LEHMAN BROTHERS QUARTO ATTO

Scrittura privata, riconoscimento della sottoscrizione

A sostegno della domanda i signori XXX YYY ZZZ deducevano: che gli stessi erano amministratori della *** s.r.l. di; che a fine 2007 la *** s.r.l. chiedeva a KKK s.p.a. un finanziamento di euro 750.000,00, da restituire in un’unica soluzione in data 15.05.2009; che KKK proponeva, quale garanzia alternativa alla prestazione di fideiussioni già rese dai soci in favore della *** s.r.l., l’apertura di un rapporto presso KKK s.p.a. (di seguito anche KKK PB) e l’acquisto di obbligazioni emesse dalla banca statunitense Lehman Brothers per un controvalore di circa un milione di euro; che in data 07.12.2007 i signori XXX YYY ZZZ, rassicurati dai funzionari del gruppo KKK circa la solidità della Lehman Brothers stipulavano con KKK PB il contratto di conto corrente “private” n. /61, il contratto per la prestazione di servizi di investimento ed il contratto di apertura di deposito titoli n. /04; che nell’occasione, ai signori XXX YYY ZZZ veniva fatto sottoscrivere un “questionario profilatura Mifid”, già compilato, con il quale dichiaravano di avere una conoscenza degli strumenti finanziari “alta” ed un profilo globale “dinamico”; che il 19.12.2007 gli attori acquistavano nominali USD 1,4 milioni di obbligazioni Lehman Brothers 4,375%, pari ad euro 968.717,82; che, nonostante già da giugno 2008 fosse nota al mercato la crisi irreversibile di Lehman, solo a fine agosto 2008 l’intermediario comunicava verbalmente ai signori XXX YYY ZZZ che il titolo si trovava in sofferenza; che Lehman Brothers in data 15.09.2008 veniva dichiarata insolvente; che la procedura fallimentare di Lehman Brothers eseguiva un parziale rimborso in favore degli attori per l’importo di euro 468.168,08 tra aprile 2012 e aprile 2019; che la Banca, tenuta ad uniformarsi agli obblighi di cui al “Regolamento Intermediari” Consob n.16190/07, aveva raccomandato agli attori un’operazione inadeguata in quanto di dimensioni eccessive e non diversificata; che inoltre KKK PB non aveva tempestivamente avvisato i signori XXX YYY ZZZ dell’imminente default di Lehman; che, pertanto, la Banca convenuta doveva essere condannata a risarcire ai signori XXX YYY ZZZ il danno causato pari ad euro 466.556,33 (euro 968.717,82 versato per l’acquisto delle obbligazioni Lehman Brothers – euro 16.993,38 ottenuti dall’incasso cedola del 03.giugno 2008 – i rimborsi parziali di euro 485.168,11 ottenuti a seguito della procedura concorsuale della Lehman Brothers), oltre interessi legali e rivalutazione monetaria sino al saldo.

 
È assurdo che dopo 15 anni x gli azionisti lehmq non ci sia neanche una mezza notizia certa di che morte si debba morire e ripeto assurdo
 
Caro Vareddi, come darti torto.

Un curiosità: come ti sei trovato ad essere azionista Lehman Brothers?

Ovviamente omettendo nomi e dati sensibili, se lo vorrai.
 
Un salvataggio lungo 14 anni: il governo inglese privatizza la ex Rbs
Il ministro del Tesoro vende un 4% della banca nazionalizzata, ora NatWest, e scende sotto il 50% del capitale. Incasso di 1,2 miliardi, ma il conto per lo Stato è in perdita

28 marzo 2022

 
Lehman Brothers, da risarcire i settanta risparmiatori padovani

PADOVA - I settanta risparmiatori padovani che il Comune ha sostenuto nella battaglia per riavere i soldi volatilizzati nel 2008 dalla crisi della Lehman Brothers hanno vinto ancora una volta. La Corte d’appello di Venezia ha stabilito che avevano ragione a chiedere il risarcimento nei confronti del Consorzio fra banche denominato “Patti Chiari” che li aveva convinti a prendere quelle obbligazioni. Il Comune si era sentito quasi in obbligo morale di aiutarli. L’amministrazione aveva perso 6 milioni di fondi propri ma con una battaglia legale li aveva riottenuti. L’allora sindaco Zanonato disse subito che avrebbe condotto una “class action”. Erano un migliaio i padovani che avevano sottoscritto i titoli spazzatura, per circa 200 milioni. Nel frattempo molti hanno rinunciato altri hanno fatto da soli. Settanta si sono fidati dell’allora assessore Gaetano Sirone che con l’avvocato Mario Azzarita ha portato avanti le loro istanze. Lo snodo fondamentale è avvenuto nell’ottobre del 2018 quando il tribunale condannò in primo grado il Consorzio e Banca Intesa, quest’ultima nella doppia veste di consorziata e intermediaria, a rifondere il danno. Cosa che Intesa peraltro ha fatto subito, versando loro circa 1 milione di euro.


Una vicenda nota a tanti, non a tutti.
 
Honorable Shelley C. Chapman

Wednesday, March 30, 2022


10:00 AM
08-13555-scc Lehman Brothers Holdings Inc. Ch. 11
Adversary proceeding: 08-01420-scc Lehman Brothers Inc.
Omnibus Hearing
Adversary proceeding: 08-01420-scc Lehman Brothers Inc.
Doc #15343 Trustees Counsels Application for Allowance of Compensation for Professional Services Rendered and for Reimbursement of Actual and Necessary Expenses


Confermata questa udienza, oggi.

Dopo questo passaggio conosceremo la percentuale della imminente distribuzione.
 

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