Tassi di cambio (valute) Monitor Dollaro-Euro (1 Viewer)

Geller

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Ricpast ... too big to fail per chi vale ? solo per le banche ? uno Stato cos'è ? se aiutano la Grecia il giochino si ripeterà ... io non credo vada incentivato, ma vada imposto ... le banche too big devono essere smembrate ... è solo la mia opinione ... probabilmente è già troppo tardi
sinceramente ... 'più opaco di oggi il funzionamento dei mercati e la trasparenza del prezzo espresso' credo sia impossibile ...
concordiamo solo sul 'stiamo divagando' ... meglio che niente ;)

Nel piano di Obama per la ristrutturazione delle grandi banche USA esiste proprio, tra l'altro, la proposta di ridimensionare gli istituti di credito troppo mastodontici. :cool:

Non è "quasi mai" troppo tardi per risolvere i problemi della collettività; Obama ci sta seriamente provando su diversi fronti : sanità, lavoro, economia reale, finanza, ecc... :rolleyes:

Naturalmente dal successo di queste iniziative trarrà ulteriore spinta la rivalutazione del biglietto verde! :up:
 

Geller

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Ottime prospettive per il Dollaro

Le minute della Fed danno nuova verve al dollaro


18.02.2010 - MILANO (Finanza .com) Biglietto verde protagonista assoluto anche oggi sui mercati valutari. Il ritrovato clima di fiducia sui mercati e le prospettive di crescita sostenuta dell’economia statunitense stanno dando nuova linfa al dollaro. La moneta statunitense si è riportata oggi nei pressi dei massimi a 9 mesi rispetto all’euro, mentre il cross dollaro/yen viaggia sui massimi a 2 settimane in area 91 yen, con la moneta nipponica che paga la diminuzione dell’avversione al rischio sui mercati. Intanto oggi la Banca centrale del Giappone (Boj), ha lasciato i tassi di interesse di riferimento invariati a quota 0,1%, come largamente atteso dal mercato.
Alle 10.10 il cross euro/dollaro viaggia a quota 1,3558 (-0,36%) dopo aver toccato un minimo di giornata a 1,3540 (venerdì nell'intraday erano stati toccati i minimi a 9 mesi a quota 1,3529 dollari).
Positive le indicazioni arrivate ieri sera dalla Fed. Le Minute relative alla riunione del 26-27 gennaio hanno dato conferma dell’aumento della fiducia circa la forza della congiuntura economica statunitense. La banca centrale statunitense ha migliorato le proprie aspettative per l’anno in corso, con le stime sul pil 2010 che ora sono di un +3,2% rispetto al +3% indicato a novembre 2009. Migliora anche l'outlook sul mercato del lavoro con il tasso di disoccupazione visto tra il 9,5% e il 9,7% nel 2010 per poi calare di oltre 1 punto percentuale nel 2011 attestandosi all'8,2%-8,5%. Indicazioni positive sono arrivate ieri pomeriggio anche dalla produzione industriale Usa, salita oltre le attese a gennaio (+0,9%). Si tratta del settimo rialzo consecutivo.

Nel pomeriggio attesa un'altra infornata di dati economici. L'appuntamento clou è l’indice Philadelphia Fed. La lettura di febbraio è attesa in crescita a 17 punti rispetto ai 15,2 del mese precedente. Questo indicatore misura le condizioni del settore manifatturiero all’interno del distretto di Philadelphia, ossia il terzo più ampio di tutti gli Usa, e nasce da un indagine condotta dalla Fed di Philadelphia sulle condizioni generali di salute dell'economia. Il Philly Fed indica una fase di crescita quando è sopra lo zero ed una contrazione quando è sotto lo zero. In uscita anche il leading indicator di gennaio (consensus +0,5% m/m, precedente +1,1%). Il leading indicator, detto anche superindice, è un indicatore utile per comprendere lo scenario economico futuro ed in grado di anticipare le svolte del ciclo. In precedenza sono in agenda l'indice sui prezzi alla produzione a gennaio (stima +0,1% m/m) e il consueto dato settimana sulle richieste di sussidi di disoccupazione (attese a 435 mila unità nella settimana al 13/2 dalle 440 mila della precedente settimana).

:up:
 

Geller

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Inizia ufficialmente la lunga fase di rialzo dei tassi USA ...

19.02.2010 - MILANO (Finanza.com)
Mossa a sorpresa da parte della Federal Reserve americana.
Ieri sera, dopo la chiusura di Wall Street, la banca centrale ha alzato il tasso di sconto, ovvero il saggio di rifinanziamento delle banche, dello 0,25% portandolo dallo 0,5% allo 0,75%. E' una mossa che era stata preannunciata qualche giorno fa ma che sorprende per la repentinità con cui è stata effettuata.
I Fed Funds, come peraltro ribadito dalla Federal Reserve, dovrebbero rimanere stabili ancora a lungo. Forte reazione sui mercati valutari con l'euro dollaro che è affondato sui minimi da circa 10 mesi sotto quota 1,35.

:up:
 

Maino

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allego il solito grafico: anche questa volta le due medie mobili sembrano aver dato un segnale giusto.
Da quando si sono incrociate il trend è continuato a favore del dollaro in modo del tutto evidente.
 

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bulogna

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allego il solito grafico: anche questa volta le due medie mobili sembrano aver dato un segnale giusto.
Da quando si sono incrociate il trend è continuato a favore del dollaro in modo del tutto evidente.

Sempre preziosi questi grafici, continua a metterli che servono
ciao
 

redTIM

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umh, Soros ha parlato:

Futuro euro in dubbio anche se Grecia venisse salvata - Soros

22 feb 2010 - 11:52

SINGAPORE, 22 febbraio (Reuters) - Un improvvisato aiuto alla Grecia basterebbe a salvarla, ma problemi più grandi incombono sull'Europa, mettendo in questione il futuro della moneta unica.

A scriverlo, in un articolo sul Financial Times, è il miliardario George Soros che ha anche aggiunto come all'Unione europea servirebbe un monitoraggio più invadente e un accordo istituzionale per garantire assistenza a precise condizioni tra i membri dell'Ue.

Un mercato di obbligazioni comuni a tutta la zona euro, ha aggiunto il miliardario, sarebbe desiderabile.

"Un'assistenza improvvisata potrebbe bastare per la Grecia, ma resterebbero ancora Spagna, Italia, Portogallo e Irlanda. Questi paesi, insieme, costituiscono una parte troppo vasta della zona euro per poterli aiutare in questo modo", ha detto Soros.



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