L'incomprensione di fondo di questo messaggio sull'uovo, che spiega interamente la vita, è dovuto al significato che noi attribuiamo alla frase "effetto collaterale" cioè a una qualcosa di marginale. Da qui nasce l'inganno sulla percezione che si ha della vita.
La perpetuazione perenne del DNA è il principio e il fine di tutto e nel corso dei milioni di anni il suo continuo mutamento per adattarsi a nuove condizioni ambientali e per primeggiare nella competizione ha generato organismi viventi dalle forme più disparate che vanno riguardate come "effetti collaterali" enormi di cui l'uomo con lo sviluppo della coscienza e dell'intelligenza più elevata rispetto agli altri organismi è quello che ha avuto gli "effetti collaterali" più grandi di tutti.
Noi come organismi ci illudiamo di essere il fine ultimo quando in realtà siamo soltanto uno strumento sviluppato dal DNA in una rincorsa di supremazia mediante un processo di adattamento per la sopravvivenza che ha generato intelligenza, cultura, ambizione e desideri come gigantesco effetto collaterale, ma in realtà è l'eterna trasmissione del DNA il fine.