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Il mito, la leggenda.
Banche Venete: Mef, pronte misure, tutela risparmiatori
Resta nodo sugli esuberi, in ballo 4.000 uscite per 1,2 miliardi
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Gentiloni e Padoan © ANSA
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La Bce, come da attese, ha dichiarato le due banche venete 'prossime a fallire' e ha informato il Single Resolution Board, (Srb) il quale ha deciso di non applicare la procedura di risoluzione. Le due banche quindi saranno liquidate secondo le procedure delle norme italiane.
"Il Governo si riunirà nel fine settimana per adottare le misure necessarie ad assicurare la piena operatività bancaria, con la tutela di tutti i correntisti, depositanti e obbligazionisti senior". È quanto si legge in una nota del Tesoro dopo le comunicazioni della vigilanza Bce e del meccanismo di risoluzione Ue sulle banche venete.
La Commissione "prende nota della decisione della Bce" sulle Banche venete, e "sta ora alle autorità italiane determinare la strada da prendere per le due banche, in linea con la legislazione italiana sul fallimento". Bruxelles "sta avendo discussioni costruttive con le autorità" sulle proposte di sostegno statale, ci sono "progressi per trovare molto presto una soluzione". Lo fa sapere la Commissione Ue, precisando che i depositi e i senior bond saranno protetti.
"Se fosse vero che da parte dell'Europa si sta realizzando il tentativo di far fallire le due banche venete, proprio adesso che una soluzione sembrava possibile attraverso l'intervento del gruppo Intesa, il danno per l'occupazione e per il territorio sarebbe senza precedenti", dichiarano in una nota congiunta la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan ed il Segretario generale di First Cisl, Giulio Romani, mentre Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, fa "appello al presidente del Consiglio Gentiloni, al ministro dell'Economia Padoan, a tutte le forze politiche - afferma - affinché difendano col coltello tra i denti il settore bancario italiano, i lavoratori bancari delle due banche venete, i risparmiatori e le imprese".
Sicuramente uno dei nodi è quello relativo agli esuberi: circa 1,2 miliardi di euro per i complessivi 4.000 esuberi dell'operazione di Intesa sulle due banche venete, di cui solo 1.200 sarebbero in forze a Veneto Banca e Popolare Vicenza avrebbero i requisiti per un prepensionamento incentivato.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Resta nodo sugli esuberi, in ballo 4.000 uscite per 1,2 miliardi
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La Bce, come da attese, ha dichiarato le due banche venete 'prossime a fallire' e ha informato il Single Resolution Board, (Srb) il quale ha deciso di non applicare la procedura di risoluzione. Le due banche quindi saranno liquidate secondo le procedure delle norme italiane.
"Il Governo si riunirà nel fine settimana per adottare le misure necessarie ad assicurare la piena operatività bancaria, con la tutela di tutti i correntisti, depositanti e obbligazionisti senior". È quanto si legge in una nota del Tesoro dopo le comunicazioni della vigilanza Bce e del meccanismo di risoluzione Ue sulle banche venete.
La Commissione "prende nota della decisione della Bce" sulle Banche venete, e "sta ora alle autorità italiane determinare la strada da prendere per le due banche, in linea con la legislazione italiana sul fallimento". Bruxelles "sta avendo discussioni costruttive con le autorità" sulle proposte di sostegno statale, ci sono "progressi per trovare molto presto una soluzione". Lo fa sapere la Commissione Ue, precisando che i depositi e i senior bond saranno protetti.
"Se fosse vero che da parte dell'Europa si sta realizzando il tentativo di far fallire le due banche venete, proprio adesso che una soluzione sembrava possibile attraverso l'intervento del gruppo Intesa, il danno per l'occupazione e per il territorio sarebbe senza precedenti", dichiarano in una nota congiunta la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan ed il Segretario generale di First Cisl, Giulio Romani, mentre Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, fa "appello al presidente del Consiglio Gentiloni, al ministro dell'Economia Padoan, a tutte le forze politiche - afferma - affinché difendano col coltello tra i denti il settore bancario italiano, i lavoratori bancari delle due banche venete, i risparmiatori e le imprese".
Sicuramente uno dei nodi è quello relativo agli esuberi: circa 1,2 miliardi di euro per i complessivi 4.000 esuberi dell'operazione di Intesa sulle due banche venete, di cui solo 1.200 sarebbero in forze a Veneto Banca e Popolare Vicenza avrebbero i requisiti per un prepensionamento incentivato.
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