Lotta contro il Contante

La guerra al contante si sposta in Svizzera
Stampa Invia Commenta (0) di: WSI | Pubblicato il 27 aprile 2015| Ora 10:01
Fondi pensione e altri clienti prelevano somme ingenti per depositarle in cassette di sicurezza. Ma alcune banche si sono rifiutate.
GINEVRA (WSI) - Il contesto estremo di tassi negativi ha generato dei fenomeni fino a poco tempo fa impensabili. Un gestore di un fondo pensione svizzero, per esempio, ha deciso di prelevare lui per primo i soldi dal suo conto in banca, dopo aver calcolato di poter risparmiare circa 25 mila franchi l'anno per ogni somma di dieci depositata.
D'altronde in qualità di gestore di un fondo pensione ha un impegno nei confronti dei clienti: se può risparmiare soldi tramite un semplice cavillo tecnico, deve farlo.
Mettere contanti in una cassetta di sicurezza - il cui costo consiste unicamente nelle spese di assicurazione del bene depositato - è diventata la strategia di ultima spiaggia di molti benestanti svizzeri che hanno dovuto fare i conti da un po' di mesi con tassi di interesse sotto zero.
Da quando la Banca nazionale svizzera ha introdotto i tassi di riferimento sotto zero, i fondi pensione sono entrati in crisi. Questo perchè i costi delle banche sono trasferiti a loro e a loro volta ai clienti. I soldi dei fondi si stanno prosciugando anziché produrre dei ritorni da investimento.
Un numero alto di fondi sta seriamente prendendo in considerazione l'ipotesi di abbandonare i conti correnti bancari e rivolgersi alle cassette di sicurezza
La Svizzera è uno dei paesi più liberali e concorrenziali al mondo dal punto di vista economico, ma ci sono banche che hanno iniziato a rifiutare le richieste di prelievo di somme toppo alte da parte dei suoi clienti, come fondi pensione.
C'è una banca che ha scritto: "Siamo spiacenti, ma nel periodo da lei specificato non possiamo accontentare le sue richieste".
L'analista finanziario Hans Geiger sostiene che l'atteggiamento non sia accettabile, perché si tratta di un comportamento "assolutamente illegale". Il fondo, infatti, come qualsiasi altro cliente ha il diritto di disporre come crede del proprio denaro.
Alcuni colossi bancari come Citigroup e Jp Morgan Chase hanno ventilato nei giorni scorsi l'ipotesi di passare a un sistema senza più contante in circolazione. L'economista Willem Butler di Citi sostiene che sarebbe un modo semplice per risolvere il problema delle banche centrali con i tassi negativi.
Fonte: Schweizer Radio und Fernsehen
(DaC)
 
L’ABOLIZIONE DEL CONTANTE È IN ATTO, AL VIA UNA NUOVA FORMA DI TIRANNIDE

Di Leonardo , il 7 maggio 2015 11 Comment


di GERARDO COCO


Qualche minuto di attenzione, prego. Per non farsi cogliere alla sprovvista di fronte alla prossima «soluzione finale» che i poteri bancari e finanziari stanno approntando, si consiglia vivamente di seguire gli sviluppi legislativi in materia di restrizioni di capitali in corso nei paesi occidentali. Al momento siamo nella fase delle prove generali, dopodiché la svolta sarà fulminea, soprattutto per quel che riguarda il denaro contante.


I FATTI
I controlli e le limitazioni del contante, già in vigore in vari paesi europei, verranno inaspriti e laddove mancano verranno applicati.



In Italia, già Mario Monti gli aveva dichiarato guerra limitandone l’utilizzo alla soglia di € 999,99. Ora il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan vorrebbe eliminarlo del tutto.


In Francia il ministro delle finanze Michel Sapin, con la scusa della guerra al terrorismo, ha abbassato il tetto da 3000 a €1000.


L’economista spagnolo guillermo de la Dehesa, advisor del Banco Santander ne ha richiesto l’abolizione decantando su El Pais «il grande vantaggio di un mondo senza contante». Eliminandolo, vivremmo (pensa un po’) in un mondo più sicuro, di coesione sociale, meno violento, perché il contante incentiva le attività illegali, terroristiche, il riciclaggio, l’economia sommersa, l’evasione fiscale, la prostituzione e la droga.


La banca tedesca Baader di Monaco sta studiando come tassarlo.


In Inghilterra non si possono più acquistare i biglietti del bus e in altre città inglesi sono in corso esperimenti per acquisti solo on line.


In Svizzera, la banca centrale ha emesso direttive per attuare restrizioni


e lo stesso accade in Svezia.



La Banca J.P. Morgan ha introdotto una tassa sull’eccesso di liquidità in deposito.



Nello stato della Louisiana l’acquisto dei beni di seconda mano con contante è illegale e, in genere, per le banche americane transazioni di oltre $5000 sono ritenute sospette.


In Australia il primo ministro Tony Abbott ha deciso di imporre una tassa sui risparmi.


Il trend è inequivocabile: per governi e banche il denaro onesto sarà quello che circolerà nella rete informatica e quello fisico sarà criminalizzato.



Insomma per i regolatori, la società senza contante dovrebbe trasformare il mondo in eutopia che in greco significa il buon posto. Benvenuti, invece, nel mondo del nuovo totalitarismo economico perché qualsiasi riforma che i governi facciano non contempla mai una perdita del loro potere.


POTERE ASSOLUTO
Il vero motivo della svolta l’ha recentemente chiarito, senza mezzi termini, Willem Buiter, il chief economist della Citigroup. Secondo Buiter i pagamenti elettronici sono necessari per manipolare più efficacemente l’economia.

Le banche centrali e i governi occidentali si sono resi perfettamente conto che le misure monetarie adottate dopo la crisi del 2008 hanno fallito nello stimolare l’economia. Dopo aver soppresso i tassi di interesse, le banche centrali si troverebbero a corto di munizioni. Come rianimare la politica monetaria e rinnovare le illusioni? Applicando tassi nominali negativi non solo ai bond come già accade in Europa ma estendendoli al contante. Si potrà arrivare anche a un interesse negativo o tassa del 6%. Ovvio che i privati ritirerebbero la liquidità dalle banche per tesoreggiarla e guadagnare un rendimento pari alla tassa. Ma è proprio per questo che la valuta sarà dichiarata fuori legge.

Ritirando il contante dalle banche, la politica dei tassi negativi risulterebbe inefficace.

Inoltre con la sua eliminazione le banche non saranno più esposte al pericolo della corsa agli sportelli in caso di panico finanziario.

Via libera dunque alla loro totale irresponsabilità e ai loro arbitrii più infami. D’altra parte, per la vulgata keynesiana, il risparmio liquido è dannoso e la sua eliminazione costringerà la gente a spendere di più a beneficio dell’economia. Insomma, per queste menti malate, l’eliminazione del risparmio sarebbe la terra promessa della ripresa economica.


Una cosa, alla fine, deve essere chiara: nel mondo nuovo degli interessi negativi il denaro non appartiene più a chi lo guadagna ma ai padroni dell’economia, i governi e le banche che, in nome del bene comune, potranno collettivizzarlo.


Nel 2013 a Cipro suonò la prima campana a morto: fu la mossa iniziale per trasformare il ruolo secolare delle banche da custodi del risparmio privato in quello di agenti spoliatori dei governi e al tempo stesso provvedere alla loro ricapitalizzazione forzata attingendo direttamente al risparmio depositato. L’eliminazione del contante è l’atto di perfezionamento della nuova tirannide. Il potere di impedire il risparmio, il diritto alla sopravvivenza futura consacrato dalla Genesi (41:34-36) e dall’ordine costituzionale, è potere tirannico illimitato. La digitalizzazione della base monetaria consentirà ai governi di mietere più tasse per finanziare i deficit. Nella cashless society nulla potrà sfuggire ai Sorveglianti.


PANOPTICON
Nel ‘700 il filosofo inglese Jeremy Bentham ideò un progetto di edificio carcerario che chiamò Panopticon (osserva +tutto). Nella descrizione del filosofo si trattava di una struttura «circolare, una gabbia di ferro e vetro dove i prigionieri nelle loro celle occupavano una circonferenza; gli uffici (del governatore, cappellano, medico ecc.) invece, occupavano il centro…». Questa disposizione consolidava il potere dei sorveglianti posti nella torre centrale d’osservazione, dalla quale potevano vedere tutto ciò che accadeva.
Grazie ad accorgimenti i sorveglianti erano nascosti alla vista dei sorvegliati; da qui un senso di onnipresenza invisibile. Il sociologo francese Michel Foucault coniò il termine «panottismo» per descrivere la capacità dell’apparato di potere di consolidarsi attraverso la regolamentazione individuale in un ambiente altamente controllato, in grado di produrre in massa comportamenti standardizzati e prevedibili. La rete informatica è la trascrizione in termini moderni dello schema panottico. L’obiettivo dell’eliminazione del contante non solo rende onnipotenti le banche centrali ma anche l’esercizio del controllo dei governi sulla vita privata dei cittadini.
Il denaro digitale è immediatamente tracciabile e controllabile. Fine della privacy. Il mondo degli interessi negativi cambia le regole del gioco del sistema finanziario: chi risparmia, per sopravvivere, dovrà pagare; chi si indebita riceverà un compenso. «Se vuoi un’immagine del futuro, immagina uno stivale che calpesta un volto umano» (George Orwell).

Il denaro tradizionale ha i giorni contati. Il paradosso è che il mondo informatico ideato, realizzato e perfezionato da uomini liberi è diventato la torre di osservazione panottica dei padroni dell’economia pera ssoggettarli a servitù monetaria. I despoti antichi hanno legato i loro servi con catene di ferro. I despoti odierni, più sottilmente, li vogliono legare con le catene delle loro stesse idee. Ci riusciranno?
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ogni tanto leggo i forum svizzeri e noto che sono "incazzati" :D


e' strano che un partito simile al PD sia riuscito a mettere radici in Svizzera

evidentemente il "tumore" si espande, forse dovrebbero chiudere le frontiere
 
Con gran parte del sistema finanziario mondiale che si basa sulla moneta digitale, il momento esatto in cui i correntisti tenteranno in massa di prelevare i loro soldi dalle banche per convertirli in banconote, il sistema intero potrebbe fare crac.

In tempi di gravi crisi, il maggiore problema che le autorità devono risolvere è impedire ai cittadini di disporre a piacimento dei loro depositi bancari. Per riuscirci il miglior modo, come hanno dimostrato i casi di Cipro e Grecia, è imporre un limite al soldi che possono essere prelevati dai bancomat.

Dopo controlli di capitale arriveranno blocchi frontiere
 
se eliminano il contante si torna a comprare metalli preziosi da mettere sotto il materasso

solo soldi digitali non hanno senso tanto vale eliminare la proprieta' privata
 
L’elogio del contante


Scritto il 29 settembre 2015 alle 09:51 da Paolo Cardenà


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A proposito del contate, già un paio di anni fa scrivevo che “…nella vita comune, l’utilizzo del denaro contante è una delle cose più normali che esista. La possibilità di utilizzare denaro contante per compensare transazioni commerciali, costituisce elemento di libertà di ogni essere umano, oltre che motore di sviluppo alla crescita economica e al benessere collettivo.
Quotidianamente, avvengono milioni e milioni di transazioni che hanno come contropartita l’utilizzo del denaro contate, senza il quale, con ogni probabilità, parte di queste non avverrebbero mai, o avverrebbero in maniera sensibilmente ridotta.
L’utilizzo del denaro contante è semplice, è pratico, è efficace, è veloce e non è costoso.Questo, unito alla possibilità di utilizzare anche altre forme di pagamento che il progresso tecnologico ha reso disponibile, contribuisce ad elevare il grado di efficienza della società.
https://www.blogger.com/null
Chi segue questi pixel conosce perfettamente che l’autore di questo blog è molto sensibile al tema del contante, soprattutto in un contesto nel quale, spesso e con troppa facilità, i vari attori politici che si alternano nel triste panorama nazionale, manifestano l’intenzione (poi trasformata in realtà) di limitarne l’utilizzo, dando in pasto all’opinione pubblica che l’evasione possa essere sconfitta attraverso l’eliminazione o la riduzione dell”utilizzo di questo pratico strumento. Nulla di più falso, e i fatti lo confermano.

Alla luce di questa breve premessa, non posso fare a meno di segnalavi che è uscito il nuovo libro dell’amico Leonardo Facco che si intitola

“ELOGIO DEL CONTANTE”.

Un libro imperdibile nel quale l’autore, utilizzando analisi oggettive, riafferma che “la difesa del contante è semplicemente la difesa del solo, ultimo centimetro rimasto di libertà monetaria. Un ultimo centimetro importantissimo dal punto di vista economico per varie ragioni discusse nel libro, che smonta tutte le “giustificazioni” insensate e spiega perché l’eliminazione del contante, in quanto ultimo tassello mancante alla totale sovietizzazione del sistema monetario e creditizio, oltre a violare ulteriormente la libertà avrebbe effetti economici di lungo periodo ancor più distruttivi in termini di ricchezza e di crescita economica rispetto alla pur negativa situazione attuale.”

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Ecco come i banchieri vogliono eliminare l'uso dei contanti

Stampa Invia Commenta (8) di: WSI | Pubblicato il 07 ottobre 2015| Ora 11:03


Una legge vi strapperà dello stesso status di depositanti, per impedirvi di prelevare i vostri soldi.
Ingrandisci la foto
Corsa agli sportelli della banca Adolf Mandel Bank nella zona Lower East Side di Manhattan, New York. Febbraio, 1912.



ROMA (WSI) - Eliminare l'uso dei contanti: sempre di più l'obiettivo dei grandi banchieri, che vogliono costringere i clienti a investire in asset rischiosi e che soprattutto vogliono salvaguardare la loro liquidità (con i soldi dei correntisti).

Phoenix Capital fa il punto della situazione, riportando un esempio e partendo dalla legislazione vigente negli Stati Uniti.

Stando alla Legge Bancaria Usa, i depositi sono considerati passività. Dunque, all'interno di questo quadro normativo, i depositanti sono creditori (della banca).

"Di conseguenza...se una grande banca dovesse fallire negli Usa, i vostri depositi presso tale banca verrebbero o 'svalutati' (leggi: 'sparirebbero') o sarebbero convertiti in titoli azionari della società. Una volta convertiti in quote di capitale, voi diventereste azionisti (della banca), perdendo lo status di depositanti...dunque non sareste più assicurati dalla FDIC".

Phoenix Capital Research ha scritto già diversi articoli sul tema della guerra al contante lanciata dal mondo della finanza, in primis dalle banche centrali: il diktat è impedire ai depositanti di tentare di tutelarsi dagli shock finanziari decidendo di ritirare i loro risparmi dagli istituti di credito, nascondendoli magari sotto il classico materasso.

Non è dunque sicuramente un caso che, attualmente, il sistema finanziario degli Stati Uniti sia costituito soprattutto da moneta digitale. Il reale ammontare delle banconote fisiche e delle monete in dollari ammonta infatti ad appena $1.360 miliardi, poco al di sopra del 10% dei $10.000 depositati sotto forma di conti bancari. E si tratta di una quantità del tutto irrisoria, se paragonata ai $20.000 miliardi di azioni, $38.000 miliardi di bond e $58.000 miliardi di strumenti sul credito che circolano nel sistema.

Inutile dire che "se una percentuale significativa di persone decidesse di trasformare i propri soldi (dai conti bancari) in contanti, il problema potrebbe diventare sistemico". Ed è questo che i poteri forti vogliono impedire.

Di qui, l'idea di privare i correntisti dello stesso status di depositanti, trasformandoli in azionisti della banca. In questo modo perderebbero la tutela dell'agenzia federale di garanzia dei depositi ed, essendo azionisti, pagherebbero caro il crack dell'istituto, in quanto vedrebbero le loro azioni crollare.

E' quanto è già accaduto - scrive la società - precisamente in Spagna nel corso della crisi bancaria del 2012. Da allora, si è verificata la stessa cosa anche a Cipro e in Grecia...e "ora è perfettamente legale negli Stati Uniti, grazie a una clausola della legge Dodd-Frank". (Lna)
 
Bce dice sì a Germania: addio banconote da 500 euro

5 febbraio 2016, di Daniele Chicca
Bce dice sì a Germania: addio banconote da 500 euro | Wall Street Italia


FRANCOFORTE (WSI) – La Bce sembra abbia intenzione di accogliere la proposta della Germania per l’eliminazione della banconota da 500 euro. Mario Draghi ci sta riflettendo, secondo quanto si apprende, ma ancora non è stata adottata una decisione definitiva.
Nei giorni scorsi, il presidente della Bce aveva rassicurato il Parlamento europeo che “non intendiamo facilitare i criminali” con l’emissione di moneta di grosso taglio.
Toglierla dalla circolazione dovrebbe, secondo i fautori della proposta tra cui i Social Democratici che fanno parte della coalizione di governo di Angela Merkel, aiutare a combattere i crimini come il riciclaggio di denaro. Per favorire la lotta al traffico di denaro sporco delle mafie, al mercato in nero e all’evasione fiscale l’esecutivo in Germania ha proposto anche nuovi limiti ai contanti fino a 5 mila euro.
In Germania la classe politica è convinta infatti che se il paese, locomotiva economica dell’Eurozona, è uno dei posti preferiti per i trafficanti di denaro sporco è proprio per la facilità in cui circolano banconote fisiche, al contrario – per esempio – della Francia e di altri paesi del Nord d’Europa, come la Svezia e la Norvegia, dove una società senza contanti non è ormai più una lontana utopia di governi e banche, che dichiarando guerra al cash vogliono scongiurare una corsa agli sportelli in un contesto di tassi zero.
Dopo che la Bce ha imposto tassi di deposito negativi e tassi guida al mimino storico dello 0,05% e dopo che la Banca centrale giapponese ha imposto tassi di interesse negativi, ormai ha un costo del denaro pari a zero o sotto i livelli di parità un gruppo di Stati che rappresenta un quarto del Pil mondiale.
 

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