Posto anche qui un mio intervento fatto "di là" sul tema dell'andamento del differenziale.
Ovviamente quanto segue è frutto dell'analisi del passato, per cui qualche commento sarebbe gradito...
Secondo me parlare di "legame inverso tra tassi a breve e differenziale" è semplicistico, e come tutte le cose semplicistiche in finanza porta a farsi male.
E' più corretto parlare in termini di come i tassi lunghi reagiscono ai movimenti dei tassi a breve.
Analizzando il ciclo (stasi - salita - discesa del TUR) che c'è stato dall'emissione dei bond a oggi mi sembra di capire che
1. Quando il ciclo sta per invertire la sua direzione, i tassi a lunga cominciano a prevederne l'andamento.
2. Quando però i tassi a breve (TUR, Euribor e in misura minore IRS2y) cominciano a muoversi, lo fanno in modo molto più marcato dei tassi lunghi (fenomeno esasperato negli ultimi tempi).
3. Quando i tassi a breve arrivano a "fine corsa", i tassi a lunga tendono ad avvicinarsi nuovamente.
Riportando questo alla nostra situazione abbiamo che:
1. All'emissione di questi titoli i tassi erano bassi, ma era nell'aria che sarebbero dovuti salire. Per cui l'IRS10y anticipava questo movimento, allargando il differenziale (e prospettando ghiotte cedolone agli ignari possessori dei titoli
2. A un certo punto il TUR ha cominciato a muoversi sul serio e pure abbastanza in fretta: di conseguenza Euribor e IRS2y hanno cominciato la loro corsa verso l'alto. Anche l'IRS10/30 si è alzato, ma in misura molto minore, fino a portare all'appiattimento della curva
3. A metà dell'anno scorso, abbiamo visto il fenomeno contrario: il mercato ha cominciato a prezzare un futuro crollo dei tassi (in fondo, il mercato ha cominciato a presentire la crisi attuale ben prima degli economisti...). Per cui, mentre l'Euribor rimaneva alle stelle, i tassi a lunga hanno cominciato a calare, portando alla ben nota inversione della curva. Non dovuta a perfidi predàtors
, ma alla crisi imminente
se pure mio padre (che nulla sa di queste cose), interpellato sull'arcano, mi ha detto "perché i tassi probabilmente cominceranno a scendere!" (lo vorrei presidente della FED...).
Insomma, in fondo il motivo dell'inversione della curva era lapalissiano ma come spesso si dice "il modo migliore per nascondere una cosa è metterla sotto gli occhi di tutti". I tassi a lunga erano così bassi perché le attese erano per imminenti cali dei tassi.
Tornando al discorso...
4. Dopo il crack Lehman, quanto scontato dal mercato si è avverato sul serio: nel giro di pochi mesi i tassi sono crollati a livelli minimi. L'euribor è franato, l'IRS2y gli è andato dietro, il differenziale si è riallargato.
5. ... e ora? Purtroppo la sfera di cristallo mi si è guastata proprio sul più bello
Comunque il punto di fatto è che il TUR ha temporaneamente fermato la sua discesa, mentre l'IRS10y ha ancora della strada da fare. Questo sta portando il differenziale a chiudersi nuovamente, e la differenza di quotazione tra le BEI/giugno e la BEI/agosto indica IMHO proprio questo: il mercato si attende che il differenziale ad agosto sarà sensibilmente più basso che a giugno, con conseguente più bassa cedola.
Da qui a giugno, molto potrebbe dipendere dalle mosse di Trichet.
Se abbassasse nuovamente il TUR a 1.X%, questo potrebbe portare a un nuovo calo dell'euribor, dando ulteriore benzina al differenziale, con conseguente probabile cedolone almeno per le giugno.
Se dovesse mantenere il tasso fermo, credo che assisteremo a una progressiva riduzione del CMS10 a fronte di un CMS2 sostanzialmente invariato... con conseguenze che potete facilmente immaginare sulle vostre gallinelle, che spero non si mettano a fare uova di cioccolata
Chi fosse in forte gain su questi titoli potrebbe valutare un'uscita, per rientrare a quotazioni nuovamente calate... per poi approfittare di un nuovo impennarsi del differenziale quando la BEI ricomincerà a pensare di rialzare i tassi