OKKIO CHE SI VA A FONDO
Lo "squalo" punta 100 mld
I mercati dei credit default swap sono in fibrillazione per le scommesse di Bruno Iksil, lo squalo di Londra. Il top banker di Jp Morgan avrebbe perso posizioni per 100 miliardi e gli hedge temono un corto circuito
di ETTORE LIVINI
Lo leggo dopo
NEW YORK - Il mercato dei derivati Usa è in fibrillazione da un paio di giorni. Colpa delle inspiegabili mosse di Bruno Iksil, "lo squalo di Londra" come è soprannominato a Wall Street. Il top banker della Jp Morgan, secondo indiscrezioni raccolte dal Wall Street Journal, avrebbe puntato 100 miliardi di dollari sul mercato dei credit default swap, in particolare su un indice che scommette sul rischio di fallimento di ben 100 società. I primi segnali di nervosismo sono iniziati mercoledì, con oscillazioni anomale dei titoli interessati. Una tendenza accentuata giovedì scorso quando molti hedge fund, in vista di una possibile implosione delle grandi posizioni prese dallo Squalo si sono mossi in direzione opposta, creando i presupposti per un pericolosissimo corto circuito sui mercati.
Jp Morgan - interpellata dalla Bloomberg - non ha voluto confermare le indiscrezioni. Iksil, secondo il Wall Street Journal lavorerebbe in uno dei sancta santorum della banca americana: quella divisione degli investimenti interni che non muove i soldi dei clienti ma quelli dello stesso istituto per proteggere il business sui cambi e i tassi di interesse. Una cassaforte in cui, secondo gli ultimi dati, sarebbero cistoditi e movimentati qualcosa come 355 miliardi di dollari, più del Pil della Grecia. Il rischio è che le posizione lunghe dello Squalo nei delicatissimi equilibri dei mercati dove i pescecani, in effetti, sono molti, possano alla fine ritorcersi contro la stessa Jp Morgan, magari mandando in tilt questo mercato. Le autorità Usa stanno seguendo da vicino la situazione in vista della riapertura dei listini dopo Pasqua