L'INFERNO NON E' MAI TANTO SCATENATO QUANTO UNA DONNA OFFESA (W. Shakespeare)

il problema in italia mica è la casta mafiosa della politica .. il problema in italia è ..

Roma, 3 gen. (TMNews) - Il Governo mantiene la linea dei confronti bilaterali con i sindacati in tema di riforma del mercato del lavoro. Questa, a quanto si apprende da fonti dell'esecutivo, la linea che si intende mantenere sebbene la Cgil si si espressa contro, e per un incontro comune. Gli incontri, che saranno tenuti dal ministro del Welfare Elsa Fornero, dovrebbero iniziare la prossima settimana. Non parteciperà il Premier Mario Monti, che pure tiene i contatti e potrebbe intervenire in una fase finale.


ovvero la possibilità di licenziare quando e come si vuole ... per qs l'italia non decolla ...

mica per gli sprechi per i soldi pubblici dati a kani e porci per mantenere alto il bacino dei voti elettorali ...

non capite un kazzo :wall::wall::wall::D:D:D

che mer.da di popolo che siamo ... altro che rivoluzione francese ... non amiamo la nostra terra .. almeno non tanto da far si che certe cose non avvengano ... ma ormai qs sono discorsi detti e ridetti .. fkl al mondo ...:(
ecco a cosa servono i ns soldi oltre a dare a campare sti parassiti dei politici pure a comprare 15 mld di aerei che non servono ad un gazzo se non per far fare la cresta a qualche politico:wall::wall:

Acquisto caccia F-35, bufera sul governo «15 miliardi costo folle ...


Il Messaggero - 18 ore fa
Costo previsto: 15 miliardi di euro, circa 120 milioni per aereo. Di Pietro. Molto critico il leader dell'Idv Antonio Di Pietro: «Gli F-35 sono gli aerei da ...
 
Niente tagli agli stipendi della Casta
La commissione: "Per farli serve più tempo"


per aumentare L'ici e la benzina non è servita nessuna commissione:wall::wall:

sil dal più profondo del cuore me so rotto er kazzo ....

ogni giorno scopro sempre nuove idiozie che la metà basterebbe ... carrello per auto ci può essere o l'appendice o il rimorchio .. tutto qs per cosa ? indovina un po .. per fottersi un po di soldi tra varie minchiate di tasse e collaudi vari ... siamo troppo teste di kazzo per non fare una rivoluzione ...:wall::wall:

mi sa che qualche giorno mi alzo e prendo diretto un aereo :eek::eek:
 
Roma - Il messaggio di fine anno inviato dal ministro della Difesa Giampaolo Di Paola alle Forze Armate contiene finalmente l'implicita ammissione di una verità di cui i pacifisti e gli analisti più attenti sono consapevoli da tempo: le Forze Armate italiane sono sovradimensionate e bisogna ridurne gli organici. Costano troppo (23 miliardi di euro) e questo anche perché abbiamo troppi soldati e soprattutto troppi ufficiali e sottufficiali.

Nonostante questo, la recente manovra del governo Monti le spese militari non le ha nemmeno sfiorate. Si tratta di spese ingenti che ci mettono sempre tra i primi 10 paesi al mondo per spesa militare. Spendiamo pro-capite più della Germania. Ce lo possiamo permettere?

In tutto, 180mila persone che fanno lievitare i costi delle Forze Armate a livelli incompatibili con la crisi economica che stiamo vivendo. Un dinosauro burocratico dove, in proporzione, abbiamo più generali che nell'esercito degli Stati Uniti, più comandanti (ufficiali e sottufficiali) che comandati (soldati) e che non riesce, con 180mila soldati e graduati, ad assicurare un soddisfacente turn over a 8mila militari che si trovano nelle missioni all'estero. Nelle Forze Armate regnano sprechi ed inefficienza, l'operatività è un concetto vago e la parola "casta" può benissimo essere utilizzata per i privilegi corporativi delle sue gerarchie.

Per non parlare delle commistioni opache con quel via vai di commesse di armi con al centro Finmeccanica, in questo aiutata da ex generali e capi di stato maggiore assunti all'uopo.

Proprio nel messaggio di Di Paola si dice che la ristrutturazione che aspetta le Forze Armate nel 2012 deve essere all'insegna "della operatività e dell'efficienza", che tradotto in parole povere significa uno strumento militare pronto all'azione nei teatri di guerra, ben armato, integrato appieno nella Nato, pronto a mettersi al servizio di quell'umanitarismo-militare che ci ha visto ben attivi in Kosovo, Iraq e Afghanistan. Non a caso, nonostante la crisi, Di Paola non ha alcun ripensamento sul dispendioso programma dei cacciabombardieri F35 (15 miliardi di euro) e sugli altri sistemi d'arma, né tanto meno su una missione di guerra

come quella in Afghanistan, che ci costa centinaia di milioni di euro l'anno. Il rischio è che si voglia ridurre il personale per destinare le risorse risparmiate ai sistemi d'arma. E' più che probabile. Invece bisognerebbe ridurre anche le spese per le armi, a partire dai caccia F35: si tratta di un importo che vale la metà dell'ultima manovra di Monti. Perché il rigore deve sempre valere per i pensionati, i lavoratori, i giovani e mai per le armi ed i militari? Perché si può sempre ridurre la spesa per la scuola, la sanità, il welfare e mai quella militare? Si potrebbe benissimo dimezzare del 50%, senza venire meno ai nostri obblighi internazionali. In tutto 13 miliardi: ecco dove trovare i soldi per fronteggiare la crisi.

Che le nostre Forze Armate abbiano poi un ruolo "di pace" nel mondo è discutibile. Almeno per l'Afghanistan, dove è in corso una guerra da dieci anni e i nostri soldati vi sono pienamente coinvolti. Ma se - come dice Di Paola - obiettivo del nostro impegno nelle missioni all'estero è di portare pace, democrazia e sicurezza alle popolazioni civili, sarebbe stato opportuno dedicare un «commosso pensiero» non solo ai nostri militari morti nella missione in Afghanistan, ma anche alle tante vittime civili afgane causate dal nostro intervento e dai nostri alleati. Si tratta di molte persone e non di "effetti collaterali", la cui vita vale quella come quella dei nostri militari caduti. E, anche per il nostro ministro della Difesa, sarebbe un atto di rispetto ricordarsene in questi giorni festivi di afflato umanitario.

Il ministro della Difesa pensa a un taglio del personale drastico ma per ora le associazioni dei consumatori gia' protestano per l'acquisto di 131 caccia bombardieri F-35. In realta' non ci sarebbe nessun contratto secondo il numero di gennaio di Altraeconomia. "Come Italia potremmo fermarci qui, non acquistarli e non prenderci nessuna penale", spiega il mensile, "risparmiando gli almeno 15 miliardi di euro della fattura d'acquisto". Il costo successivo di mantenimento di tali aerei arriverebbe poi a 450 milioni.

La raccolta firme su Sbilanciamoci! «chiede al governo di non comprare i caccia e destinare invece i fondi risparmiati alla garanzia dei diritti dei più deboli ed allo sviluppo del paese investendo sulla società, l'ambiente, il lavoro e la solidarietà internazionale». Venti miliardi di euro (15 per il solo acquisto e altri 5 in parte già spesi per lo sviluppo e le strutture di assemblaggio) e' la cifra di cui si parla in un momento, sottolineano le organizzazioni, in cui le manovre approvate porteranno gravi conseguenze sui cittadini.

Questa seconda fase della campagna, denominata «taglia le ali alle armi!» è partita nel settembre scorso. Nel corso della prima, erano già state raccolte 19.900 adesioni online, 16.000 firme cartacee e 388 adesioni di organizzazioni.
 
New York - Hedge fund all'attacco contro l'euro. Secondo i dati resi noti dal Commodity Futures Trading Commission e segnalati da un articolo del Financial Times, nella settimana terminata il 27 dicembre le scommesse contro la moneta unica sono balzate a un livello mai visto in precedenza. (LEGGI LA PERFORMANCE DELL'EURO NEL 2011).

Di fatto, entro il 27 dicembre, il numero delle posizioni short è stato superiore a quello delle posizioni long di 127.900 contratti, al di sopra dei 113.700 contratti della settimana precedente.

"Quando assistiamo a posizioni short di un tale ammontare è normale assistere a una correzione di breve termine per l'euro - ha commentato Carole Laulhere, strategist di Société Générale - In un arco temporale più lungo, i fondamentali economici sono più importanti, ma anche questi si stanno indebolendo".

Intanto, diverse sono le stime degli analisti. Secondo i 41 esperti intervistati da Bloomberg, l'euro scenderà a quota $1,28 entro il secondo trimestre del 2012; ma broker e banche d'affari hanno divergenze notevoli sul futuro della valuta.

Nomura ritiene per esempio che il rapporto eur/usd calerà a 1,20 entro il secondo semestre dell'anno, mentre Stardard Chartered fissa un valore di $1,22 nello stesso arco temporale. Più ottimisti gli analisti di JP Morgan e di BNP Paribas, che prevedono che l'euro sarà interessato da una ripresa che lo riporterà rispettivamente a quota $1,34 e $1,35.
 
ma non è quello...
quazzo mi frega di spendere 20 k euro

il punto è che quando arrivo a casa, ho il terrore....
controllo i cani..
controllo l'esterno...
controllo le ante...
controllo il garage...
controllo la taverna...
verifico i serramenti...

poi di sera la casa è grande e i rumori sono tanti...
se esco a cena la mia donna mi chiama ogni ora per chiedermi di tornare a casa che ha paura, se passo la mezzanotte non riesce a dormire e mi chi9ama...

zio porko!!
e poi ora mi devo creare la panic room.

qui sul lago se la stanno facendo tutti. una stanza autonoma corrazata dove rifugiarsi in caso di assalto.

OT


Mi sembri giovane, sarai del '75 approx. potresti avere 35 anni

Se quando sei nato, tu avessi avuto azienda e villa, forse ti saresti cagato addosso. 30/40 anni fa il problema era quello dei "rapimenti". E ti assicuro che non era bello uscire dall'ufficio, o tornare a casa la sera, cercando di cambiare percorso, cambiare orario, di entrata e di uscita, controllare le persone che ti venivano vicine, carpirne lo sguardo, la sera, nella nebbia, oppure controllare la macchina che ti seguiva e non c'erano ancora i telefonini ed allora montavi il "baracchino" in auto.........bello mio....cambia casa se non ce la fai.
 
fino a che punto tireranno la corda ?

(AGI) Atene - Il portavoce del governo greco, Pantelis Kapsis lancia l'allarme a fa sapere che senza un'intesa sul nuovo programma di aiuti da 130 miliardi di euro, Atene sara' costretta a lasciare l'euro. "L'accordo sugli aiuti - dice in tv - va raggiunto, altrimenti saremmo fuori dal mercato e fuori dall'euro". La Grecia sta negoziando il nuovo piano di aiuti con Ue, Fmi e con i creditori privati. La scadenza e' marzo, quando scatteranno una serie di rimborsi sul debito, che se dovessero saltare porterebbero il paese in default. Finora sia Atene sia Bruxelles hanno sempre escluso una fuoriuscita dall'euro. .
 
fino a che punto tireranno la corda ?

(AGI) Atene - Il portavoce del governo greco, Pantelis Kapsis lancia l'allarme a fa sapere che senza un'intesa sul nuovo programma di aiuti da 130 miliardi di euro, Atene sara' costretta a lasciare l'euro. "L'accordo sugli aiuti - dice in tv - va raggiunto, altrimenti saremmo fuori dal mercato e fuori dall'euro". La Grecia sta negoziando il nuovo piano di aiuti con Ue, Fmi e con i creditori privati. La scadenza e' marzo, quando scatteranno una serie di rimborsi sul debito, che se dovessero saltare porterebbero il paese in default. Finora sia Atene sia Bruxelles hanno sempre escluso una fuoriuscita dall'euro. .


A lasciarli andare abbiamo solo da guadagnare.......così poi dovrà pensarci la Cina a tirarli sù:rolleyes::rolleyes:
 

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