Monte Paschi SI (BMPS) MORELLI Mps e massoneria

Sarebbe interessante approfondire. La trasmissione di sensazioni attraverso i colori, le news, i media in genere, la pubblicità. Capisci cosa mi affascina più che non il resto che è una conseguenza indotta da chi in qualche modo si coalizza-accorda, al vertice...


Meglio l'orto che le pippe. Bye bye
 
Infatti nn lo sono :
bisogna riprendere almeno i 18000 (!)


non ho peli sulla lingua, lo sai. Lo sai quando risaliranno davvero secondo me??? Quando avranno finito di far le porcate che devono fare. Solo allora gli farà comodo far salire l'insieme dei cessi che ora dipingono come merda e poi, diventeranno oro. Come sempre è stato.
 


Piccolo problema. Gli azzeramenti tramite ADC e le perdite di valore quasi totali che molti titoli non riassorbiranno mai più. Tu ti fermi sempre al 1° livello.


Ricorda che il 95% perde. E se fosse anche l'80%, si riferiscono all'anno. L'anno successivo, difficilmente saranno nuovamente gli stessi a guadagnare. Sul lungo la quasi totalità perde. Tra gli INVESTITORI sicuro. Perchè giocano sporco, in conflitto di interessi e vedendo quel che noi non possiamo vedere. Monitorando ogni istante. Prendendosi il tempo che serve. Dirigendo loro le danze e i ritmi che noi dovremmo danzare come orsi ammaestrati.


E con quello che hai già visto lo sai benissimo che ho ragione.


Solo che la verità non piace sentirsela dire.


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Piccolo problema. Gli azzeramenti tramite ADC e le perdite di valore quasi totali che molti titoli non riassorbiranno mai più. Tu ti fermi sempre al 1° livello.


Ricorda che il 95% perde. E se fosse anche l'80%, si riferiscono all'anno. L'anno successivo, difficilmente saranno nuovamente gli stessi a guadagnare. Sul lungo la quasi totalità perde. Tra gli INVESTITORI sicuro. Perchè giocano sporco, in conflitto di interessi e vedendo quel che noi non possiamo vedere. Monitorando ogni istante. Prendendosi il tempo che serve. Dirigendo loro le danze e i ritmi che noi dovremmo danzare come orsi ammaestrati.


E con quello che hai già visto lo sai benissimo che ho ragione.


Solo che la verità non piace sentirsela dire.


Vedi l'allegato 395588

certo che lo so , purtroppo x certi titoli certi prezzi rimarranno negli archivi , però credo che se Isp da 0,98 poi è andata a 3,6 pur in un paese con tanti problemi come il nostro e tra turbolenze finanziarie generalizzate , vuol dire che qualche speranza x chi è su buone società rimane sempre accesa , pur in un contesto di ladri di vario genere e speculatori incalliti .....cmq staremo a vedere ,tra 3 anni al massimo tirerò le somme ....
 
Dico sempre che hanno utilizzato la nostra borsa per far cassa.
Per smollare patate bollenti.
Per creare indotto in commissioni e tasse.
Per espropriare in sostanza.

Un Paese che permette che avvenga tutto quello che è successo in questi anni da noi, ai miei occhi è complice oltre che debole.

E fa pensare male.
Molto male.
 
Mps, a processo a Milano ex vertici Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gianluca Baldassarri

Giustizia & Impunità

Mps, a processo a Milano ex vertici Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gianluca Baldassarri - Il Fatto Quotidiano


Al centro delle indagini, trasmesse dalla Procura di Siena a Milano e affidate ai pm Stefano Civardi, Mauro Clerici e Giordano Baggio, ci sono le operazioni sui derivati Santorini e Alexandria, sul prestito ibrido Fresh e sulla cartolarizzazione Chianti Classico. Operazioni, attraverso le quali, secondo l’accusa, sarebbero servite a mascherare nei bilanci le perdite realizzate da Rocca Salimbeni dopo l’acquisto di Antonveneta

di F. Q. | 1 ottobre 2016
Commenti (29)

Più informazioni su: Monte dei Paschi di Siena
Centinaia di milioni di euro di utili mai prodotti effettivamente e perdite miliardarie nascoste con dati di bilancio truccati per oltre 2 miliardi di euro. Sarà questo il cuore del processo che dovranno affrontare gli ex vertici di Mp.

Il gup di Milano Livio Cristofano ha rinviato a giudizio tutto e 16 gli imputati – 13 persone fisiche e tre banche – per il caso Mps. Tra loro ci sono gli ex vertici e manager del Monte dei Paschi di Siena, Giuseppe Mussari (ex presidente), Antonio Vigni (ex dirigente generale) e Gian Luca Baldassarri (ex responsabile Area finanza), l’ex direttore finanziario di Rocca Salimbeni Daniele Pirondini e l’ex responsabile Alm Marco Di Santo. Sul banco degli imputati il 15 dicembre ci saranno anche sei ex dirigenti della filiale londinese di Deutsche Bank, Ivor Dunbar, Michele Faissola, Michele Foresti, Dario Schiraldi, Matteo Vaghi e Marco Veroni, e due ex manager di Nomura, l’ex ceo Sadeq Sayeed e l’ex responsabile vendite per l’Europa e il Medio Oriente Raffaele Ricci. Il giudice ha escluso invece l’aggravante della transnazionalità e si pronuncerà invece il 14 ottobre sulla richiesta di patteggiamento, che prevede 600mila euro di sanzione e una confisca di 10 milioni avanzata da Monte Paschi, indagata per aver violato la legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti.


Al centro delle indagini, trasmesse dalla Procura di Siena a Milano e affidate ai pm Stefano Civardi, Mauro Clerici e Giordano Baggio, ci sono le operazioni sui derivati Santorini e Alexandria, sul prestito ibrido Fresh e sulla cartolarizzazione Chianti Classico. Operazioni, attraverso le quali, secondo l’accusa, sarebbero servite a mascherare nei bilanci le perdite realizzate da Rocca Salimbeni dopo l’acquisto di Antonveneta costata circa 10 miliardi di euro.

Le ipotesi di reato vanno dalle false comunicazioni sociali all’aggiotaggio, dal falso in prospetto all’ostacolo alle funzioni di vigilanza di Banca d’Italia e Consob. Imputati anche i dipendenti ed ex della filiale londinese di Deutsche Bank, che aveva strutturato il derivato Santorini poi venduto all’istituto e che sarebbe servito ad occultare le perdite. A giudizio anche i manager della banca d’affari Nomura, che aveva strutturato il derivato Alexandria.

Secondo l’accusa in relazione al derivato Santorini, solo per fare un esempio, ritengono gli inquirenti, gli ex vertici “ideavano, organizzavano, concludevano ed eseguivano un’operazione di finanza strutturata fatta su misura, anomala e fuori mercato”. Solo nel 2011, il peggiore bilancio tra quelli analizzati dalla Procura, l’istituto avrebbe accumulato un miliardo di perdite nette (1,5 miliardi circa di perdite lorde) in più rispetto a quelle dichiarate in bilancio. In totale, poi, le sopravvalutazioni del risultato netto, per l’accusa, hanno superato i 2,2 miliardi di euro nei quattro anni considerati, con una rappresentazione decisamente più rosea di quella che era in realtà. Stessa metodo per ciò che riguarda il patrimonio netto del gruppo senese, che sarebbe stato sopravvalutato per centinaia di milioni di euro in ogni esercizio, dando così un’informazione distorta sulla solidità del gruppo.

Gli ex vertici toscana, sono stati tutti già condannati in primo grado nel processo Alexandria a Siena, dove scoppiò lo scandalo e da dove sono stati trasmessi gli atti che poi hanno dato vita ai filoni di indagine milanesi.
 

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