NON E' COLPA MIA SE IL TORTO CE L'HANNO SEMPRE GLI ALTRI.

:d:
Buona settimana a tutti :)
Finalmente giovedì scorso siamo riusciti ad andare a fare un giretto in Liguria a Finale Ligure... paradiso dei biker :lovin:.... dai monti al mare e ritorno... senza batterie :d:
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brava sei sempre in allenamento
domenica su a Savigno-Zocca c'era la gara delle mountain bike
io avevo da fare altro
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Fabrizio Pregliasco abbatte l'idea di vaccini in vacanza.



"La mancanza di un'anagrafe sanitaria nazionale non aiuta con i vaccini in vacanza; l'idea è buona ma non bisogna perdere di vista la campagna vaccinale generale. Chi ha dei dubbi sulle vaccinazioni dev'essere accompagnato nel modo giusto." @preglias #agorarai pic.twitter.com/824vQmKXV8
— Agorà (@agorarai) May 26, 2021




"Nei non vaccinati ci sono quelli che non siamo riusciti a contattare.
Bisogna trovare modalità di prossimità con i medici di famiglia per censire i dubbiosi.
C'è un 15% di popolazione che ha dei dubbi sui vaccini e deve essere accompagnata.
La vaccinazione evita le forme più gravi.
Con le aperture, più contatti ci aspettimao un po' di rialzo dei casi.
Ma se saranno soggetti giovani non ci dovrebbero essere conseguenze sul sistema sanitario".


Poi si è parlato di Italia in zona bianca entro fine giugno?

«Non mi dispiace l’idea di un "bianco rafforzato"», perché grazie all’impatto «macroscopico e concreto»
delle vaccinazioni sul carico di Covid-19 per il Servizio sanitario nazionale, i ricoveri e le terapie intensive,
«possiamo aprirci, ma facciamolo con il massimo buon senso e la massima progressione possibile».

Rilancia la necessità di «attenzione e gradualità» nell’allentamento delle restrizioni anti-contagio.

« Non un’ondata, spero, ma un’onda di risalita. Però se si tratta di casi banali, in soggetti più giovani,
non ci sarà quella paura che ci ha preso nel momento in cui Ssn ha avuto difficoltà oggettive»
anche durante l’ultima ondata pandemica.
 
SE devo scegliere a chi credere, non ho dubbi.
Sono per denunciare chi cerca pubblicità a uffa ed accattona soggiorni gratis.
Ma anche per dare un kalcio in kulo a certi cantanti.




Il clamore sul caso Aurora Leone non si è ancora spento.

Mentre c’è chi continua a prendere posizione per sostenere "l’artista" dei The Jackal,
a intervenire per dire la sua è proprio Gianluca Pecchini, direttore generale dimissionario della Nazionale Cantanti.

Il dirigente, che ha deciso di lasciare il suo posto, è tornato a parlare ai microfoni di Adnkronos
per raccontare la sua verità e fare un appello ai diretti interessati, chiedendo loro di dire la verità sull’accaduto.

Aurora Leone ha raccontato di essere stata invitata a lasciare il tavolo in cui cenavano gli artisti della Nazionale Cantanti,
poiché donna e non degna di sedere con loro.

Successivamente, sarebbe anche stata allontanata dall’hotel dove alloggiava con il collega Ciro Priello.

Le sue parole hanno suscitato una profonda indignazione tra i cantanti convocati,
tanto che in molti si sono rifiutati di scendere in campo per disputare la partita di beneficenza.

La decisione di Gianluca Pecchini è arrivata subito dopo le dure polemiche che si sono scatenate contro l’organizzazione.


L’ex dirigente non rinnega la sua scelta ma torna sull’argomento per spiegare le ragioni di questo suo gesto:

“Mi sono dimesso per il bene della rete e della raccolta fondi,
quello che chiedo ai The Jackal è di essere sinceri e di dire la verità su quanto è accaduto.
Se non dovessero farlo dovrò tutelare la mia immagine da questa macchina mediatica del fango
che mi hanno scatenato contro, sia a titolo personale che dell’Associazione
a cui ho dedicato 40 anni di vita e che ha raccolto 100 milioni di euro compresi i 300mila euro di ieri sera”.



Nel suo sfogo, Pecchini parla anche di danno d’immagine, aggiungendo anche come sia stata minata la sua reputazione di genitore:

“Visto che ho anche tre figlie. Ieri mattina per senso di responsabilità mi sono beccato tutti gli insulti
e ho dato le dimissioni perché sennò rischiava di saltare la manifestazione. Ma ora è il momento di fare chiarezza”.


Infine, Pecchini ha raccontato come sarebbero andate le cose e sottolineando come non ci siano stati degli insulti sessisti.


I The Jackal sarebbero stati i primi ad arrivare, addirittura il giorno prima per riposarsi dopo il lungo viaggio compiuto da Napoli.
( 6 ore e 7 minuti )



Eravamo tutti nella sala del ristorante del J Hotel e io stavo andando a controllare
dove si sarebbero seduti Mogol, che è il nostro fondatore, Donna Allegra Agnelli e tutti gli altri ospiti.
Tradizionalmente al tavolo della Nazionale Cantanti ci si siedono solo i calciatori e i cantanti.
In quel momento i cantanti smettono di essere artisti e diventano una squadra di calcio
che il giorno dopo deve scendere in campo per raccogliere fondi”.


Si giunge all’arrivo dei The Jackal che hanno raggiunto Torino da Napoli.

Aurora e Ciro, racconta sempre Pecchini, avevano domandato, vista la distanza che dovevano percorrere in treno,
di poter anticipare la loro presenza che era prevista per il giorno dell’evento.

“Quindi verso di loro era stata fatta una agevolazione. Io sono andato lì e ho semplicemente detto loro:

‘Ragazzi questo è il tavolo della Nazionale Cantanti’ e gli ho chiesto se gentilmente si potevano sedere in altri tavoli.
E così hanno fatto visto che hanno mangiato nel tavolo a fianco”.



E la Leone?
Perché avrebbe rilasciato simili esternazioni se davvero la situazione è andata in questo modo?

”Non so perché Aurora abbia raccontato questa storia. L’ho vista un po’ stizzita quando le ho detto
che quello era il tavolo della Nazionale Cantanti. Ma non mi sarei mai immaginato un caos del genere.
Loro (i The Jackal) continuano a dire che io ho detto frasi sessiste
e a infangare il mio nome nonostante io li abbia visti forse per 46 secondi”.



Pecchini sottolinea quindi che lavora nel settore da 40 anni
e che da quando ricopre incarichi per la Nazionale Cantanti non ha mai fatto discriminazioni verso nessuno.


Quindi la chiosa finale, dal sapore ironico:

“Se per Aurora la discriminazione è che la nostra squadra deve poter stare seduta al tavolo
insieme per poter parlare delle proprie cose allora sì, sono sessista”.
 
Ultima modifica:
A tutti quelli che hanno fatto dichiarazioni del .azzo e sparso liquame ad iosa,
consiglierei un bagno al polo, per rinfrescarsi la mente. Il cervello ormai....è perso.


C’è da dire che queste dimissioni arrivano dopo una serie di passi falsi e di stranezze.

Dopo il video di denuncia di Aurora e Ciro la prima reazione della Nazionale Cantanti è stata una nota
(poi cancellata da tutti i social)
in cui si respingeva con forza l’accusa di sessismo:

«La Nazionale Italiana Cantanti non ha mai fatto discriminazioni, di sesso, fama, genere musicale, colore della pelle, tipo di successo, e followers»

Seguiva poi un lungo elenco di donne celebri protagoniste degli eventi passati e un (inspiegabile) attacco finale:

«Noi non possiamo accettare arroganza, minacce, maleducazione, e violenza verbale dai nostri ospiti»
riferendosi forse alla reazione indignata dei due attori cacciati.


Seconda stranezza: stamattina Enrico Ruggeri, come presidente e Capitano della Nazionale Cantanti,
in una diretta Instagram ha invitato l’attrice a scendere in campo sventolando la sua maglia
(quella che, ieri, secondo Pecchini, lei avrebbe dovuto indossare solo stando in tribuna):

«Ti aspettiamo per giocare insieme».

Ha ribadito il valore «nobile» della Partita del Cuore che raccoglie fondi per la ricerca
e ha precisato che i responsabili della cacciata dei due comici (non delle frasi sessiste), erano «due volontari»,
non due membri dello staff, quindi, e che contro di loro erano già stati presi provvedimenti a seguito di un’inchiesta interna.

Nessun riferimento alle parole pronunciate dal direttore generale.



Il fiume in piena di reazioni anche da parte del mondo istituzionale e politico non si arresta:
la sindaca di Torino Chiara Appendino ha parlato di «episodio fuori dalla storia»:

«Stavolta speravo di aver sentito male. Poi speravo di aver capito male.
Poi speravo fino all’ultimo in una netta smentita, che non è arrivata e che non arriverà.
Anzi, è arrivata la conferma di un episodio fuori dal tempo, dalla storia e dalla ragione.
Fatti simili non possono passare sotto silenzio. E non possono essere liquidati con frasi di circostanza.
La stoffa per fare pezze nel tentativo di coprire voragini è ampiamente finita».


L’ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha postato una sua foto con la tenuta della nazionale di calcio e questo commento:
«Non ci volevo credere, ho pensato ad uno scherzo. Allontanata perché donna??
Rivelo un segreto: le donne sanno usare i piedi ma anche la testa. A differenza di qualcun altro».


Ma dentro la squadra chi ha parlato?

Per primo Eros Ramazzotti che nomina nella sua dichiarazione «alcuni dirigenti della Nazionale Cantanti»:
«Sono venuto a Torino per sostenere la Ricerca e supportare le persone fragili
e mi trovo coinvolto in una situazione estremamente sgradevole.
Sono da sempre contro ad ogni forma di violenza e mi dissocio completamente da ogni atteggiamento discriminatorio».
E poi l’affondo e la scelta di non giocare:
«La nazionale cantanti nasce su altri presupposti e con l’ambizione di essere un modello positivo
ma a queste condizioni, con questa dirigenza, non me la sento di scendere in campo».
E così è stato: né lui né Ermal Meta insieme ad altri componenti della Nazionale non sono scesi in campo



The Jackal, intanto, su facebook prendono atto delle dimissioni del direttore generale della Nazionale Cantanti,
ma rigettano la definizione di «grande equivoco»:
«Noi speriamo che quanto successo non venga ridotto a questo: un malinteso.
C’è un discorso più ampio che va oltre la vicenda personale, il sessis
mo e il maschilismo
come problemi reali che riguardano ogni giorno milioni di donne».
 
Ma poi questa perché è stata "convocata" ?
Convocata da chi?
E' evidente che è stato uno sbaglio.
Bastava riconoscere l'errore e mandarla a casa con una medaglietta.
Tutti contenti e felici.

Ormai basta dire che una ragazza é brutta che si é bollati come sessisti.

Ma c'é un limite a questa follia del politicamente corretto?

Dal catechismo politicalcorrettista :

un complimento ? Molestia !

una critica ? sessismo !

Invito ad essere madre ? Prevaricazione !


Nel caso concreto, chi sono questi due ?

Sono tra i miti dei giovani d'oggi.

Youtuber (qualunque cosa voglia dire) che fanno soldi parlando di cret...ate

mentre chi li ascolta è seduto sul divano, disoccupato e con reddito di cittadinanza.
 
Il pensiero corre al Carneade di manzoniana memoria quando si chiede; chi era costui?

E Alfonso Bonafede?

Chi era?

Che faceva?

Da signor ministro di Grazia e Giustizia a signor (quasi) nessuno
il suo cammino alla rovescia resta uno dei pochi meriti di una maggioranza
(Mario Draghi? Marta Cartabia?) nella quale va pur rinfacciato ai dem di allora di dormire o di farne finta,
quando il loro collega populista proponeva la controriforma della giustizia nota per aver cancellato la prescrizione,e non solo.

Infatti, il documento interviene puntualmente, dando cioè scadenza temporali sulla durata dei processi,
introduce il concetto di inappellabilità delle sentenze di primo grado da parte del pm,
amplia anche nell’appello per l’imputato le misure riparatorie e delle sanzioni in sostituzione delle pene detentive.


L’attuale ministra Cartabia, non a caso proveniente dagli ambiti della Corte costituzionale,
sta dunque mettendo le cose a posto con il ribaltamento della prioritaria visione giustizialista e punitiva,
un rovesciamento che, come s’è visto, è evidente dal contenuto della relazione finale della Commissione per la riforma del processo penale
presieduta all’ex presidente della Corte costituzionale, Giorgio Lattanzi.

Una riforma che dovrà comunque procedere a piccoli passi ma, come si dice, meglio così che rimanere fermi a Bonafede.


Il contenuto della relazione, al di là del linguaggio che vi risparmio perché spesso e volentieri necessita di vocabolari speciali,
anzi specializzati nel frasario leguleio, è tanto più interessante quanto più si applica con determinazione nello smontaggio vero e proprio
dell’autentico attentato compiuto contro quel sistema di garanzie che rimane una delle conquiste migliori delle Costituzioni demo-liberali.

E non v’è da stupirsi che l’autore della controriforma ora in smontaggio sia l’esponente di un M5S
che ha fatto del populismo il propulsore di una ideologia giustizialista che,
reduce dalla sonora sconfitta contro la politica e contro i partiti, tutti da cancellare, riesce nel Governo e nel Parlamento
a far rivivere analoghi fantasmi punitivi, riprendendo motivi già liquidati e ora riesumati, come è il caso dell’inutile taglio dei parlamentari,
abbinando alla voglia matta di punizione l’indubbio vantaggio mediatico che una simile battaglia qualunquista comporta, agevolandolo.


In un simile contesto nel quale l’alto silenzio del Pd si conferma come accompagnatore “senza capo né coda”
delle estemporanee punizioni pentastellate, escogitate per rallentare un declino inevitabile
(reso tale anche dai nonsense antistorici e anti-buonsenso di cui sono piene le fosse).


Il lavoro svolto dalla Commissione voluta dalla Cartabia per il Governo e il Parlamento
rappresenta una svolta di non poca importanza politica, su un cammino che ben difficilmente il M5S potrà invertire
senza correre il rischio di quelle elezioni anticipate che ne sancirebbero un ulteriore, drastico ridimensionamento.


Come dire: il sole è al tramonto.
 

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