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Il caso del giorno: Petrolio sempre più in fiamme. Tanti i motivi di preoccupazione
di Alessandro Magagnoli , 08.08.2005 13:30
Occhi puntati sulle quotazioni del petrolio questa mattina. Il future sul crude scambiato al Nymex ha superato i record storici della scorsa settimana (62.50 dollari/barile), avvicinandosi a quota 63. Il nuovo impulso rialzista del greggio è dovuto alla concomitanza di una serie di circostanze: in primis il ritardo nella ripresa dell'attività di una raffineria di proprietà della Exxon Mobil negli USA (chiusa nel fine settimana per cause tecniche), proprio in un periodo dell'anno in cui i consumi di distillati per autotrazione raggiungono i picchi. Ad innervosire il mercato è giunta anche la decisone degli Stati Uniti di chiudere l'ambasciata in Arabia Saudita a seguito di minacce di attentati terroristici.
Il quadro è infine completato dal rifiuto dell'Iran di fronte alla richiesta europea di bloccare il suo programma nucleare. Dopo la correzione vista nell'ultimo mese sembra quindi che si stiano creando le condizioni per assistere ad una nuova, consistente sezione di rialzo da parte del greggio, eventualità che andrebbe a mettere ulteriore pressione sui prezzi proprio all'inizio della stagione di accumulo delle scorte di gasolio per riscaldamento, in preparazione per il periodo invernale. Anche da un punto di vista grafico lo scenario appare favorevole alla ripresa del trend ascendente di lungo periodo: conferme oltre area 62 consentirebbero al future sul crude di mettere a segno una accelerazione verso i target di area 66/67 dollari/barile. Solo a seguito di discese sotto i 56 dollari (anticipate dalla rottura dei supporti a quota 58 ) potrebbe prendere consistenza l'ipotesi di correzione verso quota 47.