Cordata Intesa per Telecom
da
www.ilsole24ore.com:
Cordata [LINK:8a79c17d85]isp[/LINK:8a79c17d85] per [LINK:8a79c17d85]Tit[/LINK:8a79c17d85]
di Antonella Olivieri
Una soluzione di sistema per Telecom con l'"amico americano" come partner industriale? È l'ipotesi che sta prendendo piede nelle ultime ore, con AT&Te America Mòvil, in missione in Italia che ammiccano al "sistema" e hanno già avuto colloqui con il vicepresidente esecutivo di Telecom Italia, Carlo Buora. Ma soprattutto con IntesaSanpaolo che è tornata in pista per formare una cordata tricolore — sarebbero state contattate anche le Fondazioni — ma senza pregiudiziali nei confronti degli operatori stranieri. Gli americani, da parte loro,sono consapevoli del fatto che non possono entrare in Europa come elefanti in cristalleria: puntano a una partnership industriale, sebbene abbiano i muscoli finanziari per andare oltre.
Ma anche Mediobanca,a quanto risulta, sta lavorando per vagliare la possibilità di una partnership europea. Potrebbe trattarsi di Telefonica, che si vedrebbe spiazzata dall'intervento del concorrente messicano, oppure di Deutsche Telekom che non ha nascosto il suo interesse per la partita. Mediobanca, con Generali, ha dalla sua la possibilità di esercitare la prelazione sulla quota Olimpia in vendita, salvo che AT&T e America Mçvil offrano di rilevare allo stesso prezzo le azioni Telecom in mano alle due istituzioni finanziarie. Nel qual caso, secondo l'accordo stipulato a ottobre, la prelazione cadrebbe.
L'a.d. di IntesaSanpaolo, Corrado Passera, ha rivolto ieri un invito a concentrarsi sulla soluzione del problema, che significa— spiegano dal quartier generale della banca — agevolare l'uscita da Telecom di Pirelli, evitando il clima discontro che si è venutoa creare negli ultimi giorni. «Telecom Italia — ha detto Passera— è un'azienda di grandissima importanza per il nostro Paese. La stabilità del suo azionariato può contribuire a rafforzarla e a permetterle di giocare ancor più di oggi un ruolo da protagonista nel suo settore. Nonostante la difficoltà della situazione che si è venuta a creare riteniamo sia possibile lavorare anche con altre istituzioni finanziarie per cercare soluzioni che rispettino tutti gli interessi coinvolti».
Nel frattempo, mentre vengono escluse azioni legali per invalidare la lista presentata da Olimpia per il rinnovo del consiglio Telecom, sono partite le richieste di convocazione del patto Pirelli da parte di Mediobanca e Generali, con motivazioni "pesanti", che però nessuno ha voluto rendere note. Da Trieste sottolineano che l'iniziativa è da interpretare più come un "avvertimento" per come si è arrivati a tagliar fuori dalla lista l'attuale presidente del gruppo telefonico, Guido Rossi. Mediobanca e Generali hanno denunciato che quella lista non era stata condivisa,e che ci sarebbe stato un problema di "difetto di volontà". Uno scontro che è montato sull'equivoco. Non coincidono infatti le versioni su quanto discusso nella riunione del patto su Telecom, tenutasi il 29 marzo, cui hanno partecipato Tronchetti, Gilberto Benetton, Renato Pagliaro (condirettore generale di Mediobanca) e Giovanni Perissinotto (amministratore delegato di Generali). Secondo Piazzetta Cuccia era stato «espressamente condiviso il principio che sarebbe stato riconfermato tutto il vertice Telecom ». Per la Bicocca si era invece parlato di «sostanziale riconferma del management, senza alcun accenno al nome di Rossi» e della necessità di «apportare maggiori competenze tecnichee industriali all'interno di Telecom ».Ma pare manchi il verbale della riunione,che potrebbe dirimere la questione. Fino a martedì, comunque, nessuno aveva messo in dubbio la riconferma di Rossi. Martedì sera Tronchetti aveva maturato la decisione di depennare il nome dell'avvocato d'affari milanese (che da parte sua si ritiene «licenziato »), dopo essersi consultato con Gilberto Benetton. E l'aveva comunicato a Rossi, offrendogli un ruolo di superconsulente. Mediobanca e Generali erano state informate solo la mattina del 4 aprile, poche ore prima della presentazione della lista. I singoli candidati, al momento di firmare per accettazione, non avevano visibilità sull'intera composizione della lista.