non c entra con il fib ma l'ho letto ieri e vorrei condivide
Secondo i termini della risoluzione n. 986 delle Nazioni Unite, l’Iraq può esportare petrolio e usare i
proventi derivati per pagare cibo e infrastrutture critiche, come STABILITO dalle Nazioni Unite
stesse. Per produrre il petrolio, l’Iraq ha il permesso di stipulare contratti con aziende straniere, al
fine di acquistare impianti e altro per la sua industria di estrazione.
Questi contratti DEVONO ESSERE APPROVATI DALLE NAZIONI UNITE.
Il sito web delle Nazioni Unite rivela che le seguenti nazioni hanno in essere contratti tra loro
aziende e l’Iraq GIA’ APPROVATI dalle Nazioni Unite:
FRANCIA – 798 CONTRATTI
RUSSIA – 862 CONTRATTI
CINA – 227 CONTRATTI
Tutti questi contratti non sono ancora stati portati a termine.
Le Nazioni Unite hanno agito come broker tra il governo iracheno e le aziende straniere fin dal
1996 per circa 3,6 miliardi di dollari all’anno, solo per quanto rigarda l’industria petrolifera.
La Russia è la partner irachena n°.1, con un fatturato del programma “oil for foood” che supera i 4
miliardi di dollari complessivi. La Francia ha venduto 1,5 miliardi di dollari all’Iraq solo nel 2002:
più di ogni altra nazione durante l’ultimo anno.
Ciò che più conta, il potenziale per nuovi contratti francesi e russi in Iraq, ALMENO FINO A CHE
REGGE IL REGIME DI SADDAM, è enorme.
E allora bisogna essere ciechi, sordi e muti come le tre scimmiette per non voler capire qual è uno
dei motivi ispiratori primari della politica di queste nazioni nell’opporsi agli Stati Uniti e alla loro
strategia di eliminazione di Saddam. Senza contare che un’altra ragione potrebbe essere che (ad
esempio) la Francia o qualche altro paese potrebbe non volere che qualcuno vada a fondo sulla
provenienza delle forniture di materiale nucleare a Saddam.
no comment