celeron
Main Trend Analysis
Re: NASDAQ COMPOSITE 20-21 GIUGNO 2005
Innanzi tutto occorre fare una premessa.
Come diceva Gurdjieff, "Per uno studio esatto è necessario un linguaggio esatto. Ma il nostro linguaggio abituale, quello che usiamo per esprimere ciò che sappiamo e comprendiamo, o per scrivere libri, è inutilizzabile per indicare una cosa qualsiasi in modo esatto. Parole inesatte non possono consentire una conoscenza esatta. Le parole che compongono il nostro linguaggio sono troppo vaghe e imprecise, e il significato che vi si attribuisce è eccessivamente arbitrario e variabile.
[...]
Solo il linguaggio dei numeri è adatto ad esprimere con esattezza il pensiero e la conoscenza; però, in apparenza, il linguaggio dei numeri può essere usato soltanto per indicare e comparare delle quantità. Ma le cose non si differenziano solo per la dimensione, e definirle da un punto di vista quantitativo non è sufficiente per una conoscenza e un'analisi esatte. Noi ignoriamo come applicare il linguaggio dei numeri alla qualità delle cose. Se sapessimo farlo, e se potessimo designare tutte le qualità delle cose con numeri che siano funzioni di un numero immutabile, avremmo un linguaggio esatto."
Questa difficoltà vale in generale per tutte le parole, ma si accentua in maniera significativa quando prendiamo in considerazione parole con molteplici significati, parole polisemiche come la parola tempo.
A dire il vero la polisemia della parola tempo è una caratteristica peculiare "dell'avanzata civiltà occidentale moderna". Civiltà precedenti, alcune considerate "primitive" dagli studiosi moderni, avevano l'abitudine di distinguere con parole diverse i vari concetti che noi designamo con il generico termine tempo. Per dirla in breve, avevano un'altra considerazione ed un altro rispetto per il Tempo. Il discorso sarebbe lungo, magari lo riprenderemo in un'altra occasione, con la dovuta calma e il dovuto approfondimento.
Quello che io ho indicato come fattore TEMPO non è il tempo ordinario, quello del senso comune.
Chiunque abbia letto qualche libro di Gann si è reso conto che Gann scriveva la parola TIME in maiuscolo. Per chiarire meglio allego un brano tratto da uno dei suoi libri più famosi (e più utili), 45 years in Wall Street:
Gann era nato nel 1878. Quando scrisse questo libro aveva appena compiuto 71 anni (morì 5 anni dopo). Era ricchissimo e a Wall Street era venerato come un oracolo. Cosa spingeva un uomo del genere ad affermare che il bene più prezioso che l'uomo ha a disposizione è il TEMPO, e che il miglior modo per "impiegarlo" è la ricerca della CONOSCENZA, che è più preziosa del denaro? Tutto era studiato, fin nei minimi dettagli. Gann non lasciava nulla al caso, sia nel linguaggio che nella forma. Il TIME di Gann non era il tempo che l'uomo moderno tenta di cogliere guardando frettolosamente l'aggeggio che ha sul polso. Il TEMPO è un'altra cosa. E' quello che si osserva alzando lo sguardo e sintonizzandosi con l'universo. E la KNOWLEDGE non è conoscenza che si ottiene cliccando affannosamente sui motori di ricerca o sfogliando velocemente i libri in biblioteca. Ma è la CONOSCENZA alla quale l'uomo che ricerca deve consacrare interamente la sua vita. Solo capendo che il TEMPO è il grande tempo e che la CONOSCENZA è la grande conoscenza si può capire Gann.
In questo breve brano conclusivo del suo libro più famoso c'è una delle chiavi di tutto il suo pensiero.
P.S. : Intanto il Nasdaq Composite ha fatto registrare un altro massimo di periodo in zona 2103.
Paperino ha scritto:Sono d'accordo con te. Annotazioni sul fattore TEMPO da parte tua nel corso della tua rubrica le gradirò enormemente.
....
Grazie e ciao.
Innanzi tutto occorre fare una premessa.
Come diceva Gurdjieff, "Per uno studio esatto è necessario un linguaggio esatto. Ma il nostro linguaggio abituale, quello che usiamo per esprimere ciò che sappiamo e comprendiamo, o per scrivere libri, è inutilizzabile per indicare una cosa qualsiasi in modo esatto. Parole inesatte non possono consentire una conoscenza esatta. Le parole che compongono il nostro linguaggio sono troppo vaghe e imprecise, e il significato che vi si attribuisce è eccessivamente arbitrario e variabile.
[...]
Solo il linguaggio dei numeri è adatto ad esprimere con esattezza il pensiero e la conoscenza; però, in apparenza, il linguaggio dei numeri può essere usato soltanto per indicare e comparare delle quantità. Ma le cose non si differenziano solo per la dimensione, e definirle da un punto di vista quantitativo non è sufficiente per una conoscenza e un'analisi esatte. Noi ignoriamo come applicare il linguaggio dei numeri alla qualità delle cose. Se sapessimo farlo, e se potessimo designare tutte le qualità delle cose con numeri che siano funzioni di un numero immutabile, avremmo un linguaggio esatto."
Questa difficoltà vale in generale per tutte le parole, ma si accentua in maniera significativa quando prendiamo in considerazione parole con molteplici significati, parole polisemiche come la parola tempo.
A dire il vero la polisemia della parola tempo è una caratteristica peculiare "dell'avanzata civiltà occidentale moderna". Civiltà precedenti, alcune considerate "primitive" dagli studiosi moderni, avevano l'abitudine di distinguere con parole diverse i vari concetti che noi designamo con il generico termine tempo. Per dirla in breve, avevano un'altra considerazione ed un altro rispetto per il Tempo. Il discorso sarebbe lungo, magari lo riprenderemo in un'altra occasione, con la dovuta calma e il dovuto approfondimento.
Quello che io ho indicato come fattore TEMPO non è il tempo ordinario, quello del senso comune.
Chiunque abbia letto qualche libro di Gann si è reso conto che Gann scriveva la parola TIME in maiuscolo. Per chiarire meglio allego un brano tratto da uno dei suoi libri più famosi (e più utili), 45 years in Wall Street:
Gann era nato nel 1878. Quando scrisse questo libro aveva appena compiuto 71 anni (morì 5 anni dopo). Era ricchissimo e a Wall Street era venerato come un oracolo. Cosa spingeva un uomo del genere ad affermare che il bene più prezioso che l'uomo ha a disposizione è il TEMPO, e che il miglior modo per "impiegarlo" è la ricerca della CONOSCENZA, che è più preziosa del denaro? Tutto era studiato, fin nei minimi dettagli. Gann non lasciava nulla al caso, sia nel linguaggio che nella forma. Il TIME di Gann non era il tempo che l'uomo moderno tenta di cogliere guardando frettolosamente l'aggeggio che ha sul polso. Il TEMPO è un'altra cosa. E' quello che si osserva alzando lo sguardo e sintonizzandosi con l'universo. E la KNOWLEDGE non è conoscenza che si ottiene cliccando affannosamente sui motori di ricerca o sfogliando velocemente i libri in biblioteca. Ma è la CONOSCENZA alla quale l'uomo che ricerca deve consacrare interamente la sua vita. Solo capendo che il TEMPO è il grande tempo e che la CONOSCENZA è la grande conoscenza si può capire Gann.
In questo breve brano conclusivo del suo libro più famoso c'è una delle chiavi di tutto il suo pensiero.
P.S. : Intanto il Nasdaq Composite ha fatto registrare un altro massimo di periodo in zona 2103.