Obbligazioni bancarie Obbligazioni Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca (1 Viewer)

Vet

Forumer storico
al monento sono " Voci"......e di puttanate in questi ultime mesi se ne sono dette tante...cio' non toglie che quest'ultima possa essere vera.... nel caso , ha tanto l' aria di chiusura della saracinesca....vediamo
 

varoon

Nuovo forumer
Secondo me la notizia è positiva. Adesso le banche, le fondazioni e il sistema bancario devono uscire allo scoperto. Se nessuno smentisce la notizia (come credo), il sistema bancario contribuirà alla ri-capitalizzazione, insieme allo Stato e l'AUK precauzionale andrà in porto velocemente (come sperato/anticipato da Viola).

Ripeto, IMHO la strategia migliore sarebbe stata un'altra, ma non decido io....
 

marcob77

Moderator
Secondo me la notizia è positiva. Adesso le banche, le fondazioni e il sistema bancario devono uscire allo scoperto. Se nessuno smentisce la notizia (come credo), il sistema bancario contribuirà alla ri-capitalizzazione, insieme allo Stato e l'AUK precauzionale andrà in porto velocemente (come sperato/anticipato da Viola).

Ripeto, IMHO la strategia migliore sarebbe stata un'altra, ma non decido io....
Voglio vederlo Messina che mette altri soldi dopo che ha detto che l'obbiettivo principale dei soci è la remunerazione... e voglio vederlo Mustier che nel piano prevede di distribuire gli utili l'anno prossimo...sai che massacro in borsa??
 

Jurij Gagarin

Forumer attivo
Bpvi/Veneto B.: Vestager, non e' facile ma andiamo avanti (Stampa)


MILANO (MF-DJ)--Il dossier delle banche venete "non e' cosi' avanti" come quello di B.Mps, ma "abbiamo predisposto dei piani di lavoro che sono condivisi con tutte le parti al tavolo. E il piano avanza perche' l'approccio di tutti quanti e' costruttivo: non e' facile ma stiamo andando avanti".

Cosi' il commissario Ue alla Concorrenza, Margarethe Vestager, ha risposto ad una domanda sullo stato dell'arte delle trattative sul piano di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca con le autorita' europee, in un'intervista a La Stampa.

fch


(END) Dow Jones Newswires

May 18, 2017 03:21 ET (07:21 GMT)

* Binck non è responsabile delle informazioni fornite da terzi.
 

Fabrib

Forumer storico
Utente hommequipleure:

Vestager su MontePaschi “Fatti passi avanti ma ora tagli dolorosi” La commissaria alla Concorrenza: intervenire sul personale.
LA Stampa - MArco Bresolin - Inviato da Bruxelles

Il dossier Mps «sta facendo passi avanti». Margrethe Vestager, numero uno dell’Antitrust europeo, sembra ottimista sugli sviluppi del caso che riguarda Montepaschi. Almeno per gli aspetti di sua competenza che, ricorda, sono diversi da quelli della Bce. Certo, gli ostacoli da superare sono ancora tanti e soprattutto c’è il nodo legato ai tagli del personale «che è sempre molto doloroso». Ma la commissaria alla Concorrenza, in un’intervista con La Stampa e altre sei testate europee, assicura che la Commissione «sta lavorando molto bene con le autorità italiane». Lei parla di progressi, però Daniele Nouy, che guida la Vigilanza della Bce, ha detto che sono necessari ulteriori approfondimenti e sembra meno ottimista. Chi ha ragione: Francoforte o Bruxelles? «Le due cose possono essere vere allo stesso tempo. Stiamo facendo progressi perché è in corso una buona discussione su come assicurare la redditività entro la fine del processo: il lavoro con le autorità italiane prosegue molto bene. Però non va dimenticato che noi e la Bce abbiamo diverse responsabilità. La Commissione deve assicurare che le autorità italiane intervengano nel quadro delle regole comuni, mentre la Vigilanza ha il compito di sorvegliare la banca. Loro fanno il loro lavoro e noi facciamo il nostro. Se ritengono necessarie ulteriori discussioni, spetta a loro dirlo in base alle responsabilità di vigilanza». Uno dei punti più controversi nella vostra trattativa con Mps riguarda gli esuberi: ma un taglio eccessivo del personale non rischia di avere un impatto considerevole sulla produttività della banca? «Ogni volta che una banca ottiene aiuti di Stato sotto forma di ricapitalizzazione precauzionale, o in altri modi, dopo un burden sharing o anche dopo un bail-in in caso di risoluzione, bisogna evitare che i soldi dei contribuenti siano sprecati. Va garantita la redditività. Quindi bisogna fare in modo che entrino più soldi dal mercato oppure controllare i costi. La discussione è su entrambi i fronti». E quindi avete chiesto di licenziare 5 mila lavoratori? «Noi non chiediamo di licenziare dipendenti, ma va tenuto in considerazione un aspetto: di solito la metà dei costi è per il personale. Quindi quando si parla di ridurre i costi si finisce sempre sul numero dei lavoratori, ma anche sugli stipendi dei dirigenti. È sempre stato così per tutti i casi simili finiti sul tavolo della Commissione dalla crisi finanziaria: circa 120 casi. E purtroppo è sempre molto molto doloroso per le persone coinvolte e per le regioni in cui ciò accade». Su Veneto Banca e Popolare di Vicenza a che punto siamo? «Non siamo così avanti, ma abbiamo predisposto dei piani di lavoro che sono condivisi con tutte le parti al tavolo. E il piano avanza perché l’approccio di tutti i partecipanti è costruttivo. Non è facile, ma stiamo andando avanti». Chi ha bisogno di una spinta per andare avanti, invece, è l’Europa: la soluzione al problema si chiama Macron? «Il cambiamento non dipende solo dal nuovo presidente francese, ma da tutti noi. Certamen
te la sua elezione ci dà una nuova opportunità, perché ha vinto con un programma marcatamente europeista». Il cambiamento passa per una modifica dei Trattati? «Non necessariamente. Non servono nuove regole, ma si devono usare meglio quelle che già abbiamo. E l’Ue deve lavorare più vicino agli Stati. Abbiamo speso decenni per integrare gli Stati nell’Unione, ora dovremmo fare gli stessi sforzi per integrare l’Europa negli Stati». Come? «L’ultimo provvedimento che abbiamo approvato ieri ne è un esempio. Abbiamo esonerato alcune misure di sostegno pubblico verso porti, aeroporti e cultura dall’esame preliminare della Commissione. Questo farà risparmiare tempo e fatica. E ci permetterà di essere grandi sulle grandi cose e piccoli su quelle piccole». Tornando alla modifica dei Trattati, non ritiene sia necessario almeno un intervento per migliorare la governance dell’Eurozona? Si parla di un bilancio della zona euro, di eurobond… «Nei prossimi 10 anni ci saranno molti più Paesi membri dell’Eurozona. Con il Regno Unito che lascia la Ue, probabilmente la Danimarca resterà l’unico Paese fuori dall’euro. Questo vuol dire che il bilancio dell’Ue diventerà praticamente il bilancio dell’Eurozona, che il presidente dell’Ue diventerà il presidenze dell’Eurozona. Aspetti che non andrebbero sottovalutati».
 

varoon

Nuovo forumer
Voglio vederlo Messina che mette altri soldi dopo che ha detto che l'obbiettivo principale dei soci è la remunerazione... e voglio vederlo Mustier che nel piano prevede di distribuire gli utili l'anno prossimo...sai che massacro in borsa??

Sulle Venete, il sistema bancario ha fatto tanti errori. Non credo che faranno l'errore finale. Le alternative per Intesa/UCG e le altre (e di riflesso le fondazioni) sono (i) mettere relativamente pochi soldi adesso oppure (ii) mettere tanti soldi dopo (in caso di Bail In). Non è nemmeno difficile spiegarlo agli azionisti.

Atlante ha ancora 1,9 mld... Potrebbero aggiungere qualcosa, anche con l'aiuto della CDP e chiudono la partita.
 

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