Claire
ἰοίην
Confesso che ancora oggi non vedere Silvano in giardino è un dolore atroce. Io ci parlavo assieme, lo prendevo in mano, avvicinavo il mio naso al suo, conoscevo i suoi gusti. Il giardino è molto vuoto senza di lui, si può dire che era l'anima della festa.
Anche dire "ho 4 tartarughe", invece che 5, è doloroso. Dire: "guardo i due maschi", invece che "guardo i 3 maschi" mi dà un senso di perdita che non potete capire.
Dopo la sua morte, per moltissime settimane non sono riuscita a prendermi cura delle tartarughe, se non uscendo con qualche foglia di insalata, ma non ero più riuscita a cercarle, prenderle, guardarle come si deve, "giocare" con loro, parlarci come bambini un po' trulli e grulli.
Per tutto il mese di agosto e per tutta la prima parte di settembre, ho cercato nella cassetta "sala parto" di Giulietta segni di vita, per vedere se si schiudevano le tre uova che aveva deposto, ma sempre invano. Sapevo che le condizioni di questa estate non erano state l'ideale per la schiusa, ma spes ultima dea.
Ho diradato i controlli alle uova e, da un paio di settimane avevo accantonato la speranza: disperata perché sentivo che mai come quest'anno mi sarei meritata di avere qualche nuovo tartarughino, una sorta di risarcimento per l'ingiusta perdita di Silvano. Ma niente.
Sabato mattina, viste le condizioni del tempo, con mio marito abbiamo deciso di sistemare le tartarughe per il letargo, usando le cassette dello scorso anno, per prevenire l'aggressione dei ratti. Ne ho portate su due per i due maschi e ho deciso di mettere le due femmine assieme nella cassetta di legno in cui Giulietta aveva deposto le uova. Abbiamo aggiunto terriccio, messo terra nuova in quelle dei maschi (non abbastanza, mi tocca tornare al vivaio, finché sono in tempo). Ho preso le bestioline piangendo (Silvano mio, il primo ad interrarsi per il letargo, l'ultimo ad uscirne, ma sempre il più vivace) e le ho sistemate.
Siccome le bestiole sono ancora piuttosto sveglie, le controllo spesso, perché cercano di uscire dalle scatole e rischiano di finire gambe all'aria. Domenica prima di pranzo, ho visto solo Giuggiola nella cassetta delle femmine e, non sapendo se Giulietta fosse nascosta sotto la tettoia o se fosse interrata (lei si interra spesso e capita che le altre tartarughe le vadano sopra), sono uscita per vedere se per caso fosse sotto terra con Giuggiola che la stava calpestando. Ebbene.... nel guardare Giuggiola, ho visto far capolino sotto di lei una minuscola, minuscola tartarughina. Col cuore che mi batteva all'impazzata l'ho presa in mano: leggerissima e piccina, ma viva e perfetta. Ho sollevato Giuggiola e.... sorpresa! Sotto di lei ce n'era un'altra, altrettanto viva, minuscola e perfetta.
Sono impazzita di gioia, mi sono messa a piangere per l'emozione.
Appena posso vi metto due foto.
Dopo qualche giorno di consultazione, si è deciso che una si chiama Silvano jr e l'altra Francis che è un nome che va bene per femmina e per maschio visto che non scopriremo il sesso delle bestiole per ancora molti anni, ma è molto facile che siano entrambe maschi.
Stamattina ho portato le 4 adulte e le due piccine dal veterinario e stanno tutte bene.
Le piccole sono in casa, sistemate al meglio,per ora in una scatola posticcia, ma presto avremo una cassetta a regola d'arte: non possono fare il letargo, né fuori, né dentro: sono troppo piccine.
Procederò con la registrazione e la chippatura in primavera, su suggerimento del medico.
Mi è tornata la voglia di prendermi cura come sempre anche delle adulte, con le quali non curavo la relazione dal 9 agosto, quando Silvano ci ha lasciati, seppure con le lacrime agli occhi e un grande senso di ingiustizia.
Peccato che io non abbia visto la schiusa delle uova, pazienza. Spero sempre di trovare anche la terza tartarughina (le uova erano 3): capita che le uova si schiudano a distanza anche di parecchi giorni. Ma se non fosse, pazienza. Due sono già miracolose: fa già freddino e non erano certamente state deposte in un luogo favorevole alla schiusa.
Anche dire "ho 4 tartarughe", invece che 5, è doloroso. Dire: "guardo i due maschi", invece che "guardo i 3 maschi" mi dà un senso di perdita che non potete capire.
Dopo la sua morte, per moltissime settimane non sono riuscita a prendermi cura delle tartarughe, se non uscendo con qualche foglia di insalata, ma non ero più riuscita a cercarle, prenderle, guardarle come si deve, "giocare" con loro, parlarci come bambini un po' trulli e grulli.
Per tutto il mese di agosto e per tutta la prima parte di settembre, ho cercato nella cassetta "sala parto" di Giulietta segni di vita, per vedere se si schiudevano le tre uova che aveva deposto, ma sempre invano. Sapevo che le condizioni di questa estate non erano state l'ideale per la schiusa, ma spes ultima dea.
Ho diradato i controlli alle uova e, da un paio di settimane avevo accantonato la speranza: disperata perché sentivo che mai come quest'anno mi sarei meritata di avere qualche nuovo tartarughino, una sorta di risarcimento per l'ingiusta perdita di Silvano. Ma niente.
Sabato mattina, viste le condizioni del tempo, con mio marito abbiamo deciso di sistemare le tartarughe per il letargo, usando le cassette dello scorso anno, per prevenire l'aggressione dei ratti. Ne ho portate su due per i due maschi e ho deciso di mettere le due femmine assieme nella cassetta di legno in cui Giulietta aveva deposto le uova. Abbiamo aggiunto terriccio, messo terra nuova in quelle dei maschi (non abbastanza, mi tocca tornare al vivaio, finché sono in tempo). Ho preso le bestioline piangendo (Silvano mio, il primo ad interrarsi per il letargo, l'ultimo ad uscirne, ma sempre il più vivace) e le ho sistemate.
Siccome le bestiole sono ancora piuttosto sveglie, le controllo spesso, perché cercano di uscire dalle scatole e rischiano di finire gambe all'aria. Domenica prima di pranzo, ho visto solo Giuggiola nella cassetta delle femmine e, non sapendo se Giulietta fosse nascosta sotto la tettoia o se fosse interrata (lei si interra spesso e capita che le altre tartarughe le vadano sopra), sono uscita per vedere se per caso fosse sotto terra con Giuggiola che la stava calpestando. Ebbene.... nel guardare Giuggiola, ho visto far capolino sotto di lei una minuscola, minuscola tartarughina. Col cuore che mi batteva all'impazzata l'ho presa in mano: leggerissima e piccina, ma viva e perfetta. Ho sollevato Giuggiola e.... sorpresa! Sotto di lei ce n'era un'altra, altrettanto viva, minuscola e perfetta.
Sono impazzita di gioia, mi sono messa a piangere per l'emozione.
Appena posso vi metto due foto.
Dopo qualche giorno di consultazione, si è deciso che una si chiama Silvano jr e l'altra Francis che è un nome che va bene per femmina e per maschio visto che non scopriremo il sesso delle bestiole per ancora molti anni, ma è molto facile che siano entrambe maschi.
Stamattina ho portato le 4 adulte e le due piccine dal veterinario e stanno tutte bene.
Le piccole sono in casa, sistemate al meglio,per ora in una scatola posticcia, ma presto avremo una cassetta a regola d'arte: non possono fare il letargo, né fuori, né dentro: sono troppo piccine.
Procederò con la registrazione e la chippatura in primavera, su suggerimento del medico.
Mi è tornata la voglia di prendermi cura come sempre anche delle adulte, con le quali non curavo la relazione dal 9 agosto, quando Silvano ci ha lasciati, seppure con le lacrime agli occhi e un grande senso di ingiustizia.
Peccato che io non abbia visto la schiusa delle uova, pazienza. Spero sempre di trovare anche la terza tartarughina (le uova erano 3): capita che le uova si schiudano a distanza anche di parecchi giorni. Ma se non fosse, pazienza. Due sono già miracolose: fa già freddino e non erano certamente state deposte in un luogo favorevole alla schiusa.
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