NON SMETTIAMO Di GIOCARE PERCHE' INVECCHIAMO, MA DIVENTIAMO VECCHI PERCHE' SMETTIAMO

Certo che festeggiare prima ancora di aver vinto solo loro potevano farlo:titanic:
 

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Penso che allo schifo non ci sia mai fine.
 
io son molto esperto in antijuventinità. :-o:D
si poterbbero scrivere dei libri sul livello medio.....:eek:

C'e ne' uno che lavora con me' che e' uno spettacolo, simbolo del tifoso juventino che strizza intelligenza da tutti i pori. Domani se riesco gli faccio una foto e la posto.
 
Ora, a prescindere tra destra e sinistra, salvini e bergoglio, il problema c'è , è grosso e non lo si risolve dicendo 4 cagate.

ROMA – L’ondata di immigrati che si rovescia sull’Italia, rifugiati o clandestini che siano, ha scatenato una guerra, fortunatamente solo verbale, tra le regioni del Nord e il Governo.
Il problema c’è e la piaga è dolente. Giorgio Gori renziano del Pd:
“È chiaro che l’accoglienza dei migranti rappresenta un problema. Non esiste una capacità infinita di ospitalità e già oggi i territori sono in affanno”.


Di chi la colpa? Ancora una volta vien fuori la grave responsabilità della burocrazia italiana, di quel complesso di regole e uomini che in Italia trasforma l’oro in escremento.

Semplicemente impreparati o anche inetti e inadeguati?

Quello che ormai tutti possiamo vedere è l’inadeguatezza dell’apparato statale rispetto a un afflusso di uomini donne e bambini che la polemica porta a definire biblico anche se tale non è.

Un afflusso spinto dal caos e dal caso e non governato dagli interessi degli italiani, come è stata nei 30 anni passati l’immigrazione che ha pernesso di riempire i vuoti nelle fabbriche e nei campi, mentre gli italiani, favoriti da una crescita economica da miracolo, si davano ad altre attività o semplicemente rifiutavano quei lavori, trppo faticosi e troppo poco pagati.

Non ci sono state particolari reazioni ostili quando sono arrivati, dall’Est Europa o dal Nord Africa, per fare le badanti o le pulizie, gli operai o i contadini. Servivano, lavoravano duro, nessuno ha brontolato:
“In Veneto abbiamo 514 mila immigrati regolari, pari a quasi l’undici per cento della popolazione. Insieme con Emilia Romagna e Lombardia siamo i più accoglienti”
 
Luca Zaia ha messo a nudo il cuore del problema dicendo che il Governo
“sull’immigrazione fa una politica da struzzo che unisce ipocrisia e folli annunci trionfali. È come accendere un fiammifero in una polveriera, sperando che non salti per aria. Difficile”.
In una intervista al Corriere della Sera del 7 giugno 2015 ha dato la sua ricetta:
1. “Centri di prima accoglienza gestiti in loco dalla comunità internazionale, la stessa che in Libia ha combinato quel casino. Tocca all’Europa mettere d’accordo le varie fazioni. Tocca alla comunità internazionale, che ritengo la prima colpevole, perché ha gettato addosso a un governo succube la gestione di un problema insostenibile.

2. “Affondare i barconi degli scafisti, vuoti, ormeggiati nei porti: è una priorità”.
Luca Zaia nette in evidenza quello che è sotto gli occhi di tutti:
“C’è una tensione sociale pazzesca. La gente sta capendo cosa c’è dietro alla mancanza di chiarezza del governo. Lo stesso Angelino Alfano, ministro dell’Interno, presenti me e Sergio Chiamparino, ha detto che solo un nuovo immigrato su tre ha lo status di rifugiato. Gli altri, una maggioranza abbondante, non lo sono. Per stabilirlo servono indagini e tempo. Quindi oggi io sono obbligato a dare casa un migrante. Ma tra un anno arriva il Viminale a dirmi che quello non è un profugo. [Chefare a quel punto? Non lo so. Aspetto che qualcuno me lo dica. Ma Alfano non lo farà. Perché tutta questa costruzione si basa su una truffa evidente.
“L’ospitalità diffusa non è altro che un invito alla dispersione sul territorio. Lo sanno tutti, i migranti per primi. Solo gli ipocriti possono pensare che tendopoli improvvisate o caserme dismesse da trent’anni e inabitabili per ogni essere umano, possano essere una soluzione idonea”.
 

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