NULLA SI CREA. NULLA SI DISTRUGGE. TUTTO SI INCASINA.

In tutte le epidemie che l’Italia ha subito nel secolo scorso non si sono mai viste le stupidità che si vedono adesso
e, allora, perché non parlare con franchezza agli italiani?

Perché non spiegare che le epidemie, ciclicamente, si ripresentano, a distanza di anni,
e che vanno affrontate con senso di responsabilità collettiva e che, purtroppo, lasciano sul terreno ammalati e morti?



Il compito di governi autorevoli e capaci, di politici preparati e attenti, è quello di preservare la salute pubblica e il benessere economico,
fornendo tutte le informazioni necessarie ai cittadini, ma rendendoli anche edotti e consapevoli che
ogni evento epidemico comporta dei rischi che sono, purtroppo, inevitabili.

Appare fin troppo chiaro che continuare a trastullarsi su mascherine, guanti, distanze sui mezzi pubblici,
banchi monoposto a rotelle è solo una perdita di tempo, con milioni di euro spesi e nessun reale vantaggio.


L’idea salvifica e malsana di poter controllare un evento epidemico-pandemico attraverso misure costose ed inutili
può solo venire alla “politica” per offrire ai cittadini un’immagine della serie “si è fatto tutto il possibile”.

Ma la realtà è ben più pesante e deve passare attraverso un’ammissione di responsabilità ed incapacità a gestire una situazione molto complessa
e che potrebbe lasciare il passo ad altri più in grado di fronteggiare il problema.
 
Basta con la quarantena di 14 giorni, che ha costi sociali ed economici che vanno assolutamente ridotti, vista la situazione di crisi del Paese.

Il periodo di isolamento, in cui non si può uscire di casa e non si può andare a lavoro, deve essere ridotto.

La Francia ha approvato i 7 giorni. A questo punto anche noi dovremmo adeguarci,
magari con una soluzione di compromesso: 10 giorni senza tampone oppure 7 giorni con tampone per poterla finire.
Speriamo che il ministero cambi questa regola”.

A quanto pare, gli esperti del Cts non sarebbero inclini a ridurre i 14 giorni, sulla scorta di quanto consigliato dall’Organizzazione mondiale della sanità.


Per il direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova,
un’altra questione importante nella gestione dei nuovi contagi è che purtroppo molti cittadini
“non hanno capito che se si hanno sintomi respiratori
(tosse, febbre, naso che cola, malessere generale)
bisogna stare a casa
e non andare in giro o a lavorare.

E invece c’è qualcuno che con questi sintomi va addirittura a fare assistenza sanitaria, senza le adeguate protezioni,
agli anziani o anche in ospedale (ho la prova di quello che dico da alcuni contagi avvenuti recentemente).

Questa dovrebbe essere la prima regola di convivenza civile al tempo della pandemia.

E’ importante che ne sottolineiamo l’importanza, altrimenti qualcuno pensa che l’unica cosa importante sia la mascherina e con quella possiamo fare tutto“,
fa presente l’infettivologo.


Infine Bassetti torna anche sulla “necessità del doppio tampone negativo“, attualmente obbligatorio “per poter essere ‘liberati’ da una gabbia burocratico-sanitaria inutile.

Le regole internazionali sono molto chiare – ricorda l’esperto -.

Basterebbe leggere i documenti Oms e Cdc.

Anche qui dovremmo cambiare per evitare di continuare a ‘segregare’ gente per periodi troppo lunghi e probabilmente inutili.

Occorre ottimizzare le risorse tendendo alla semplificazione”, conclude.
 
VOTA NO...............MANTENIAMO IL SISTEMA............:eek:

GIUSTIZIA & IMPUNITÀ

Claudio Scajola assolto per la casa con vista sul Colosseo
Casa Scajola

L'accusa aveva chiesto 3 anni. Secondo il giudice il fatto non costituisce reato e ha quindi riconosciuto l'assenza di dolo per l'ex parlamentare. Dichiarata invece la prescrizione per l'imprenditore Diego Anemone. Il reato è stato commesso ma è passato troppo tempo
di RQuotidiano | 27 GENNAIO 2014

Per Scajola non ci fu dolo, ma per Anemone sì anche se è passato troppo tempo e il reato è prescritto. Il “doppio verdetto” riguarda il caso della casa con vista Colosseo acquistata a prezzi fuori mercato dal politico. Per il giudice di Roma Eleonora Santolini il fatto non costituisce reato per l’ex ministro dello Sviluppo economico che è stato assolto, mentre lo è per l’imprenditore che pagò. Ma il reato ormai non è più punibile perché è passato troppo tempo.
La storia della casa acquistata “a sua insaputa” era diventata una barzelletta, ma aveva costretto l’ex parlamentare a lasciare il ministero nel maggio del 2010. Ora il magistrato riconosce quell’incosapevolezza a Scajola, per cui la Procura aveva chiesto tre anni. Per l’imprenditore Diego Anemone, per cui il pm aveva invocato identica pena, è stata appunto dichiarata la prescrizione. Per l’accusa Anemone avrebbe pagato, attraverso l’architetto Angelo Zampolini, parte della somma versata dall’ex ministro dell’Interno (1,1 su 1,7 milioni di euro) per l’acquisto dell’appartamento e avrebbe poi dato centomila euro per la ristrutturazione.
Le due diverse decisioni del magistrato per i due imputati – in attesa delle motivazioni della sentenza – vengono quindi spiegate così. L’ex ministro sarebbe stato inconsapevole, come aveva continuato a ripetere, delle donazioni da parte dell’imprenditore che avrebbe così foraggiato un parlamentare senza poter poi pretendere nulla in cambio. Così per il politico è mancato – secondo il magistrato – il dolo, invece riconosciuto all’imprenditore.
Durante la requisitoria i pm della procura di Roma avevano chiesto una condanna a tre anni di reclusione per l’ex esponente di Forza Italia e Pdl che era accusato di finanziamento illecito. Durante un’udienza dello scorso settembre l’ex parlamentare, che ha sempre negato ogni illecito, aveva dichiarato di non abitare più lì: “Sto provando a venderla ma chi si avvicina e capisce di che casa si tratta scappa via. Spero di riuscirci dopo il processo”. Per la Procura invece non era credibile che l’ex parlamentare non sapesse.
“Ho sempre detto la verità. Questo processo non doveva neanche cominciare perché era tutto prescritto: la decisione del giudice di assolvermi assume ancora maggior valore” dice l’ex ministro al telefono con Silvio Berlusconi subito dopo essere stato assolto. “Tre anni e 9 mesi di sofferenza che nessuno mi restituirà più. Mi sono dimesso da ministro perché mi sono reso conto che qualsiasi cosa dicessi per difendermi non risultava credibile, anche se era la verità. Ho preferito fermarmi e aspettare perché mi attaccavano da tutte le parti”. Oltre che con Berlusconi, l’ex esponente del Pdl ha brevemente parlato al telefono con Fedele Confalonieri e Niccolò Ghedini. “Ho sempre rispettato la magistratura – ha aggiunto Scajola, lasciando il tribunale – ma, come scritto questa mattina in un sms a mia moglie, la verità prima o poi viene sempre fuori”.


CRONACA
Claudio Scajola vende la casa al Colosseo. E ci guadagna un milione di euro
Claudio Scajola vende la casa al Colosseo. E ci guadagna un milione di euro

L'ex ministro ha ceduto a 1,63 milioni il 'mezzanino' che nel 2004 aveva pagato 610mila euro con l'aiuto "a sua insaputa" della 'cricca' di Anemone. Che aveva colmato la differenza per l'acquisto da 1,7 milioni
di Marco Lillo | 14 NOVEMBRE 2014
 
memoria ragazzi................ce ne sono di esempi da riempire cento pagine.............ma sono sempre briciole di fronte a questo scenario immobiliare............compravendite che stanno risalendo con i prezzi scesi in modo assurdo, segno che l'italiano medio è all'ULTIMA SPIAGGIA, dopo non avrà più niente per campare..ma se non lo capite è inutile che leggete i forum datevi ad altro
compravendite Istat-immobili-2°-sem-2019-1.jpg
 
attaccarsi all'ex bibitaro è come l'adagio...............guardi la pagliuzza e non vedi IL TRAVE?

MA SE STIAMO ANCORA PAGANDO I DANNI DI QUESTO BOCCONIANO, VENDUTA POLTRONA SENATORE A VITA CI HA ROVINATI!!!

QUANDO SI AFFRONTANO QUA TEMI SERI COME MILIARDI SPARITI TRAMITE BANCHE?
NPL------->SVENDUTI--------->EROGAZIONI,,,,,,,,A NON SI SA CHI----------RISPARMIATORI E AZIONISTI TRUFFATI
ASPETTIAMO CASINI?...............STAI FRESCOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO




SE NON ERRO TRA SVALUTAZIONE IMMOBILIARE E MUTUO PAGATO L'ITALIOTA MEDIO FUORI CENTRI METROPOLITANI STA PERDENDO IN CASO VENDITA (A TROVARE CHI COMPRA) OLTRE IL 50% RISPETTO A PRE MONTI................PERO' PARLIAMO DELLE BRICIOLE.............AUGURI

P.S. E NON SI SALVA NEANCHE LA LOCAZIONE.......PENSA TU CHE DANNI MONTI


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Quante scuole professionali esistono in Italia ? TANTE

Quanti dirigenti scolastici hanno capacità ed iniziativa ? BEN POCHI


Se avessero cambiato tutti i banchi della scuola avrebbero speso 5000 euro per classe.

Hanno acquistato 15 quintali di verghe di ferro e tubi angolari e legno.

Quindi armati di pialle, seghe, cacciaviti e di tutta l’attrezzatura occorrente,
hanno tagliato 130 banchi doppi trasformandoli in banchi monoposto.

Con il legno avanzato hanno creato ex novo altri 274 banchi.

Se avessero cambiato tutti i banchi della scuola avrebbero speso 5000 euro per classe.

Le classi sono 23 quindi la spesa sarebbe stata di 115 mila euro.

Invece con cinque mila euro hanno fatto tutto.

Risparmiando quindi 110 mila euro.

Succede alla Scuola di Formazione professionale Opera Montegrappa di Fonte (Treviso).



«Sì i banchi monoposto ce li siamo fatti noi – spiega il presidente dell’Opera Monte Grappa don Paolo Magoga –

Ci siamo messi al lavoro a fine maggio subito dopo la fine del lockdown e in tre settimane abbiamo fatto tutto.

Devo ringraziare i nostri assistenti didattici Dino Zago, Daniela Ziliotto, Emanuele Baron, Luca Ferrarese e Michael Tasinato che sono stati bravissimi.

Daniela soprattutto si è rivelata un’abilissima saldatrice».

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Oggi lunedì 14 settembre la scuola ha iniziato le lezioni con 180 allievi delle classi prime.


«Nel saluto assieme al direttore Andrea Mangano – aggiunge don Magoga -. Abbiamo detto loro che più che al voto a noi interessa la qualità del comportamento a scuola e non solo; nonché la dimostrazione di un impegno costante e serio nello studio. Siamo sempre disponibili ad aiutare chi dovesse avere difficoltà ma dimostra buona volontà».


La scuola di formazione professionale Opera Monte Grappa di Fonte, vede oggi in organico 50 docenti e 15 persone nell’ambito amministrativo e di servizio.
Circa 600 gli allievi iscritti. Ha la mensa interna con un proprio cuoco.
Nata oltre sessant’anni fa per opera dei parroci della Pedemontana veneta fa capo alla diocesi di Treviso,
ed è accreditata come centro di formazione dalla Regione.

Gli studenti dopo tre o quattro anni escono già pronti per un lavoro di meccanico, idraulico, elettricista, o per altri settori come il turistico.

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coerente e senza peli sulla lingua.........una donna con i meloni..........però ci dovrebbe spiegare, visto corre insieme alla lega e fi.........quale è la linea fiscale di fratelli d'italia? la lega vuole saldo e stralcio tasse pendenti col 15%............ io vorrei una ferrari.........roba da pazzi!
definirsi PATRIOTA e poi lasciar BLATERARE proposte del genere da salvini, allendocisi insieme, senza battere ciglio è VOMITEVOLEEEEEEEEEEE:mad:

il "sistema",,, ALLEANZE DI PARTITI è come il cavallo di troia.....ormai dopo giravolte del M5Stalle non è credibile nessuno= pensano solo alla poltrona :oops:

 
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