NON PER METTERVI ANSIA, MA TRA 2 DPCM E' NATALE.

Manifestazione contro il nuovo Dpcm anche in piazza Garibaldi a Parma,

dove ieri oltre mille persone hanno protestato per le misure anticovid

che stanno per gettare sul lastrico milioni di italiani.


Una dimostrazione pubblica di dissenso che è sfociata nel lancio di petardi da parte di una cinquantina di persone,
fermate dai poliziotti intervenuti per sedare la sommossa.

Interventi decisamente brutali in alcuni casi, come si può osservare nel video diventato virale nelle ore scorse,
nel quale un agente in borghese sferra un calcio in testa ad un manifestante inerme, immobilizzato a terra da altri due poliziotti.

Il poliziotto, fa sapere la Questura che ha diffuso un comunicato per far chiarezza sulla questione, è stato sospeso dai servizi operativi.


«In riferimento ad alcune immagini postate sui social, relative ad un episodio accaduto ieri sera in Piazza Garibaldi, sono stati già avviati opportuni accertamenti.

Il dipendente autore delle condotte è stato compiutamente identificato e nei suoi confronti
verranno adottati immediati provvedimenti in relazione alle responsabilità
configurabili previa immediata assegnazione a servizi non operativi», conclude la nota.


Dal canto suo, il governo si sta preparando a una dura repressione delle frange più violente della protesta. I

l ministro dell’Interno Luciana Lamorgese sta in questo momento presiedendo al Viminale una riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica
«per fare il punto di situazione sull’ordine e la sicurezza pubblica del Paese, anche alla luce dell’attuazione dei provvedimenti emergenziali
connessi alla prevenzione e al contrasto del contagio da Covid-19».

Presenti alla riunione il viceministro all’Interno, Matteo Mauri, i vertici delle forze di Polizia
e degli organismi di informazione di sicurezza nonché il capo di Stato maggiore della Difesa.

 
Mah....che ci sia sotto la manina tesa dal berlusca ?


“Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali di altri”

questa è una citazione di Orwell che di solito piace molto a sinistra,
ove si ipotizzano ancora distopie mentre ci viviamo già dentro.

In questo caso, davanti ai teatri chiusi di tutta Italia, uno è aperto, ovvero quello Parioli, dove si tiene il Maurizio Costanzo Show.


Il Maurizio Costanzo Show, giunto alla sua 38esima edizione, è adesso oggetto di una shitstorm social e la ragione è ben comprensibile.

La puntata andata in onda martedì sera su Canale5, infatti, è stata registrata il giorno precedente.

Ebbene sì, lunedì 26 ottobre, giorno in cui è entrato in vigore il nuovo Dpcm che ha nuovamente decretato la chiusura di cinema e teatri.


Non solo: sul palco erano presenti in gran numero proprio coloro che solitamente ci fustigano sui nostri cattivi costumi.

Cosa ha fatto adirare, in particolar modo le persone sui social, oltre al fatto che erano quasi tutti senza mascherina,
sebbene seduti in poltrona con le barriere di plexiglass a dividerlo?


Sicuramente il fatto che il teatro, pieno di pubblico, è l’unico in tutta Italia a cui sia stato concesso di rimanere aperto.

Non solo: pare vi resterà almeno per un altro mese.

Insomma, la solita faccenda dei figli e figliastri.

Il teatro può rimanere aperto purché le anime belle e i politici possano farci la passerella dentro.
 
Un evento eccezionale.

Proprio in questo momento il Corriere ha pubblicato il video del calcio di Parma.
 
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I banchi nuovi sono arrivati. Monoposto e con le rotelle.

Ma gli studenti se ne sono andati: didattica a distanza, faranno lezione dal divano.
 
Lo Stato è arrivato tardi.

La app Immuni è stata approntata solo alla fine della prima ondata.

Il bando per assumere duemila tracciatori è arrivato quando il sistema era già stato travolto dalla seconda.

I medici e gli infermieri vengono reclutati con gli ospedali già intasati.

I bus e i vagoni di metropolitana in più... beh, quelli forse non arriveranno mai.


Bisogna ammetterlo: il virus è sempre avanti di un passo.

Noi inseguiamo.

E viene da chiedersi perché ?

Perché società opulente, ricche di risorse economiche e tecnologiche, dotate di apparati statali elefantiaci e onnipresenti,
vengono messe in scacco da una epidemia che sembra provenire dalla notte dei tempi?

Eppure il Covid non è un cigno nero, un evento imprevisto e imprevedibile,
visto che di malattie infettive provenienti dagli animali negli ultimi tempi ce ne sono state a ripetizione:

la Sars, l’aviaria, Ebola, l’HIV, la Mers, Zika.

Le stime dicono che le zoonosi di origine selvatica causano ogni anno circa un miliardo di casi di malattia e milioni di morti.


Del resto anche l’11 settembre era un rischio prevedibile e previsto.

E l’altro shock globale, la crisi finanziaria del 2008, pure.

A differenza del pericolo, che è concreto e imminente come quello che ci minaccia oggi,
il rischio ci appare astratto, «non è immediatamente percepibile, ma è spostato in un tempo futuro e in uno spazio lontano»,
scrivono due sociologi, Chiara Giaccardi e Mauro Magatti in un recente libro sul Covid, «Nella fine è l’inizio».

Non sappiamo gestire il «rischio».

Mettiamo in piedi commissioni di esperti per decidere che fare.
Vi ricordate Colao? Scriviamo piani in estate che in autunno sono ancora tali.

Se ci va bene, riusciamo a intervenire solo a cose fatte.

Lo Stato fallisce troppo spesso.

Così non ce la faremo.

Dobbiamo diventare più veloci del virus se vogliamo batterlo.


E per correre, le rotelle dei banchi non bastano.
 
I catastrofisti generano paura e terrore nella popolazione.
Da chi sono manovrati ?
Questi video evidenziano la verità o sono farlocchi ? A Voi il giudizio.

Ma gli ospedali lombardi sono davvero al collasso?

Come sottolinea Fronte del Blog, a detta del sindaco di Milano Beppe Sala,

"al momento abbiamo 80 pazienti intubati a Milano e 201 in Lombardia. Ad aprile erano oltre 1500".

E Alberto Zangrillo, primario dell'ospedale San Raffaele, aggiunge:

"Sono tutti codici verdi quelli che entrano in area ricovero".

E "c'è un dato ed è quello più importante: il 65% delle persone che si presentano nei nostri pronto soccorso vengono dimesse entro le 9 ore.
Forse la mia età non più 'verdè mi permette di avere una visione un pò più d'insieme, e quindi di cercare di raccontare la verità senza eccedere né nell'ottimismo né nel catastrofismo".

La situazione, secondo Zangrillo è "ben gestita dalle regioni di riferimento in cui si sarebbe potuto fare meglio e di più sul territorio".

Anche nelle altre zone della Lombardia, il numero dei pazienti ricoverati in ospedale non tocca i dati della scorsa primavera.

Nella Bergamasca, come spiega al Corriere della Sera il direttore del reparto di Malattie infettive del Papa Giovanni, Marco Rizzi,

"i numeri dei positivi sono cresciuti da agosto, ma non in maniera esplosiva".

Inoltre, il direttore del Dipartimento di Emergenza Urgenza e Area critica, Luca Lorini, precisa come si tratti di dati lontani da quelli dello scorso marzo,
"tenendo però conto che allora non si facevano i tamponi se non ad alcune categorie.
Le persone che arrivavano in ospedale e avevano bisogno di terapia intensiva erano 5-10 volte più di oggi",
perché adesso i medici riescono "a prendere i pazienti prima".


A giudicare dai video girati in questi giorni e dalle parole dei medici di alcuni ospedali lombardi, la situazione, nonostante sia critica, per il momento regge.

Al pronto soccorso di Sondalo (Sondrio),
"non è aumentato il numero generale dei pazienti, ma sono aumentati i numeri di pazienti Covid": in un'ora sono arrivati 6 pazienti Covid.

La situazione è ancora "intermedia", come precisa Fronte del Blog, e anche il pronto soccorso di Sondrio regge.

A Varese, una delle province più colpite dalla pandemia, il numero dei sospetti Covid è alto,
ma anche qui al momento non si parla di collasso del pronto soccorso.

All'ospedale San Giuseppe di Milano, invece, nonostante l'annuncio della presa d'assalto dei pronto soccorso da parte dei pazienti,
il video di una passante documenta una situazione diversa, con nessun viavai e solo un'ambulanza che esce e un'altra ferma all'ingresso:

"Tutto molto tranquillo, non vedo calca- spiega la donna- Non c'è nessuno".

Stessa situazione all'ospedale di Treviglio, dove il leader del Movimento Libertario ha ripreso l'ingesso del pronto soccorso:
"Non c'è nulla che indichi frenesia, visto come stanno lavorando all'interno. Quindi la situazione è decisamente tranquilla".
Anche all'interno del pronto soccorso sembra ci sia poca gente.

Anche al Sacco di Milano, nonostante l'allarme, la situazione non sembra critica:
le immagini mostrano la sala d'attesa deserta, con solamente 6 persone.
"Qua è tutto tranquillo- spiega l'autrice del video- non abbiamo sentito la sirena di un'ambulanza".

Le immagini fanno pensare che i pronto soccorso stiano reggendo all'aumento dei casi e non siano al collasso, nonostante l'allarme lanciato negli ultimi giorni.
 
Mercoledì il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha annunciato accuse contro otto persone che,
secondo quanto affermato ufficialmente, hanno agito come “agenti illegali” della Cina.

In particolare, la dichiarazione affermava che erano stati impegnati
in una campagna organizzata di intimazione nei confronti dei cittadini cinesi attualmente sul suolo americano.


Cinque di questi sono già stati arrestati mentre almeno un altro è ricercato dalle forze dell’ordine statunitensi.
John Demers, assistente procuratore generale della divisione per la sicurezza nazionale del DoJ, lo ha annunciato in un conferenza ufficiale:


Sono qui per annunciare accuse contro otto persone per aver agito come agenti della Repubblica popolare cinese
mentre prendevano parte a un’operazione illegale di forze dell’ordine cinese nota come Fox Hunt qui negli Stati Unit
i”.


Secondo il procuratore degli Stati Uniti Seth DuCharme, si dice che abbiano
assistito i funzionari della RPC in un piano per costringere alcuni individui a tornare nella RPC contro la loro volontà“.

Praticamente si trattava di un piano per perseguitare dissidenti cinesi sul suolo americano.


Nella conferenza stampa del Dipartimento di Giustizia, il direttore dell’FBI Christopher Wray ha definito
oltraggioso” che Pechino pensasse di poter farla franca conducendo operazioni illegali sul suolo statunitense.

Ha detto che aveva lo scopo di “piegare le persone qui negli Stati Uniti alla loro volontà“.


Ecco come Wray ha descritto l’operazione mercoledì:


In questo caso, una volta che le vittime hanno denunciato le molestie della Cina all’FBI,
abbiamo avviato un’indagine pluriennale per assicurare gli autori alla giustizia e rivendicare lo stato di diritto.
E l’FBI è orgoglioso di far culminare questa indagine in accuse penali, le prime nel loro genere.
Che aiuteranno la Cina a capire che sorvegliare, perseguitare, molestare e ricattare i nostri cittadini e residenti permanenti legittimi comporta gravi rischi
“.



Questo messaggio è particolarmente importante, perchè quanto scoperto nell’attuale inchiesta
non è che la punta di un iceberg delle persecuzioni del Partito Comunista Cinese sui suoi concittadini dissidenti all’estero .

Come descritto da AAG Demers, Fox Hunt è un tentativo radicale del Segretario Generale Xi e del Partito Comunista Cinese
di prendere di mira i cittadini cinesi qui negli Stati Uniti e in tutto il mondo quando sono visti come una minaccia per la sicurezza di Pechino.


Considerando che il direttore dell’FBI ha individuato Xi Jinping come responsabile dell’operazione Fox Hunt
c’è da aspettarsi una ferocie reazione da parte dei cinesi.

Del resto questo fa anche parte della politica di contenimento della Cina da parte di Trump,
una situazione che potrebbe invertirsi al 180 gradi con Biden.
 
Ieri, quando abbiamo saputo l’entità dei rimborsi che venivano “generosamente erogati” alle partite IVA
colpite dal closedown abbiamo capito che si stava scherzando, anzi che si stava scherzando con il fuoco.

Il governo ha parlato di 5,4 miliardi di aiuti, ma da un lato questi sono destinati anche ai lavoratori stagionali,
dall’altro - di sicuro - c’è solo il pagamento alle Partite Iva ma, allo stato attuale, non superiamo i 2,4 miliardi.


Consideriamo che solo i bar sono in Italia oltre 130 mila ed i ristoranti oltre 330 mila.

Fanno 460 mila aziende solo in questo settore ed alla fine, come del resto sottolinea la verità, sono 5200 euro ad azienda.

Il governo ha stanziato altri 1,3 miliardi, ma ha allargato la platea a tutta la filiera agricola, allo sport, a tutti i fornitori e subfornitori etc.

Lo stesso Sole 24 Ore nell’edizione di oggi parla di 2934 euro circa per i bar e 5174 per i ristoratori.

Un modo molto preciso per indicare la miseria.



Non è però mica finita; infatti non abbiamo considerato due fattori:

  • che le aziende con maggiore diritto a rimborsi sono discoteche e sale da ballo (5500)
  • palestre e circoli sportivi-piscine (circa 10 mila) ed altre attività quali teatri, centri diurni etc. il numero di aziende supererà abbondantemente le 500 mila unità;

  • in realtà le aziende che potrebbero ricevere qualcosa entro metà novembre, se ci riusciranno,
  • sono solo quelle che han chiesto già il ristoro per il mese di aprile, mai ottenuto e che sono ,
  • circa 350 mila del settore bar- ristorazione.

  • Che succederà alle altre 110 mila ? Chi lo sa!

Quindi alla fine il tanto decantato intervento del governo si risolve, letteralmente ,
in quattro maledetti soldi che dovrebbero compensare mesi di perdite delle aziende.

I mancati ricavi , vengono compensati per un bar con una media di 2900 euro per un ristorante di 5500.

Un bel nulla per imprenditori che hanno messo a rischio il proprio benessere personale,
le fortune delle proprie famiglie, spesso si sono ricoperti di debiti.


Noi, in un nostro precedente articolo, avevamo ipotizzato di rimborsare con un miliardo in minibot i soli ristoratori della Lombardia,
dando anche la spinta ad uno stimolo monetario più profondo.

Volendo allargare l’operazione a tutto il paese non basterebbero, ad occhio, 25 -30 miliardi di aiuti.

L’alternativa poteva essere, per tempo, spendere di più nel Servizio Sanitario Nazionale,
addestrando ed attrezzando i medici di base, preparando veri protocolli, anche sperimentali,
di intervento (ad oggi l’AIFA consiglia SOLO il cortisone, dato che perfino il Remdesivir non è disponibile
perchè non ce lo siamo recuperato per tempo).

Però tutto questo è stato ignorato per far comprare monopattini elettrici e banchi con le rotelle in Cina.

Lascio al lettore trarre le conseguenze di questi atti,
ma nessuno deve stupirsi se nel Paese rischia di montare un fermento che può spazzare via governo ed opposizioni.
 

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