la dimensione dello choc attuale è meno di un decimo di quelli degli anni '70''.
I rischi per l'inflazione vengono definiti "moderati" nella maggior parte dei paesi, questo perché nella maggior parte dei paesi industrializzati la crescita dei salari è inferiore a quella della produttività e gli alti utili, specialmente negli Stati Uniti, permettono alle aziende di assorbire l'aumento dei costi. (ANSA).
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Fmi: Migliorata Crescita Italia, Quest'Anno +1,4%
(ANSA) - ROMA, 29 SET - Il Fmi ha migliorato la sua stima di crescita dell'Italia per quest'anno rispetto ad un mese fa. Il World Economic Outlook pubblicato oggi vede l'espansione del pil all'1,4% (come fa il Dpef), mentre solo a fine agosto la prevedeva all'1,2%. Al tempo stesso i tecnici di Washington si sono dimostrati un pò meno ottimisti per il 2005, limando la previsione all'1,9% (come il Dpef) dal 2,0% di un mese fa.
La crescita dell'economia resta comunque al di sotto di quella di Eurolandia, 2,2% quest'anno e il prossimo. Quest'anno l'Italia crescerà inoltre meno di Francia (2,6%) e Germania (2,0%), ma nel 2005 sorpasserà quest'ultima (1,8%), mentre resterà dietro alla Francia (2,3%).(ANSA).
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Fmi

i'Calo Tasse Italia,Ma Misure Sostanziali Per Conti
(ANSA) - ROMA, 29 SET - Per i conti pubblici italiani "serviranno misure sostanziali per raggiungere gli obiettivi fissati per il 2005, specialmente se si ha l'intenzione di mettere in atto riduzioni delle tasse". E' quanto afferma il Fmi nel World Economic Outlook, che comunque definisce le riduzioni delle tasse "altamente desiderabili" in generale. (ANSA).
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Fmi: Rallenta Pil Usa, Ma Sempre Meglio Di Eurolandia
(ANSA) - ROMA, 29 SET - Quest'anno il pil Usa crescerà del 4,3% e rallenterà al 3,5% nel 2005. Ma la crescita Usa resterà comunque più forte di quella Europea, anche se il divario tende ad attenuarsi. E' quanto stima il World Economic Outlook del Fmi, secondo il quale sia quest'anno che il prossimo il prodotto interno di Eurolandia si espanderà del 2,2%. "La crescita globale continua ad essere guidata dagli Stati Uniti con il forte sostegno dell'Asia", spiega l'analisi del Fondo, mentre "la ripresa in Europa si sta consolidando, ma resta relativamente debole". (ANSA).
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Fmi: Euro, Rajan, Cambiar Tutto Per Non Cambiar Nulla
(ANSA) - WASHINGTON, 29 SET - Ricordiamoci di quello che Tomasi di Lampedusa scrisse nel Gattopardo: "cambiar tutto per non cambiar nulla".
E' questo l'avvertimento che Raghuram Rajan, consigliere economico dell'Fmi e direttore del Dipartimento della ricerca, fa ai paesi dell'area Euro, presentando oggi a Washington le grandi linee del World Economic Outlook dell'autunno 2004.
Secondo Rajan, "nell'area dell'euro, la ripresa sta acquisendo forza, nonostante la crescita rimanga la più bassa tra le regioni sviluppate, e, specie in Germania, rimane dipendente dalla domanda esterna".
L'Fmi ritiene che "i leader europei abbiano fatto le riforme chiave, ma ci sono segnali di affaticamento -ha aggiunto Rajan-.
Troppi in Europa sembrano aver concluso che una vita di buon livello e il dinamismo economico siano termini in contraddizione, anche se alcuni esempi nell'Europa stessa suggeriscono che si tratta di una conclusione sbagliata.
Dovrebbero ricordare le parole dello scrittore italiano, di Lampedusa 'cambiar tutto per non cambiar nulla' ".
(ANSA).