Mezz'ora alla chiusura ufficiale del bear-market

Dopo 10 anni la correlazione inversa potrebbe anche essere finita.


Allora passiamo a questo con il mio studio sul mensile che non modifico da anni poichè non ne trovo la ragione.

Il cross €/$ ha raggiunto il target sulla linea nera, è ora rientrato nella bollinger ed è vicinissimo al supporto statico a 1,4570 e alla fan viola.
Il momentum a 21 da un forte segnale ribassista e lo stocastico per il lungo lo conferma con il pull back della %D.



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Zomm:

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ma poi scusate ma con il tonfo che ha fatto l' € sul $ se la correlazione fosse ancora attiva al 100% a quest'ora il S&P era a 1000 forse......



ps. se sbaglio corregetemi devo imparare.....

Se guardi l'USD index nei primi giorni di marzo vedrai che si è fermato già dal giorno 2, mentre le borse continuavano la discesa.

C'è chi ritiene che l'usd index anticipi l'andamento del mercato.
 
Se guardi l'USD index nei primi giorni di marzo vedrai che si è fermato già dal giorno 2, mentre le borse continuavano la discesa.

C'è chi ritiene che l'usd index anticipi l'andamento del mercato.


in molti lo ritengono.....però vi sono anche altri indicatori come tu ben sai...per esempio il fatto che il treasury sono scesi...possibile segno che stiano uscendo capitali dal fisso per andare sull'equity ?

che mi lascia perplesso sono i tuoi grafici sui cot....sono opposti a quello di equilibrio...:rolleyes:

cmq non penso a discese per un discorso politico...cioè proprio ora comprometterebbero la fiducia negli states....e dopo che hanno fatto e speso tanto per tenerla su mi parebbe stupido comprometterla facendo crollare tutto sotto natale....e poi francamente sono mesi che sento in giro profezie di sciagura.......il che mi porta a pensare al contrario....:-o
 
La correlazione diretta del cross €/$ con l'indice S&P500 (la linea nera sul grafico) inizia con il minimo dell'indice del 2003, prima era inversa.

Quindi accompagna tutta la fase che porta al doppio massimo dell'indice e la successiva ultima discesa e "rimbalzo".

Io la interpreto come debolezza nella strutturazione del sistema finanziario globale, come una divergenza storica che si manifesta nell'enorme controsenso della debolezza intrinseca del motore dollaro che si accompagna a prestazioni ad alto regime, fino al fuorigiri del 2007.

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La correlazione diretta del cross €/$ con l'indice S&P500 (la linea nera sul grafico) inizia con il minimo dell'indice del 2003, prima era inversa.

Quindi accompagna tutta la fase che porta al doppio massimo dell'indice e la successiva ultima discesa e "rimbalzo".

Io la interpreto come debolezza nella strutturazione del sistema finanziario globale, come una divergenza storica che si manifesta nell'enorme controsenso della debolezza intrinseca del motore dollaro che si accompagna a prestazioni ad alto regime, fino al fuorigiri del 2007.
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in questo caso però, correggimi se sbaglio, il $ potrebbe solo indebolirsi ......
 
La causa di questa divergenza storica, a mio avviso, si potrebbe rintracciare nella discesa in campo del "capitalismo" cinese che con il suo remimbi ancorato in maniera fissa al valore del dollaro incomincia a volgere il processo della globalizzazione a suo vantaggio, divenendo principale produttore ed esportatore dei beni di largo consumo mondiale e sostituendo il Giappone nel ruolo di sostegno del debito e del disavanzo commerciale degli USA dei quali diventa maggior acquirente di debito pubblico.

Ora la Cina ha talmente tante cambiali in tasca da detenere un potere quasi assoluto sul suo debitore, se lo volesse mettere in mora lo ridurrebbe immediatamente sul lastrico ma penso che abbia interesse solo a tenerlo al guinzaglio. Quello che conta di più è la definitiva estromissione dalla partita del terzo incomodo e della seconda economia mondiale: il Giappone.

Lo scenario è cambiato: da una situazione in cui c'era solo una squadra in campo e l'altra era solo una compagnia di cheerleaders dagli occhi a mandorla, ora si è passati ad una vera partita fra una squadra che sembra gli Allblacks (Cina) e l'altra che sembra una combriccolla raffazzonata in una casa di riposo di rugbisti (USA).
 
in questo caso però, correggimi se sbaglio, il $ potrebbe solo indebolirsi ......


Forse puoi trovare la risposta in quello che ho scritto sotto: se la Cina vuole ancora portare avanti la partita probabilmente avrà interesse ad un rapido apprezzamneto del dollaro che gli consenta di tenere sotto controllo eventuali spinte inflazionistiche derivanti dall'importazione di materie prime nella sua economia ad altissimi tassi di sviluppo. Intanto, visti i passi compiuti nel processo di sostituzione al Giappone come produttore ed esportattore, potrà tenere in secondo piano l'eventuale danno derivante da una contestuale rivalutazione del remimbi quale limitatore delle esportazioni; in poche parole potrebbe passare in questa fase ad una maggiore attenzione allo sviluppo interno.

Avrà sempre in mano la mannaia del debito pubblico americano detenuto dalla parte del manico e quando decidesse di vibrare il colpo il dollaro e l'economia americana sarebbero immediatamente decapitati. Il dollaro a quel punto varrebbe meno della carta usata per incartare il pesce al mercato della Vucceria.
 
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La causa di questa divergenza storica, a mio avviso, si potrebbe rintracciare nella discesa in campo del "capitalismo" cinese che con il suo remimbi ancorato in maniera fissa al valore del dollaro incomincia a volgere il processo della globalizzazione a suo vantaggio, divenendo principale produttore ed esportatore dei beni di largo consumo mondiale e sostituendo il Giappone nel ruolo di sostegno del debito e del disavanzo commerciale degli USA dei quali diventa maggior acquirente di debito pubblico.

Ora la Cina ha talmente tante cambiali in tasca da detenere un potere quasi assoluto sul suo debitore, se lo volesse mettere in mora lo ridurrebbe immediatamente sul lastrico ma penso che abbia interesse solo a tenerlo al guinzaglio. Quello che conta di più è la definitiva estromissione dalla partita del terzo incomodo e della seconda economia mondiale: il Giappone.


.....se però prima o l'economia mondiale riparte gli Usa rivorranno il loro potere....e penso cmq che per la cina ci vorranno ancora tanti anni per superare il potere finanziario globale degli states......e poi se chi detiene le cambiali pensa di mettere sul lastrico il proprio debitore NON fà i suoi interessi......tutt'altro.....ergo se io cina non voglio perdere il valore delle mie cambiali è meglio se il mio debitore fà riprendere la sua economia...magari anche con un dollaro basso......

Lo scenario è cambiato: da una situazione in cui c'era solo una squadra in campo e l'altra era solo una compagnia di cheerleaders dagli occhi a mandorla, ora si è passati ad una vera partita fra una squadra che sembra gli Allblacks (Cina) e l'altra che sembra una combriccolla raffazzonata in una casa di riposo di rugbisti (USA).
 

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