DANY1969
Forumer storico
Non essere tonta......lascia che si sia noi a giudicare.
Subito la foto del vestito.
L'abito è questo... l'interno NO
NON SMETTIAMO Di GIOCARE PERCHE' INVECCHIAMO, MA DIVENTIAMO VECCHI PERCHE' SMETTIAMO
- Creatore Discussione DANY1969
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L'abito è questo... l'interno NO
DANY1969
Forumer storico
L'abito è questo... l'interno NO
A fine luglio sono invitata ad un matrimonio.
Il problema è che andrò in vacanza in montagna qualche giorno prima... indi per cui il rischio di avere il segno dell'abbronzatura a livello "scarpone più calzettone" E' MOLTO CONCRETO
rotolo
Forumer storico
A fine luglio sono invitata ad un matrimonio.
Il problema è che andrò in vacanza in montagna qualche giorno prima... indi per cui il rischio di avere il segno dell'abbronzatura a livello "scarpone più calzettone" E' MOLTO CONCRETO
Il sole bisogna saperlo pigliare
Val
Torniamo alla LIRA
Qualcuno deve avergli detto che somiglia a mr.bean e allora ....ci han pensato loro e lui se la ride.....poverino Ci prendono per i fondelli. Già, perché al G7 di Berlino, Angela Merkel ha accolto il premier Matteo Renzi sulle note di Azzurro, la celebre canzone di Paolo Conte e Adriano Celentano, e non con Fratelli d'Italia, come previsto dal protocollo fino all'ultimo incontro internazionale.
Spaghetti, pizza e mandolino, dunque.
Così ci vedono i potenti del mondo, e la Merkel, che già in passato si era distinta per le risate alle spalle di Silvio Berlusconi in compagnia di Silvio Berlusconi, ha "bissato" con la peculiare accoglienza a Berlino.
E Renzi che fa? Se la ride, beato, ascoltando la banda in costume bavarese da cui si levano le note del motivetto.
Val
Torniamo alla LIRA
Cerco l'estate tutto l'anno
e all'improvviso eccola qua.
Lei è partita per le spiagge
e sono solo quassù in città,
sento fischiare sopra i tetti
un aeroplano che se ne va.
Azzurro,
il pomeriggio è troppo azzurro
e lungo per me.
Mi accorgo
di non avere più risorse,
senza di te,
e allora
io quasi quasi prendo il treno
e vengo, vengo da te,
ma il treno dei desideri
nei miei pensieri all'incontrario va.
Sembra quand'ero all'oratorio,
con tanto sole, tanti anni fa.
Quelle domeniche da solo
in un cortile, a passeggiar...
ora mi annoio più di allora,
neanche un prete per chiacchierar...
e all'improvviso eccola qua.
Lei è partita per le spiagge
e sono solo quassù in città,
sento fischiare sopra i tetti
un aeroplano che se ne va.
Azzurro,
il pomeriggio è troppo azzurro
e lungo per me.
Mi accorgo
di non avere più risorse,
senza di te,
e allora
io quasi quasi prendo il treno
e vengo, vengo da te,
ma il treno dei desideri
nei miei pensieri all'incontrario va.
Sembra quand'ero all'oratorio,
con tanto sole, tanti anni fa.
Quelle domeniche da solo
in un cortile, a passeggiar...
ora mi annoio più di allora,
neanche un prete per chiacchierar...
Val
Torniamo alla LIRA
ohibò...ma allora fa sul serio ? ....
.....
Da mesi è lì, in attesa del momento giusto per scendere in campo, momento difficile da trovare per uno che si porta sulle spalle il peso del fallimento del governo Monti nel quale lui era un po’ la stella di diamante.
Corrado Passera, è ufficiale, sarà candidato sindaco a Milano nel 2016, come ha confermato lui stesso al termine della riunione della direzione nazionale di Italia Unica a Milano. «Mi candiderò anche se la decisione finale spetterà ai milanesi – ha detto ai giornalisti -. Oggi si è soltanto deciso di impegnarci ma e’ già tanto, seguiranno squadra e alleanze».
.....Da mesi è lì, in attesa del momento giusto per scendere in campo, momento difficile da trovare per uno che si porta sulle spalle il peso del fallimento del governo Monti nel quale lui era un po’ la stella di diamante.
Corrado Passera, è ufficiale, sarà candidato sindaco a Milano nel 2016, come ha confermato lui stesso al termine della riunione della direzione nazionale di Italia Unica a Milano. «Mi candiderò anche se la decisione finale spetterà ai milanesi – ha detto ai giornalisti -. Oggi si è soltanto deciso di impegnarci ma e’ già tanto, seguiranno squadra e alleanze».
Val
Torniamo alla LIRA
Ecco un altro articolo taroccato da quelli del fatto....giornalisti ? Puah.
“Dare una nuova casa a 130mila persone”, garantire loro assistenza sanitaria, condizioni igieniche accettabili, cibo e acqua potabile. Per aiutare la popolazione di Haiti, colpita dal terremoto del 2010, la Croce Rossa Internazionale (Icrc) ha ricevuto donazioni per circa 500 milioni di dollari, le più alte tra tutte le organizzazioni impegnate nell’ex colonia francese dei Caraibi.
Secondo un’inchiesta pubblicata dall’organizzazione no-profit ProPublica, però, il risultato ottenuto è limitato a qualche strada costruita o riparata, un ospedale, illuminazione solo in alcune zone e appena sei nuove abitazioni permanenti. Un vero e proprio “spreco di denaro” dovuto a “mancanza di preparazione”, mala gestione dei soldi e decisioni prese in base all’interesse dell’organizzazione: “I funzionari non sapevano come spendere tutti quei fondi – ha raccontato il responsabile del programma per i rifugiati della Croce Rossa ad Haiti nel 2010, Lee Malany – La loro decisione si basava non sul programma che sarebbe stato più utile alla popolazione, ma su quello che avrebbe fatto più pubblicità all’organizzazione. Una cosa deprimente”.
“Dare una nuova casa a 130mila persone”, garantire loro assistenza sanitaria, condizioni igieniche accettabili, cibo e acqua potabile. Per aiutare la popolazione di Haiti, colpita dal terremoto del 2010, la Croce Rossa Internazionale (Icrc) ha ricevuto donazioni per circa 500 milioni di dollari, le più alte tra tutte le organizzazioni impegnate nell’ex colonia francese dei Caraibi.
Secondo un’inchiesta pubblicata dall’organizzazione no-profit ProPublica, però, il risultato ottenuto è limitato a qualche strada costruita o riparata, un ospedale, illuminazione solo in alcune zone e appena sei nuove abitazioni permanenti. Un vero e proprio “spreco di denaro” dovuto a “mancanza di preparazione”, mala gestione dei soldi e decisioni prese in base all’interesse dell’organizzazione: “I funzionari non sapevano come spendere tutti quei fondi – ha raccontato il responsabile del programma per i rifugiati della Croce Rossa ad Haiti nel 2010, Lee Malany – La loro decisione si basava non sul programma che sarebbe stato più utile alla popolazione, ma su quello che avrebbe fatto più pubblicità all’organizzazione. Una cosa deprimente”.
Val
Torniamo alla LIRA
Gentile Direzione, gentili Lettori,
Senza l'intenzione di rispondere nel merito dell'articolo
sulla performance della Croce Rossa Americana ad Haiti dopo il terribile terremoto
del 2010, vorrei solamente esprimere il disappunto nel vedere pubblicate
notizie manifestamente imprecise e fuorvianti.
Come manager del Comitato Internationale della Croce Rossa
(ICRC) ma soprattutto come vostro assiduo lettore sento il dovere, ovvio e
sentito, di deplorare qualsiasi malversazione o spreco di risorse destinate ai
piu bisognosi, dovunque esse avvengano e altresi’ qualsiasi forma di
disinformazione, a maggior ragione nel caso in cui essa abbia effetti
disastrosi sulla percezione di organizzazioni, associazioni ed enti il cui
personale mette a repentaglio ogni giorno la propria vita in zone di guerra,
durante catastrofi naturali od epidemie.
Il rapporto di ProPublica è redatto in Inglese ed ha come
"obiettivo" l'intervento della Croce Rossa Americana, di cui sono
citati l'Executive Director Gail McGovern ed altri ufficiali.
Senza volere prendere le distanze da uno dei membri del
Movimento Internationale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, il cui operato
sarà sicuramente oggetto di scrutinio da parte degli organi competenti ma
anche, piu semplicemente, dell'opionione pubblica, mi preme sottolineare che
nel rapporto non v’è menzione di altri membri del Movimento né tantomeno del Comitato
Internzionale della Croce Rossa, piu’ conosciuta come Croce Rossa Internazionale.
Perché dunque l’articolo del signor Rosini menziona tutti tranne
la Croce Rossa Americana, unico oggetto dell’inchiesta giornalistica?
Per chi lavora nella famiglia umanitaria piu’ grande del
mondo, come me ad altre decine di milioni di persone, sarà legittimo chiedersi perché
tale superficialità in materie cosi’ delicate e perché l’inglese rappresenti,
malgrado gli strumenti offerti dalle rete per i meno poliglotti, una facila barriera
per accusare, deridere e fare di tutt’erba un fascio ?
Per i piu’ scettici, ecco il rapporto, in inglese dell’ associazione ProPubblica
Buona lettura
Marco SUCCI
Vice Direttore della
Missione del Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC) in Libano
https://www.propublica.org/art...
Senza l'intenzione di rispondere nel merito dell'articolo
sulla performance della Croce Rossa Americana ad Haiti dopo il terribile terremoto
del 2010, vorrei solamente esprimere il disappunto nel vedere pubblicate
notizie manifestamente imprecise e fuorvianti.
Come manager del Comitato Internationale della Croce Rossa
(ICRC) ma soprattutto come vostro assiduo lettore sento il dovere, ovvio e
sentito, di deplorare qualsiasi malversazione o spreco di risorse destinate ai
piu bisognosi, dovunque esse avvengano e altresi’ qualsiasi forma di
disinformazione, a maggior ragione nel caso in cui essa abbia effetti
disastrosi sulla percezione di organizzazioni, associazioni ed enti il cui
personale mette a repentaglio ogni giorno la propria vita in zone di guerra,
durante catastrofi naturali od epidemie.
Il rapporto di ProPublica è redatto in Inglese ed ha come
"obiettivo" l'intervento della Croce Rossa Americana, di cui sono
citati l'Executive Director Gail McGovern ed altri ufficiali.
Senza volere prendere le distanze da uno dei membri del
Movimento Internationale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, il cui operato
sarà sicuramente oggetto di scrutinio da parte degli organi competenti ma
anche, piu semplicemente, dell'opionione pubblica, mi preme sottolineare che
nel rapporto non v’è menzione di altri membri del Movimento né tantomeno del Comitato
Internzionale della Croce Rossa, piu’ conosciuta come Croce Rossa Internazionale.
Perché dunque l’articolo del signor Rosini menziona tutti tranne
la Croce Rossa Americana, unico oggetto dell’inchiesta giornalistica?
Per chi lavora nella famiglia umanitaria piu’ grande del
mondo, come me ad altre decine di milioni di persone, sarà legittimo chiedersi perché
tale superficialità in materie cosi’ delicate e perché l’inglese rappresenti,
malgrado gli strumenti offerti dalle rete per i meno poliglotti, una facila barriera
per accusare, deridere e fare di tutt’erba un fascio ?
Per i piu’ scettici, ecco il rapporto, in inglese dell’ associazione ProPubblica
Buona lettura
Marco SUCCI
Vice Direttore della
Missione del Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC) in Libano
https://www.propublica.org/art...
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DANY1969
Forumer storico
Non basta
... io divento nerissima e alcuni anni (dipende dalle giornate in montagna)... non mi basta tutta l'estate per far andare via i segni 
mumble: potrei usare i pantaloni lunghi... ma non posso privare gli alpinisti della vista di due bei cosciotti 
) I sandali sono questi
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