MI PIACE IL MARE D'INVERNO. LUI CI METTE LE ONDE, IO CI METTO I PENSIERI.

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Il poeta Jonathan Swift scrisse che quando un genio si impone all’attenzione del Mondo per irrompere nei libri di Storia,
lo si riconosce subito perchè tutti gli idioti del suo tempo si coalizzano contro di lui.

E’ proprio vero quello che disse Swift, infatti gli idioti si sono coalizzati contro Trump sulle TV e i giornali del mainstream,
cioè nei nostri templi della cultura trash, e ogni giorno i soloni della Globalizzazione ci informano che Biden sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti.

La realtà non sarà questa specie dopo la giornata di ieri 14 dicembre, dove la sciagura di un’elezione Biden-Harris,
che sarebbe propedeutica alla prosecuzione del cammino dell’Umanità verso la fine dell’Occidente, è ormai diventata un’evenienza lontanissima.

Sappiamo che ieri, seguendo una prassi procedurale impressa dai governatori degli stati controversi e non fermata dalle giustizie statali,
in tutti gli stati americani si sono riuniti i grandi elettori corrispondenti alle liste che hanno riconosciuto la vittoria nel relativo stato del duo Biden-Harris o Trump-Pence,
e sappiamo che essi hanno espresso i voti commisurati al peso del collegio elettorale
(ad esempio si presume che la Georgia abbia espresso 16 voti per Biden-Harris e la Florida 28 voti per Trump-Biden etc…),
ma i 306 voti per Biden di cui parlano i media, chi li ha conteggiati e ufficializzati?


Nessuno in realtà, perchè questa conta e l’annessa ufficializzazione del risultato ci sarà il 6 gennaio
.


I voti espressi ieri sono stati chiusi in buste e inviati da un corriere speciale nella capitale, e qui a Washington rimarranno sigillati fino al 6 gennaio,
quando la House (Camera) si unirà al Senato per una sessione di lavori congiunti.


Questa assemblea in seduta comune generalmente ha sempre avuto un carattere celebrativo,
perchè il riconoscimento pubblico della sconfitta da parte del candidato sconfitto,
che aveva quindi concesso la vittoria all’avversario, relegava tutta questa procedura nell’alveo di una questione formale.

Ma nel 2020 non siamo in questa situazione, e l’atto di aprire le buste e contare i 538 voti legittimi ha enorme rilevanza,

poichè Trump non ha mai riconosciuto la vittoria a Biden ed ha sempre sostenuto che i voti a Biden sono arrivati illecitamente
con un furto elettorale allestito sul pretesto del voto postale necessario per il virus cinese (lo ha dichiarato sin dalla notte tra il 3 e il 4 novembre),
e infatti nei 6 stati chiave di cui spesso si parla (Georgia, Pennsylvania, Arizona, Nevada, Michigan e Wisconsin)
i legali di Trump e quelli di un’associazione emanata dall’Esercito denominata We The People,
hanno aperto un ‘fuoco’ di azioni legali che minano tuttora la legittimità degli 87 grandi elettori
dei 6 summenzionati stati sortiti nel senso di premiare Biden
.


Lo status di Presidente eletto per Biden è quindi derivato da un’azione mediatica che non ha alcuna forza legale,

nemmeno di livello provvisorio in senso formale, perchè Biden non è mai stato il Presidente eletto.



Dovete capire i passaggi formali per poter capire perchè Trump sia in nettissimo vantaggio
e stia giocando al gatto con il topo.
 
Utopia o realtà reale ???? Attendiamo la befana, che vien di notte......


Prestiamo attenzione a cosa possa succedere il 6 gennaio, il giorno della Befana,
in cui Nancy Pelosi non sarà protagonista sullo scranno più alto né su di una scopa,
bensì starà seduta umilmente con il resto dei membri della Camera.

Lo Speaker della House non ha poteri o autorità speciali su questa seduta comune dominata dal vertice della “Camera Alta”, cioè dal Senato.

Le aperture e le letture delle buste spettano al Presidente del Senato, cioè al vicepresidente di Donald Trump,
l’ex governatore dell’Indiana Mike Pence, un uomo con un solido back ground politico connesso all’Esercito Usa,
la struttura retrostante al duo Trump-Pence trionfatore nel 2016.

Chi ha fatto politica sa molto bene come in un’assemblea connotata da grandi controversie in atto,
abbia moltissima importanza chi ha il boccino in mano, cioè la persona che avrà tutta l’autorità come presidente dell’assemblea
di accettere oppure rifiutare le mozioni procedurali, e decidere i passi di svolgimento dei lavori.

Il sei di gennaio 2021 Mike Pence, Vice di Trump e uomo della potente lobby dei militari,
avrà piena autorità di determinare gli eventi quel giorno, così come è stabilito spettante al Vice Presidente degli Stati Uniti d’America dalla Costituzione americana.


I media non ci raccontano cosa stia succedendo in vista del 6 gennaio,

e cioè che le Assemblee legislative degli Stati controversi non hanno riconosciuto la legittimità delle elezioni,

ed hanno provveduto ad inviare il loro plico contenenti voti per Trump, così opponendosi ai voti dei grandi elettori sortiti dalle elezioni contestate
.


La sicurezza di vincere due pence è poggiata oltre che nella fiducia verso gli esseri umani,
anche nel vantaggio posizionale di Trump e dei Repubblicani, perchè fino al 6 di gennaio lo showtime la farà da padrone secondo me,
stupendoci con colpi di scena e sbalzi umorali da ‘montagne russe’.

Quando l’assemblea della befana sarà aperta, anche un solo membro della Camera o del Senato potrebbe, e molto probabilmente lo faranno in molti,
alzare la mano per chiedere al vicepresidente cosa sta succendo in America e quali buste aprire:

quelle dei grandi elettori sortiti dalle elezioni contestate,

oppure quelle dell’Assemblea dello Stato che ha disconosciuto la legittimità delle elezioni celebrate con il voto postale?


Tutte le telecamere del Mondo saranno su questa assemblea, e le obiezioni con le quali si potrebbero devastare le possibilità di Biden
e la legittimità della sua base dei grandi elettori, sono immense.

Esse potranno riguardare non solo le frodi commesse e ben accertate dai parlamenti statali, ma tanto altro.

Se i propositi secessionisti del Texas e di altri stati, su le cui istanze la Corte Suprema si è espressa rigettandole senza entrare nel merito
e nelle conseguenze politiche colossali, fossero palesati il 6 gennaio, cosa dovrebbe fare Mike Pence, spaccare l’America per far eleggere Biden?

Oppure, ad esempio, considerate come fino al 6 di gennaio altri sopravvenuti motivi potrebbero farla da padroni in questo asperrimo conflitto politico,
come ad esempio le infiltrazioni del PCC (Partito Comunista Cinese) nel processo elettorale e le ipotesi che siano stati commessi reati di Alto Tradimento della Costituzione ?

Questa situazione sarebbe ovviamente foriera della Legge marziale ed i brogli elettorali,
nonchè i comportamenti assunti dai media e dai grandi social media (Big Tech),
materia dei Tribunali Militari, ai sensi dell’Ordine Presidenziale dei 12 settembre 2018.

Ed ancora come non considerare gli effetti sull’assemblea del 6 gennaio che avrebbe lo scoperchiamento delle tangenti
e delle foto emerse nel personal computer di Hunter Biden, milioni e milioni erogati anche a suo padre Joe proprio da due società,
una cinese ed un’altra ucraina, entrambe implicate nel commercio di donne, minori, e di organi del corpo umano ?


E’ mio forte convincimento che Biden non abbia nessuna possibilità di fare il Presidente,
e la stessa Harris, benchè voluta fortemente dall’Alta Finanza, ne abbia alcune ipotetiche e molto velleitarie,
perchè dovrebbe aspettarsi che Mike Pence ceda a lei la poltrona di Trump per mantenere la sua.

Alla mediazione lavorano da tempo i mafiosi finanziari khazari anche lusingando la figlia di Trump, Ivanka,
con il pensiero che lei possa essere eletta nel 2024 e così riscattare il necessario passo indietro che dovrebbe fare il padre adesso.

Non penso ciò possa accadere perchè Pence, come ha rivelato la vicenda Flynn,
silurato per finta da Pence nel 2016, così come per ‘finta’ la Corte Suprema ha rigettato il ricorso del Texas la scorsa settimana,
si muove passo passo seguendo una strategia che anche lui è chiamato ad eseguire con meticolosità.
 
Il voto al Senato sarà senatore per senatore, con il Vice Presidente Pence che potrebbe essere il voto decisivo
qualora fosse necessario al Senato (dove potrebbero esserci 3 e a limite 4 defezioni di senatori repubblicani dell’Utah e dell’Alaska),


mentre il voto alla Camera sarà per i 50 stati, cioè solo un voto per delegazione statale, non per membro della Camera!


I Repubblicani hanno maggioranza al Senato 54-46 più Pence,

ed alla House (Camera) ben 30 voti di delegazioni statali rispetto ai 20 voti che hanno i democratici.


Il presidente Trump, come ho sempre scritto e detto, è in nettissimo vantaggio.
 
I tamponi effettuati sono 201.040 con un tasso di positività dell’8.7%.

Nelle terapie intensive sono ricoverate 2.926 persone (- 77).

Nei reparti ordinari un ulteriore calo di 445 pazienti.

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Uno sguardo al rapporto tra attualmente positivi ed i residenti in alcune regioni italiane:

Veneto 1.9% -

Campania 1.5% -

Lazio 1.4% -

Emilia Romagna 1.4% -

Piemonte 1.1% -

Lombardia 0.7% -

Toscana 0.4%
 
Il sette gennaio dovrebbe essere , per l’indefesso governo Conte, il giorno di apertura delle scuole in presenza.

Per farlo con un minimo di sicurezza,sarebbe necessario avere classi con meno alunni, quindi,
dato che non si può chiedere ai docenti di lavorare 18 ore al giorno, avere un numero superiore di docenti.

Per avere più docenti bisogna… assumerli, cosa non negativa in un momento in cui l’economia traballa e la disoccupazione cresce.

Peccato che per farlo bisogna o fare concorsi oppure trovare delle vie alternative che, per ora, nessuno ha ancora attivato nè trovato.

In queste condizioni la famosa “Terza ondata”, per evitare la quale si mandano in malora stazioni sciistiche ed alberghi
verrà causata dal governo stesso il 7 gennaio.

Una genialità di cui avremmo fatto volentieri a meno.

Una “Terza ondata” che arriverà con i banchi a rotelle ed i bus strapieni.


Se va bene, il prossimo anno scolastico avremo al massimo la disponibilità di 15-20 mila dei 32 mila vincitori del concorso riservato,
che da bando devono essere spalmati su tre anni. Una quantità ridicola rispetto alle cattedre scoperte.


Le assunzioni a tempo indeterminato sono possibili non oltre 20 giorni dall’avvio dell’anno scolastico nell’ultima Regione.

Considerando che nella migliore delle ipotesi i concorsi ordinari che vuole imporre il ministro Lucia Azzolina
non sono attivabili prima di febbraio-marzo – pandemia permettendo – e che mediamente per svolgere un concorso a cattedra
serve non meno di un anno, è evidente che non si farà in tempo.


Ci sono dei tempi tecnici che tocca rispettare.

Anche riuscendo a svolgere le prove scritte ad aprile, non vi sarà mai il tempo per concludere delle procedure che,
tra correzione degli scritti e successivo svolgimento degli orali, richiederanno non meno di altri sette mesi.

E sarà troppo tardi per evitare il disastro.


Di questo passo supereremo presto le 300 mila supplenze annuali.

Oltre 27 mila pensionamenti e l’enorme numero di posti vacanti in organico di diritto, sono un chiaro campanello d’allarme.

Poi ci sono i tanti in organico di fatto e quelli in deroga su sostegno.

Se aggiungiamo che molte graduatorie sono esaurite
ed il vincolo quinquennale che disincentiva l’accettazione del ruolo lontano dal proprio territorio
(se non altro per i costi incompatibili col magro stipendio dei docenti),
è evidente che nel 2021 potrà solo andare peggio del 2020 già da record negativo.



Il ministro sembra vivere su un altro pianeta.

È tempo di stabilizzare i docenti che da una vita godono della fiducia dello Stato, anche se solo con contratti a tempo determinato
.


Hanno accumulato un’esperienza preziosa sulla quale un Paese “normale” solitamente investe.

Nell’attuale fase emergenziale i concorsi hanno tempi incompatibili con l’urgenza di disporre di insegnanti “titolari”,
che accompagnino l’alunno dal primo all’ultimo giorno di lezione.

Altrimenti “qualità” è solo uno slogan.


Con decreto immediatamente esecutivo, da subito si sarebbe potuto attivare il piano di stabilizzazione dei docenti per titoli e servizio
e disporre di tutto l’organico necessario al regolare avvio dell’anno scolastico.



Sconcerta ascoltare Azzolina parlare di assunzione degli insegnanti per titoli e servizio “poco rispettosa” della Costituzione,

quando l’assunzione per soli titoli, conosciuta come “doppio canale”, è nata nel 1989 con la Legge 417

su proposta dell’allora presidente del Consiglio dei ministri e di Sergio Mattarella, che quell’anno era ministro dell’Istruzione.
 
Il vortice si sta ampliando e prende forza........


Malgrado il giornale unico del virus cerchi di dimostrare che gran parte d’Europa starebbe seguendo l’Italia quanto a misure restrittive,
quello che ci aspetta è un Natale di terrore che non ha eguali nel Vecchio Continente.

Se dovesse passare la folle proposta dei rigoristi alla Roberto Speranza, ovvero decretare la zona rossa in tutto il Paese durante le feste,
saremmo costretti a stare agli arresti domiciliari dal 24 dicembre al 6 gennaio.

Una roba allucinante che fa venire il torcibudella solo a immaginarla.

Ma al di là di ciò che i geni che occupano la stanza dei bottoni decideranno sulla nostra testa,
la grande facilità e velocità con la quale costoro restringono la libertà degli italiani è a dir poco impressionante.

Con un clic accendono e spengono intere regioni e intere categorie economiche,
decretando la momentanea morte civile per chiunque venga considerato a rischio di assembramento.


In questo senso il confronto con la Svezia, che la nostra informazione che disinforma
tende erroneamente a raffigurare come un caso unico nel mondo, risulta a dir poco imbarazzante.

Sapete in cosa consistono le restrizioni che il Governo svedese imporrà ai suoi cittadini a Natale?

Un semplice sms che contiene due semplici parole: fate attenzione.


E i numeri – con una letalità relativa alla seconda ondata meno di un terzo rispetto a quella italiana –
continuano a dar ragione a questo grande esempio di democrazia liberale.

Democrazia liberale che, evidentemente, a quelle latitudini si basa essenzialmente sul senso di responsabilità dei cittadini.

Ma dato che noi italiani siamo brutti e cattivi, abbiamo bisogno di essere terrorizzati e rinchiusi in casa,
mobilitando persino l’esercito se necessario, per contenere un virus con un tasso apparente di letalità tra lo 0,25 e lo 0,40 per cento.



Nonostante il bombardamento mediatico che stiamo subendo da mesi,
i lunghissimi arresti domiciliari vissuti in primavera, le mascherine obbligatorie ovunque,
il fermo di qualunque attività sociale che preveda il rischio dei demoniaci assembramenti e quant’altro,
chi governa ci considera così imbecilli che ritiene di fare cosa buona e giusta nell’appiopparci un Natale di terrore e di penitenza.

Con l’intento dichiarato di contenere la paventata terza ondata,
i giacobini sanitari al potere stanno per decretare il fallimento di altre decine di migliaia di imprese,
soprattutto quelle che con l’arrivo del Natale speravano di potersi rimettere in pista.


Sempre con in testa la loro ottocentesca idea di salute,
questi sinistri epigoni degli antichi profeti di sventura hanno trasformato la nostra già difficile esistenza,
almeno per tutti coloro che ancora credono negli ideali di libertà a 360 gradi, in una angoscia senza fine.


Una angoscia insopportabile scandita dai bollettini quotidiani del Covid-19

e dagli annunci di nuove restrizioni che a cadenza settimanale ci propina il nostro ineffabile presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
 
Mai nella storia c’è stato Governo peggiore, più incapace, impreparato,
nemmeno quelli balneari o quelli posticci di Tangentopoli,
quando la magistratura di sinistra si adoperava per colpire gli anticomunisti e salvare gli altri,
suggestionando alle dimissioni una quantità di ministri al giorno.



Parliamo di suggestione perché ovviamente non c’era l’obbligo per nessuno di mollare,
meno che mai per un avviso di garanzia spesso e volentieri costruito ad hoc solo per una parte politica,
eppure allora tanta fu la suggestione della politica rispetto alla magistratura che saltava mezzo governo al giorno.


Sia chiaro, fu un errore imperdonabile del Parlamento, perché farsi sottomettere da una magistratura orientata anziché terza,
che il “caso Palamara” ha scoperchiato in tutto il suo squallore, lasciò campo libero al sistema giudiziario
per la costruzione e distruzione a piacimento di maggioranze e di governi.


Insomma, a decidere chi potesse e non potesse governare anziché il voto popolare prima e il Parlamento poi, è stata la magistratura,
tanto è vero che da allora ad ora non c’è stato Governo di centrodestra che non abbia pagato pegno in modo insopportabile e illegale,
a partire dal famoso avviso di garanzia anticipato a Napoli dal Corriere della Sera.


Dopodiché, quando non è stata la magistratura a decidere chi potesse governare,
ci ha pensato l’Europa sempre in accordo con la sinistra ovviamente,
perché certe cose sono possibili solo quando al governo non ci sono gli eredi di Togliatti che al fianco di Stalin in Russia
mandò a morte migliaia di dissidenti.

Insomma, cose che succedono solamente se al governo c’è il centrodestra.


Tanto è vero che nel 2011 l’Unione europea, in sintonia col presidente Giorgio Napolitano,
sfoderò contro Silvio Berlusconi e contro una maggioranza legittimamente eletta dal popolo, l’arma dello spread al posto dell’avviso di garanzia.

Per farla breve, i magistrati furono sostituiti dai poteri finanziari e bancari,
che fecero schizzare apposta lo spread alle stelle per offrire a Napolitano la scusa di cacciare il Cavaliere e mettere Mario Monti,
annunciato come il salvatore della Patria, salvo che poi l’Italia anziché salvarla l’ha rovinata.


E potremmo continuare coi ribaltoni, i cambiamenti in corsa e così via che sono stati possibili quando al governo c’era il centrodestra,
perché al contrario col centrosinistra tutto diventa intoccabile, anche di fronte agli spettacoli peggiori come quelli che vediamo con il Conte bis,
che non solo è abusivo ma padre-padrone dell’Italia e degli italiani che producono,
perché di quelli statali che in larga parte si grattano la pancia e amplificano la burocrazia anziché padre-padrone è tutore, garante e sodale.

Insomma, il clientelismo popolare elettorale, a sinistra conta eccome.

Perché per la sinistra quando il popolo la vota è intelligente,

quando l’attacca è l’espressione del populismo fascista, razzista, antieuropeista,

anzi, come disse Napolitano, in certi casi il popolo non dovrebbe nemmeno esprimersi;


oppure come dice Beppe Grillo, il popolo non serve perché la dittatura è meglio della democrazia;

oppure come dicono i giallorossi, il popolo non può votare perché voterebbe centrodestra

e impedirebbe a Conte, Renzi, Zingaretti e Di Maio di rispettare il diktat europeo dei finanziamenti

in cambio della certezza che il centrodestra sia fuori da tutto.


Insomma, mettetevelo in testa, non si vota perché abbiamo accettato l’ultimatum Ue dei finanziamenti

e degli appoggi alla condizione essenziale che ci fosse un governo di centrosinistra o comunque compiacente,

tanto è vero che i grillini per entrare nell’accordo di fiducia con l’Europa hanno dovuto votare Ursula Von der Leyen

come prova d’amore e fedeltà e inoltre hanno dovuto cambiare tutte le posizioni sull’euro e sui patti.



Ebbene questa trattativa, il ribaltone ideologico dei grillini assieme alla garanzia di obbedienza all’asse franco-tedesco l’ha fatta Conte;
per farla breve “Giuseppi” si è impegnato ad assicurare la fedeltà all’Europa dei grillini in cambio della inamovibilità,
ecco perché fa il padre-padrone dell’Italia e degli italiani, li comanda a bacchetta, li tratta da sudditi
e se ne infischia dei problemi drammatici che sta creando col suo Governo, se ne buggera del caos, della crisi economica,
degli sbagli imperdonabili nei Dpcm, delle centinaia di miliardi che sta bruciando inutilmente, della rabbia e della confusione, alla faccia della democrazia e dell’alternanza.


Insomma, il Governo Conte se ne infischia di tutto e si dedica a trattare e fare vertici notturni per assegnare posti, ministeri, posizioni, rimpasti, incarichi.

Una roba vergognosa e miserevole che ovunque nel mondo avrebbe provocato le dimissioni immediate di ogni Esecutivo,
mentre da noi passa inosservata con la semplice e solita raccomandazione del Colle di restare uniti.

Incredibile ma vero.



Scusate, ma restare uniti su cosa?

Visto che i giallorossi hanno spaccato il Paese in due, da una parte gli impiegati pubblici
che sfrontatamente scioperano perché gli aumenti contrattuali concessi sono bassi,
dall’altra il settore privato che rischia la fame, il fallimento, il licenziamento, la fila alla Caritas.

Restare uniti su cosa visto che i giallorossi hanno messo tutte le regioni contro, tra rosse, gialle, arancioni,
hanno emanato Dpcm privi di senso e di logica sperperando una fortuna senza che il Paese migliorasse.

I giallorossi, anziché tutelare gli italiani, hanno aperto i porti all’invasione di clandestini
spesso infettati che senza controllo si sono sparpagliati ovunque creando probabili contagi, paura e insicurezza.

Restare uniti su cosa che il Governo ad ogni proposta del centrodestra ha risposto con una pernacchia
salvo incassare preventivamente e scelleratamente l’assenso al nuovo bilancio da parte dell’opposizione, che idiozia.


Per il bene del Paese, per l’amore della patria e per la sua salvezza,
bisogna cacciare via subito questa maggioranza, questo Governo,
occorre restituire la libertà di voto agli italiani,
restituire la democrazia alla gente,
offrire al Paese un Esecutivo capace e decente;

serve garantire l’Italia e gli italiani

piuttosto che una maggioranza di sinistra, cattocomunista, di bugiardi, di spergiuri e di improbabili figuri.
 
SE…


Se il 3 novembre dividi il Paese in tre zone, promettendo che faremo un Natale sereno, ma poi richiudi tutto proprio a Natale


Se dopo un mese dici che l’Italia diverrà tutta gialla, ma dopo dieci giorni la rimetti in zona rossa


Se il 3 dicembre dici che a Natale potremo finalmente andare al ristorante, ma poi chiudi tutto proprio nei giorni in cui i ristoratori hanno già fatto la spesa



Se prometti che da metà mese si potrà uscire per andare nei negozi, e ci metti pure i soldi pubblici del cashback, ma poi dai la colpa agli italiani perché sono usciti


Se fai tutto questo e pensi che qui siamo tutti scemi, non sei semplicemente un incapace.


Sei molto .......... molto di più.
 

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