Roma, 1 marzo 2004
Commento ai dati Istat
In relazione ai dati resi noti oggi dall?Istat, si rileva che:
1. I conti dell?economia dei grandi Paesi dell?Euro evidenziano un andamento sostanzialmente piatto del PIL (- 0,1 % Germania, + 0,2% Francia, + 0,3% Italia). Questo dato non è ragione di soddisfazione: mal comune non è mezzo gaudio. Per queste ragioni, sui dati 2003 va finalmente e seriamente avviata in Europa una riflessione sul futuro economico del Continente.
2. Per quanto riguarda i conti pubblici italiani. Si nota quanto segue:
A. Deficit. L?obbiettivo indicato dal Governo all?Europa era al 2,5% del PIL. La previsione formulata per l?Italia da parte della Commissione europea era al 2,6%. L?obbiettivo finale centrato è stato il 2,4%.
B. Avanzo primario. Il risultato del 2,9% è evidentemente un obbiettivo migliorabile. Ma è stato l?unico possibile, in presenza di un andamento sostanzialmente piatto del PIL.
C. Pressione fiscale. Continua a scendere. Il dato sul 2003 include infatti il condono fiscale che non costituisce incremento della pressione fiscale sul 2003, ma recupero di mancata pressione fiscale sugli anni precedenti
D. Debito pubblico. Continua a scendere. Istat e Banca d?Italia hanno rilevato (ora, nel 2004) un maggior debito pubblico per fatti che risalgono a 6 anni fa (1999). Ciononostante il debito pubblico continua a scendere : dal 108 al 106,2% in rapporto al PIL, in linea con l?obbiettivo del Programma di stabilità.
Dal Ministero del Tesoro.