NON HO TEMPO DI ODIARE CHI MI ODIA...

Un motivo in più per tenere in funzione l'Alfetta ......


A partire da quest’estate, tutte le nuove auto vendute nell’UE
monteranno per legge una “scatola nera” accessibile da parte delle autorità e che registrerà i dati di guida.

Dal 6 luglio 2022 tutte le case automobilistiche saranno costrette a dotare i nuovi modelli di un sistema che tiene traccia dei dati tecnici.



I dati registrati includeranno

“la velocità del veicolo,

la frenata,

l’angolo del volante,

la sua inclinazione sulla strada

e se i vari sistemi di sicurezza del veicolo erano in funzione, a partire dalle cinture di sicurezza”.


Il nuovo sistema coinciderà con l’introduzione dei sistemi Intelligent Speed Assistance (ISA),
che avviseranno i conducenti in caso di violazione del limite di velocità.

Si tratta però di un “Avviso” che non impedirà ai conducenti d’infrangere i limiti:
altrimenti come farebbero i comuni italiani a mettere in sesto i propri bilanci con l’autovelox selvaggio?


Il sistema, che sarà accessibile alle forze dell’ordine ma non alle compagnie assicurative,
sarà anche in grado di catalogare il tipo esatto di veicolo e inviare le informazioni ai produttori dopo un incidente.

La finalità sarebbe quella di rilevare meglio le cause e le responsabilità degli incidenti.

Poi i dati raccolti, al di là della singola situazione, potranno essere inviati e gestiti,
teoricamente in forma anonima, anche dalle case automobilistiche.


Ovviamente sappiamo che qualsiasi forma anonima, con una AI sufficientemente forte e dati sufficienti, può essere “De Anonimizzata”


Per decenni, i governi hanno spinto affinché tutte le auto fossero dotate di scatole nere che tracciassero i dati sulla posizione.

Ora il sogno di controllo generale è stato realizzato.


Il prossimo passo?

Permettere, tramite queste nuove applicazioni, di disabilitare un’auto a distanza, come avveniva in “Minority report”.


Il sogno del controllo totale di polizia.


L’incubo, ovviamente, per la libertà personale
 
Gli scienziati di un comitato inglese,

che ha consigliato l’uso della paura nel controllo delle masse con il covid,

si pente e afferma che il proprio lavoro è stato “Non etico” e “Totalitario”.


Purtroppo non parliamo dell’italia del CTS, ma del Regno Unito.


I membri dello Scientific Pandemic Influenza Group on Behavior (SPI-B)
hanno espresso il proprio rammarico per le tattiche da loro stessi consigliate,
in un nuovo libro sul ruolo della psicologia nella risposta del governo al Covid-19.

SPI-B, nel marzo dello scorso anno, aveva consigliato ai ministri di aumentare
il livello percepito di minaccia personale” da Covid-19 perché

un numero sostanziale di persone non si sente ancora sufficientemente minacciato personalmente“.


Gavin Morgan, uno psicologo del team, ha dichiarato:


Chiaramente, usare la paura come mezzo di controllo non è etico.

Usare la paura sa di totalitarismo.

Non è una posizione etica per nessun governo moderno.

Per natura sono una persona ottimista, ma tutto questo mi ha dato una visione più pessimistica delle persone
”.


Tutte cose che però vengono detto solo un anno dopo che si consigliato ufficialmente l’esatto opposto.

Morgan ha parlato con l’autrice Laura Dodsworth,
che ha trascorso un anno a indagare sulle tattiche del governo per il suo libro A State of Fear, pubblicato lunedì tre gennaio.


I ministri hanno affrontato ripetute accuse di aver aumentato la minaccia della pandemia per giustificare i lockdown
e costringere il pubblico a rispettarli, un comportamento che sarà presto soggetto a una pubblica inchiesta.


SPI-B è uno dei sottocomitati che fornisce consulenza al gruppo consultivo scientifico per le emergenze (Sage),
guidato da Sir Patrick Vallance, il capo consulente scientifico del governo di Sua Maestà Britannica.


Uno scienziato di SPI-B ha detto alla signora Dodsworth:


Nel marzo [2020] il governo era molto preoccupato per la conformità

e pensavano che le persone non avrebbero voluto essere rinchiuse.

Ci sono state discussioni sulla necessità della paura per incoraggiare la conformità

e sono state prese decisioni su come aumentare la paura.


Il modo in cui abbiamo usato la paura è distopico. “



L’uso della paura è stato sicuramente eticamente discutibile.

È stato come uno strano esperimento.

Alla fine, si è ritorto contro perché la gente si è spaventata troppo
“.



Un altro membro di SPI-B ha detto:

Si potrebbe chiamare la psicologia “controllo mentale”.

Questo è quello che facciamo… chiaramente cerchiamo di farlo in modo positivo,

ma è stato usato in modo nefasto in passato
“.



Uno ha avvertito che

la pandemia è stata usata per prendere il potere

e guidare verso comportamenti che altrimenti non avrebbero luogo…

Dobbiamo stare molto attenti all’autoritarismo che si sta insinuando
“.



Certo che è piuttosto inquietante leggere gli stessi consulenti
che hanno aiutato a costruire una politica di paura pentirsi, parzialmente,
per quello che hanno fatto e fare un mea culpa.

Se non altro sono ammirevoli per l’onesta intellettuale mostrata,
ma i danni alla socialità, alla psiche collettiva e dei singoli,
alla fiducia nel potere e alla struttura sociale, è ormai stata compiuta.


Certo sarebbe bello vedere anche un po’ di ministri e di membri del CTS fare una mossa del genere.


Non sappiamo che mai lo faranno.
 
Qualcuno forse si era perso il discorso sui "tricicli" di Carnot
(https://www.facebook.com/chimicoscettico.blogspot/posts/3055393858012814),
ed altri si erano chiesti che senso avesse integrare una funzione in un intervallo uguale a zero...

Eh beh, il fatto è che funzioni di stato e percorsi chiusi (cioè che ritornano nel punto da cui si è partiti) hanno una lunga storia.

U (energia interna), H (entalpia), S (entropia) sono funzioni di stato, cioè dipendono solo dal punto in cui il sistema si trova.

Quindi se facciamo fare al sistema un lungo giro per riportarlo alla fine al suo punto di partenza
la variazione di una sua qualsiasi funzione di stato è 0.

Ma perché?

Un modo per metter giù la questione è questo:
le funzioni proprie di un sistema sono appunto funzioni, e se una funzione f è differenziabile
il suo differenziale si scriverà df
(per un tentativo di spiegazione delle basi e del significato di questi temi https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../dinamiche...).


Per cui per esempio per G (energia libera di Gibbs)

dG=dH-TdS

e questa, anche se i più non ci pensano, è una forma differenziale.

E si dà il caso che sia una forma differenziale esatta,
cioè il suo integrale lungo un percorso chiuso è uguale a 0
(la cosa lunga la trovate qua https://www.youmath.it/.../672-forme-differenziali-chiuse...).
 
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Viste da lontano
le nuove disposizioni italiane che entrano in vigore il 10 gennaio sono roba da matti.

Avevo ipotizzato che "Green Pass e niente lockdown" sarebbe stato un assioma politico
sostenuto al di là di qualsiasi evidenza (evidenza a sfavore del green pass), e così è stato.

Eppure il Natale italiano avrebbe dovuto mettere una pietra tombale sulla tesi surrettizia "la pandemia dei non vaccinati"...

Chi lamenta che il governo guardi solo a ospedalizzazioni e decessi e non ai contagi mi lascia estremamente freddo.

E' quello che sostanzialmente si fa in parte del nord Europa, isole comprese,
senza troppe tragedie,
senza provocare nessuna apocalisse di nessun tipo
(al di là di certe sparate televisive secondo cui "in inghilterra muoiono come mosche").


Eppure in Italia la minoranza dei non vaccinati viene usata come capro espiatorio,
mentre l'ondata di omicron ha fatto saltare le capacità di test e non solo.

Già, l'irrisolto problema dell'assistenza medica di base, l'elefante nella stanza,
si è manifestato di nuovo al suo meglio, con la generalizzata assenza di medici curanti e USCA.

Questo grave tema è stato da tempo seppellito dalla polemica "terapie domiciliari",
che l'inasprimento delle misure inerenti il green pass italiano non fa che rafforzare.

E i fan dell'idrossiclorochina e soprattutto dell'ivermectina riprendono voce e forza.


E in un momento in cui l'introduzione di paxlovid dovrebbe spingere ai margini della scena remdesivir,
si torna a parlare dell'antivirale Gilead, forse perché Topol si ricrede dopo l'ultimo studio pubblicato
(https://twitter.com/EricTopol/status/14737792076667453460).

Chiaro che il risultato clinico dello studio in questione,
87% di riduzione nell'ospedalizzazione,
ora che paxlovid è stato autorizzato è di fatto irrilevante,
rimanendo remdesivir farmaco da somministrarsi endovena,
mentre l'antivirale Pfizer è in compresse.


Comunque il risultato:

a un convegno di ivermectinologi in Iowa, con Robert Malone ospite di onore
, il Dr. Paul Marik, pneumologo, padre di uno screditato protocollo per la prevenzione della sepsi,
al momento ivermectinologist in chief, dichiara che gli ospedali vengono pagati da Gilead per sommistrare remdesivir.

Notevole, visto che il farmaco viene acquistato dall'amministrazione federale e poi distribuito agli ospedali.

E' mancato solo il retweet di qualche accademico italiano.


Ovviamente questa faccenda è rimbalzata nell'area "anti" italiana,
ed è stato tirato in mezzo Bassetti ("Ha preso i soldi anche lui!").

Come se il genovese non facesse già tutto da solo, per guadagnare in credibilità...
in breve se non arrivano ad ammazzarli intubandoli,
lo fanno con il farmaco maledetto quando avrebbero potuto salvarli con lo sverminatore.

Wow.


Dopo due anni siamo ancora lì, e non c'è verso di uscirne.

Mi auguro che in Italia a nessun genio venga in mente di capitalizzare questa area (marginale) di opinione,
ma vedo che qualche strizzatina d'occhio ci è già scappata...
 
Il Decreto Legge 14 agosto 2020 numero 104,
il cosiddetto Decreto Agosto, convertito con modificazioni dalla Legge 13 ottobre 2020 numero 126,
al comma 7-bis dell’articolo 60, nel contesto dell’emergenza sanitaria da coronavirus Covid-19,
disponeva la possibilità,
per i soggetti che non redigono il bilancio secondo i principi contabili internazionali,
di sospendere gli ammortamenti dell’esercizio 2020.



La Legge 30 dicembre 2021 numero 234, la Legge di Bilancio 2022, al comma 711 dell’articolo 1,
interviene sull’ultimo periodo del comma 7-bis dell’articolo 60 del DL 104/2020
(come convertito dalla Legge 126/2020),
il quale, prima della modifica normativa, prescriveva:

tale misura, in relazione all'evoluzione della situazione economica conseguente alla pandemia da SARS-CoV-2,
può essere estesa agli esercizi successivi con decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze
”.

La Legge di Bilancio 2022 sostituisce per intero il periodo in questione, disponendo che

in relazione all’evoluzione della situazione economica conseguente alla pandemia da SARS-CoV-2,
tale misura è estesa all’esercizio successivo per i soli soggetti che nell’esercizio di cui al primo periodo
non hanno effettuato il 100 per cento dell’ammortamento annuo del costo delle immobilizzazioni materiali e immateriali
”.



Quindi il Legislatore interviene direttamente con una norma
per prorogare di un anno l’originaria misura in deroga, ma stabilendo nuovi limiti di accesso
.


Il funzionamento del meccanismo di sospensione rimane invariato:
con la deroga sarà possibile sospendere, anche sui bilanci dell’esercizio 2021,
gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali;
la norma non si occupa di definire le modalità di recupero che, di conseguenza si possono solo presumere:

dato che gli ammortamenti non dedotti nel 2020 dovevano slittare al 2021,
è presumibile ritenere che, mantenendosi inalterato il meccanismo di slittamento,
questi slitteranno al 2022 e quelli del 2021 al 2023,
con un allungamento di due anni del piano di ammortamento originario.


Per il resto, le sensibilità interpretative e tecniche della normativa originale escono inalterate dalla proroga.


Ciò che cambia è il perimetro dei beneficiari:

nella precedente versione della norma, il MEF, con decreto ministeriale,
poteva estendere la misura emergenziale, universalmente accordata ai contribuenti, anche ai successi esercizi.

Con la modifica normativa il perimetro temporale della proroga è limitato all’esercizio 2021,
e i soggetti che potranno beneficiarne saranno soltanto coloro che, sul bilancio 2020,
hanno già usufruito della sospensione per il 100% degli ammortamenti
.
 
Tragico epilogo per le operazioni di ricerca scattate nel pomeriggio di ieri,
dopo la segnalazione del mancato rientro di un escursionista 21enne:
il giovane, residente a Saronno, è stato individuato privo di vita dalle squadre
che, con pazienza, sfidando il maltempo, hanno scandagliato meticolosamente le pendici del Monte Legnone.

Si chiude così, nel modo più cupo, un intervento che ha tenuto impegnate per tutta la notte
i tecnici del Soccorso alpino della Valsassina (XIX Delegazione Lariana) e del Sagf - Soccorso alpino Guardia di finanza -
oltre a diverse squadre messe a disposizione dal comando dei vigili del fuoco
che ha fatto levare in volo anche un elicottero per un sorvolo, in tarda mattinata, dell'area,
portando altresì in quota il personale specializzato nell'utilizzo del sistema DEDALO
(apparecchiatura che serve per rintracciare segnali telefonici anche se non c'è copertura di rete).

Il 21enne - da quanto è stato possibile apprendere, lunedì avrebbe programmato un'escursione sul Legnone,
con l'intenzione di pernottare in quota per poi rincasare l'indomani.

Così non è però stato e al calar del buio ieri è stato lanciato l'allarme.

Oggi all'ora di pranzo, la macabra scoperta.

In corso le operazioni di recupero della salma.

..........

In base a una prima ricostruzione dell’accaduto, il giovane è precipitato dall’alto, probabilmente dalla cima.

Complesse le operazioni di recupero della salma, interrotte attorno alle 16.30 a causa delle condizioni meteorologiche avverse.
Riprenderanno non appena la situazione lo renderà possibile, in base all’evoluzione del tempo nelle prossime ore.

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Ultima modifica:
Qualcosa di più semplice non era possibile ?
Burocrati che si sovrappongono ad altri burocrati
che integrano ciò che terzi burocrati avevano adottato prima.
Altri BUFFONI DI STATO.


Oltre alle modifiche dei termini di versamento stabiliti, dal decreto Fisco-Lavoro,
nel 2022 continuano a trovare applicazione i termini previsti dal decreto collegato alla legge di Bilancio 2020
in materia di certificazione unica e di precompilazione della dichiarazione dei redditi da parte dei sostituti d’imposta.
In ambito IVA, a seguito della ridefinizione della disciplina dell’esterometro,
da luglio 2022 saranno previsti termini differenziati di trasmissione dei dati delle operazioni attive e passive,
mentre la predisposizione delle bozze dei documenti precompilati da parte dell’Agenzia delle Entrate
richiederà, anche per l’anno 2022, la loro convalida o integrazione entro termini prestabiliti.

Proroga dei versamenti
Il maxi-emendamento relativo al decreto Fisco-Lavoro (D.L. n. 146/2021)
convertito in legge interviene sulle scadenze dei versamenti fiscali,
prorogando dal 30 novembre 2021 al 31 gennaio 2022
il termine per avvalersi della regolarizzazione degli omessi versamenti IRAP, senza sanzioni e interessi,
in caso di errata applicazione delle disposizioni relative alla determinazione dei limiti
e delle condizioni previsti dalla Comunicazione della Commissione europea sul
quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del Covid-19

Viene, inoltre, esteso per le cartelle notificate dal 1° settembre al 31 dicembre 2021,
il termine per il relativo pagamento senza applicazione di interessi di mora fino a 180 giorni dalla notifica (rispetto ai 60 giorni ordinariamente previsti).

Prima di tale termine l’Agente della riscossione non potrà dare corso all’attività di recupero del debito iscritto a ruolo.

Un’ ulteriore misura agevolativa è diretta alle federazioni sportive nazionali,
agli enti di promozione sportiva e alle associazioni e società sportive professionistiche e dilettantistiche, residenti nel territorio dello Stato.
Per esse è previsto il differimento dei termini relativi al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali
e dei premi per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali in scadenza nel corso del mese di dicembre 2021.

I versamenti oggetto di differimento dovranno essere effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi,
in nove rate mensili, a decorrere dal 31 marzo 2022 e, in ogni caso, non si darà luogo a rimborso dei versamenti in esame che siano stati già effettuati.

Certificazione unica
Per l’anno 2022, il termine per la consegna al contribuente della certificazione unica
attestante i redditi di lavoro dipendenti e assimilati e i redditi di lavoro autonomo è previsto al 16 marzo 2022.

Ai fini della precompilazione della dichiarazione dei redditi, i sostituti d’imposta devono :
  • trasmettere telematicamente entro il 16 marzo 2022 all’Agenzia delle Entrate le certificazioni attestante i redditi di lavoro dipendenti e assimilati ;
  • trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate le certificazioni attestanti i redditi di lavoro autonomo entro il termine di scadenza del modello 770/2022 ovvero il 31 ottobre 2022 .
Acconti IRPEF, IRES e IRAP
Gli acconti IRPEF, IRES, IRAP e delle relative addizionali e imposte sostitutive,
nonché quelli delle imposte patrimoniali (IVIE e IVAFE), devono essere versati in due rate qualora l’importo della prima rata superi 103 euro.

La prima rata è dovuta entro il termine del versamento a saldo relativo alla dichiarazione dei redditi dell’anno precedente ovvero il 30 giugno 2022,
mentre la seconda, pari alla differenza tra l’acconto complessivamente dovuto e quanto corrisposto a titolo di prima rata, va versata entro il 30 novembre 2022,
ovvero entro l’ultimo giorno dell’11° mese dell’esercizio per i soggetti con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare. In caso contrario, occorre effettuare il versamento in un’unica soluzione entro il 30 novembre 2022 o entro l’ultimo giorno dell’11° mese dell’esercizio.

Si ricorda che l’art. 58 del D.L. n. 124/2019 ha modificato, a regime,
la misura della prima e seconda rata degli acconti dell’IRPEF, dell’IRES, dell’IRAP e delle relative addizionali e imposte sostitutive,
dovuti dai contribuenti soggetti agli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA).

In luogo del 40% (prima rata) e del 60% (seconda rata) dell’importo complessivamente dovuto,
è prevista la corresponsione di due rate di pari importo (ognuna del 50%).

Per gli altri contribuenti resta ferma la consueta bipartizione
(prima rata al 40% e seconda rata al 60%, oppure versamento in un’unica soluzione laddove l’importo della prima non superi 103,00 euro).

Saldo IVA
Passando a esaminare le scadenze relative all’IVA, il saldo a debito dell’anno 2021
potrà essere versato, in un’unica soluzione, entro il 16 marzo 2022,
oppure entro il termine previsto per il saldo delle imposte sui redditi (i.e. 30 giugno 2022),
corrispondendo gli interessi nella misura dello 0,4% per ogni mese o frazione di mese che decorre dal 16 marzo 2022
e la maggiorazione dello 0,4%, calcolata sull'importo del saldo IVA aumentato degli interessi,
qualora il soggetto passivo si avvalga della facoltà di effettuare il versamento entro i 30 giorni successivi al termine previsto ai fini delle imposte sui redditi. I
l saldo IVA può essere versato in forma rateale, con l’interesse dello 0,33% mensile e con l’ultima rata nel mese di novembre 2022.

Dichiarazione annuale IVA e precompilati
La dichiarazione IVA annuale relativa all’anno 2021 dovrà essere presentata tra il 1° febbraio e il 30 aprile 2022,
ma i soggetti passivi che effettuano la comunicazione delle liquidazioni periodiche relative al quarto trimestre con la dichiarazione IVA
dovranno presentare quest’ultima entro il 28 febbraio 2022.

A partire dalle operazioni effettuate dal 1° gennaio 2022, le bozze dei documenti precompilati
verranno predisposte anche nei confronti dei contribuenti trimestrali “per opzione”
che effettuano la liquidazione dell’IVA secondo il sistema del “cash accounting” (cd. “IVA per cassa”).

L’Agenzia delle Entrate predispone le bozze dei registri IVA e delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche IVA
e, a partire dalle operazioni effettuate dal 1° gennaio 2022, sarà messa a disposizione dei contribuenti
anche la bozza della dichiarazione annuale IVA (nella specie, dal 10 febbraio dell’anno successivo a quello di riferimento).

Le bozze dei registri IVA di ciascun mese sono alimentate e costantemente aggiornate
con le informazioni pervenute dal primo giorno del mese fino all’ultimo giorno del mese successivo al trimestre di riferimento,
mentre le bozze delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche IVA sono messe a disposizione dei contribuenti
dal sesto giorno del secondo mese successivo al trimestre di riferimento.

Da osservare che, per i soggetti passivi IVA che, direttamente o tramite intermediario,
entro l’ultimo giorno del mese successivo al trimestre di riferimento,
convalidano o integrano nel dettaglio le bozze dei registri IVA predisposte dall’Agenzia delle Entrate,
non è più obbligatoria la tenuta dei registri medesimi.

Trasmissione dei dati delle operazioni transfrontaliere
A seguito della ridefinizione della disciplina dell’esterometro ad opera della legge di Bilancio 2021
e del maxi-emendamento annesso al decreto Fisco-Lavoro (D.L. n. 146/2021),
la trasmissione dei dati delle operazioni transfrontaliere all’Agenzia delle Entrate utilizzando esclusivamente il Sistema di Interscambio
ed il formato XML attualmente adottato per l’invio delle fatture elettroniche,
è stata prorogata al 1° luglio 2022 in luogo del 1 gennaio 2022 .

Sono previsti termini differenziati di trasmissione dei dati delle operazioni attive e passive, in quanto:
  • per le operazioni attive, la trasmissione dovrà avvenire entro i termini di emissione delle fatture
  • o dei documenti che ne certificano i corrispettivi, vale a dire entro 12 giorni dall’effettuazione della cessione o prestazione
  • o entro il diverso termine stabilito da specifiche disposizioni (es. giorno 15 del mese successivo in caso di fatturazione differita);

  • per le operazioni passive, invece, la trasmissione andrà effettuata entro il quindicesimo giorno del mese successivo
  • a quello del ricevimento del documento comprovante l’operazione o di effettuazione dell’operazione stessa.
 
Il decreto non l'ho ancora trovato.
Per ora ho questo :


Ecco il calendario dei nuovi obblighi che scattano con i decreti entrati in vigore
nell’ultimo mese per cercare di frenare la risalita della curva epidemiologica da Covid 19.


6 gennaio 2022
- Scatta l’0bbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto i 50 anni.
Se non ci di vaccina entro il 1 febbraio scatta la sanzione di 100 euro.

- L’obbligo vaccinale è esteso al personale universitario così equiparato a quello scolastico

- Scatta lo sblocco automatico del green pass per i guariti


10 gennaio 2022
Fino alla cessazione dello stato di emergenza che è stato fissato al 31 marzo,
si amplia l’uso del green pass rafforzato alle seguenti attività:

- alberghi e strutture ricettive
- feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose
- sagre e fiere
- centri congressi
- servizi di ristorazione all’aperto
- impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici
- palestre, piscine, centri natatori, sport di squadra e i centri benessere ora anche all’aperto
- centri culturali, centri sociali e ricreativi per le attività all’aperto
- Aerei, treni e navi
- Trasporto pubblico locale


20 gennaio 2022
Obbligo di green pass base per i clienti di parrucchieri, barbieri, centri estetici


1 febbraio 2022
I lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età dovranno fare almeno la prima dose
perché dal 15 febbraio 2022 sarà necessario il Green Pass Rafforzato per l’accesso ai luoghi di lavoro fino al 15 giugno 2022


Il green pass base (rilasciato con tampone antigenico valido 48 ore oppure molecolare valido 72 ore) è esteso ai clienti di:

- pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari

- attività commerciali
fatte salve eccezioni che saranno individuate con atto secondario per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona.
 
Poveretti noi. Ancora a farci prendere per il kulo.

Terza dose di un vaccino che vaccino non è.

Peccato che uno studio pubblicato indichi che il siero attuale
copre al 40% la variante omicron.

E' vecchio. E' strutturato sul primo virus.

Ma Voi, se fate il normale anti-influenzale, lo fate con il vaccino dell'anno prima ?


Poi loro stessi dichiarano a fine novembre :

.....e mentre Moderna annuncia che nei prossimi mesi potrebbe essere già pronto il vaccino specifico per Omicron, anche Pfizer si muove.

La casa farmaceutica statunitense in realtà si muove su due fronti.
Nel corso di un incontro con alcuni finanziatori, i vertici dell'azienda con sede a New York
avrebbe ammesso di avere già saputo lo scorso 17 novembre dell'esistenza
di una variante in grado di «bucare» il vaccino, ma di aver bisogno di un centinaio di giorni per ricalibrare il siero.


Ed allora il siero valido ci sarà probabilmente dal prossimo mese di marzo.....Svegliatevi.
 

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