News, Dati, Eventi finanziari le NEWS del 3 aprile 2007

  • Creatore Discussione Creatore Discussione fo64
  • Data di Inizio Data di Inizio

fo64

Forumer storico
Per un panorama completo delle news di oggi, e per discuterle insieme, vi invito a navigare il consueto topic sul Forum di Piazza Affari.

Fo64
 
Buona chiusura per Tokyo

Buona chiusura per Tokyo

Chiusura in rialzo per la piazza di Tokyo, l'indice Nikkei ha guadagnato oggi l'1,27% a 17.244,05 punti, mentre il Topix ha terminato in rialzo dell'1,3% a 1.704,32 punti.
Tra le altre piazze asiatiche Seul archivia un progresso dello 0,29% a 1.453,65 punti, mentre Taiwan guadagna lo 0,61% a 7.932,91 punti.
 
Auto: immatricolazioni Gruppo Fiat marzo +6,62%, quota al 31

Auto: immatricolazioni Gruppo Fiat marzo +6,62%, quota al 31,76%

A marzo il Gruppo Fiat, che include i marchi Lancia e Alfa Romeo, ha registrato un incremento delle vendite pari al 6,62% a 82.233 autovetture contro le 77.124 del pari periodo del 2006. E' quanto emerge dalla nota del Ministero dei Trasporti che ha diffuso ieri sera i dati sulle immatricolazioni. La quota di mercato del gruppo si è portata al 31,76%, rispetto al 30,5% di febbraio.
Fiat Auto ha visto le vendite salire a marzo del 7,58% a 62.323 unità con una quota di mercato in aumento al 22,91%, Alfa Romeo ha registrato un incremento delle vendite dell'1,32% a 8.197 unità, con una quota di mercato che sale al 3,17%, Lancia ha visto le vendite aumentare del 5,52% a 11.713 unità, con una quota di mercato salita al 4,52%.
 
Autostrade: ceduto 35,5% di Autostrade Lombarde a Intesa San

[LINK:b192b2aea2]Autostrade[/LINK:b192b2aea2]: ceduto 35,5% di Autostrade Lombarde a Intesa Sanpaolo

Autostrade informa con una nota che ieri si è stipulata la cessione della partecipazione del 35,5% detenuta da Autostrade per l'Italia in Autostrade Lombarde e della partecipazione detenuta in Società di Progetto Bre.Be.Mi. pari all'1% del capitale.
Autostrade Lombarde controlla l'86,2% della Società di Progetto Bre.Be.Mi. titolare dal 2003, a seguito di gara internazionale, della concessione per la realizzazione e gestione del collegamento autostradale Brescia - Milano di circa 50 Km.
Il controvalore dell'operazione, riconosciuto dall'acquirente Intesa Sanpaolo S.p.A., ammonta a 41 milioni di euro.
L'operazione, si legge sempre nella nota, ha generato un plusvalore pari a 4,6 milioni di euro rispetto al valore dell'investimento.
 
E.On rinuncia all'Opa su Endesa in cambio di asset

da www.ilsole24ore.com:

E.On rinuncia all'Opa su Endesa in cambio di asset.
Via libera per [LINK:feebc69e22]Enel[/LINK:feebc69e22]-Acciona

di Federico Rendina

Si chiude con un buon armistizio la guerra di Spagna di Endesa. I tedeschi di Eon rinunciano alla loro Opa da 40 euro ad azione che si sarebbe dovuta chiudere oggi in Spagna e venerdì negli Usa,consapevoli dell'imminente fallimento e dell'impraticabilità di un "condominio" ItaliaGermania rischioso e comunque paralizzante per tutti. «Acquisire il controllo è impossibile » ammetteva ieri mattina Wulf Bernotat, amministratore delegato del gruppo tedesco. Strada spianata dunque all'Opa da 41 euro predisposta da Enel insieme al gruppo spagnolo Acciona, che insieme controllano già il 46% di Endesa con una proiezione al 50%garantita dall'adesione all'Opa per il 3% delle azioni annunciata dal gruppo pubblico iberico Sepi. Una nuova Opa pressoché immediata visto che la rinuncia di Eon fa automaticamente cadere il divieto per Enel Acciona di lanciare la sua Opa prima di sei mesi. Il lancio ufficiale,secondo autorevoli voci, dovrebbe avvenire entro il mese.
Chi vince e chi perde? Nessuno, si sono affrettati a dire gli ex contendenti. Pace fatta e ciascuno ci guadagna, insistevano ieri sera rendendo pubbliche le clausole dell'accordo appena siglato. «Enel ha posto fine alla più complessa guerra dell'energia europea eliminando ogni strascico legale» e ora «nasce il secondo gruppo dell'energia europeo »(la francese Edf rimane largamente in testa) con «90 miliardi di capitalizzazione e circa 90mila megawatt in Europa,America Latina, Nord America e Marocco»,sottolinea il capo dell'Enel Fulvio Conti in una nota.
Ma anche Eon avrà il su robusto tornaconto, che peraltro si combina bene — puntualizza l'Enel — con i vincoli Antitrust che avrebbero comunque imposto al nuovo colosso italoiberico di cedere parti del suo impero. Ed ecco che nei prossimi mesi il gruppo tedesco acquisirà direttamente dall'Enel la controllata spagnola Viesgo (2.200 megawatt),e da Endesa un bel pacchetto di infrastrutture: centrali spagnole per 1.500 megawatt oltre a diritti di prelievo per 450 megawatt prodotti con centrali nucleari, il 70%di Endesa Italia (che conta 6.590 MW in condominio con Asm Brescia, che ha il 20% ma potrà decidere di scindere la società acquisendo il 30% degli asset rilevando l'altro 10% rimasto a Endesa). A Eon andrà anche la quota del 65%nell'operatore elettrico francese Snet, per il quale si profila peraltro una coabitazione con Enel, sempre pronta — lo ribadisce — ad acquisire il restante 35% da Charbonnage de France e Edf. E a questo "pacchetto" Eon potrà aggiungere partecipazioni di Endesa per 120 megawatt in Turchia e per 330 megawatt in Polonia.
I denari in campo? I conteggi precisi arriveranno nei prossimi giorni.Ma l'Enel stima che per acquisire il 75% di Endesa (il 25 rimarrebbe ad Acciona con una clausola di put a tre anni)alla fine, nell'ipotesi di un adesione totale all'Opa, dovrà sborsare circa 31 miliardi di euro contro i 4445 messi in cantiere. La cessione diretta di Viesgo a Eon vale circa 2 miliardi. Circa 89 miliardi valgono poi gli asset Endesa da cedere ai tedeschi,che serviranno a ridurre il debito Endesa che Enel dovrebbe comunque consolidare.
Gran brindisi al successo fin da ieri sera. Per la batteria di consulenti del gruppo italiano: il leading advisor Ubs ( che aveva abilmente spazzolato dal mercato il primo pacchetto del 10% delle azioni spagnole) e i partner Mediobanca e Goldman Sachs. E,naturalmente, per lo stato maggiore dell'Enel. Che con l'ottima operazione spagnola si rifà abbondantemente della mancata conquista della belga Electrabel con l'annuncio di un'Opa sulla controllante francese Suez.
L'impegno finanziario in Spagna? Massiccio ma più che sostenibile, anche perché l'operazione «fin da subito fa crescere del 25% l'utile per azione di Enel» ribadisce Conti. Le possibili paure nazionaliste spagnole? «Endesa rimane una società spagnola con il centro decisionale a Madrid». Il consolidamento nello scenario dei pochi leader energetici mondiali?È praticamente fatto, insistono all'Enel. In Europa«saremo un gruppo globale »che spazia dall'ex cortina sovietica ( Slovacchia,Romania, Bulgaria e la stessa Russia), al Portogallo ad ovest e alla Grecia a sud. C'è poi una presenza diffusa nelle Americhe (dagli Usa a Panama per arrivare al Perù, al Brasile e poi al Cile). E poi il nostro ex monopolista elettrico nazionale si ritrova, come per incanto, quel "mix"di generazione pressoché ideale che corregge finalmente, anche se per via estera, la nostra imbarazzante dipendenza nazionale dagli idrocarburi (specialmente dal gas). EnelEndesa ha invece un mix«molto diversificato »: 38 mila megawatt di rinnovabili,6mila megawatt di nucleare, 10mila di cicli combinati a gas e 38mila di altre fonti termoelettriche.
 
Zona Euro: prezzi alla produzione febbraio +0,3% m/m +2,9%

Zona Euro: prezzi alla produzione febbraio +0,3% m/m +2,9% a/a

Sale nel mese di febbraio l'indice dei prezzi alla produzione della zona euro, che ha registrato un incremento dello 0,3% contro lo 0,2% rilevato a gennaio. Su base annua invece si è registrato un incremento del 2,9%, contro il 3,1% di gennaio.
Per l'intera Unione Europea (EU27) l'indice dei prezzi registra un aumento dello 0,2% su base mensile dal -0,1% del mese precedente, mentre su base annua si è registrato un incremento del 2,3% dal 2,4% di gennaio.
 
Istat: nel 2006 deficit/Pil al 4,4% Il dato valido per Maast

Istat: nel 2006 deficit/Pil al 4,4% Il dato valido per Maastricht, che non tiene conto dell'effetto correzione degli swap è però del 4,5%

Il rapporto deficit/Pil si è attestato nel 2006 al 4,4% e al 4,5% senza l' effetto di correzione degli swap (operazioni combinate di acquisto e vendita differite nel tempo). Lo comunica l'Istat spiegando che nel quarto trimestre il deficit è stato del 5,9%, contro il 3,9% dello stesso trimestre del 2005. Il saldo primario è stato negativo per 4,443 miliardi (+2,554 nel 2005), con un'incidenza negativa dell'1,1% sul pil (+0,7% nel 2005). Anche il deficit/pil 2005 è stato rivisto leggermente al rialzo: 4,2% dal 4,1% iniziale, e così pure il dato del 2004 (3,5% dal 3,4%).
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto