Obbligazioni bancarie Obbligazioni Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca (10 lettori)

Magician

Forumer attivo
Quindi questi geni cosa hanno fatto:

prima hanno implementato una legge (bail in) che in automatico provoca l'impossibilità di una banca in difficoltà di salvarsi con le sue forze perché la presenza del rischio provoca la fuga di clienti e finanziatori esattamente come ai bei tempi delle corse agli sportelli, ma più in fretta

però giustificano la cosa dicendo che serve a

  • non coinvolgere lo stato nei dissesti delle banche
  • responsabilizzare i creditori
  • non far pagare i taxpayers
  • fornire uno schema unico e chiaro uguale per tutti

poi si vede che l'effetto negativo dell'implosione di una banca in regime di bail in avviene in effetti in modo spettacolare

MA
  • Lo stato viene coinvolto fino al collo nelle procedure di dissesto
  • I creditori non possono essere responsabilizzati perché se le stesse autorità di controllo e governative dimostrano di non avere idea da un mese con l'altro della solvibilità o solidità di una banca figurarsi come si può pretendere che questa visione l'abbia un risparmiatore generico
  • I taxpayer pagano non solo il buco iniziale ma tutto quello creato nel mentre che la banca precipita senza rete
  • Lo schema è ogni volta diverso e addirittura oggi si ipotizza di CAMBIARE PER DECRETO la procedura di liquidazione bancaria

Quanto ci vuole ancora per capire che l'idiozia della cosa è talmente grande che o sono così inetti da non poter stare un secondo di più al loro posto (da autorità europee a governo italiano) o è voluta e allora stiamo scientemente distruggendo un sistema bancario che ha sempre sostenuto il paese e rimarranno solo le macerie per tanti e enormi profitti per pochissimi?



E' OT, ma non penso di dire nulla di nuovo se ricordo come il sistema economico italiano, fatto di medie e piccole imprese, artigiani, imprenditori, che hanno il sistema bancario come principale fonte di finanziamento, sia visto come un'anomalia all'interno del panorama europeo.
Il modello di "riferimento" sono imprese di dimensioni grandi o "globali", in grado di raccogliere i capitali direttamente sui mercati.
La raccolta diretta sui mercati è poi il modello dominante nell'approccio anglosassone, dove si ha una disintermediazione del sistema bancaria e la raccolta dei fondi sul mercato.
Conclusione, se noi siamo un'anomalia, a loro poco importa di che fine faccia l'attuale modello di sistema bancario, basta vedere il mantra con cui ripetono in ogni occasione, che alla fine del processo di consolidamento ci dovranno essere non più di quattro - cinque gruppi bancari.
 

tommy271

Forumer storico
Il comunciato stampa diffuso dal Cda di Veneto Banca






Veneto Banca ha preso atto che, nell’assenza di una risposta formale alla propria dichiarazione di interesse ad accedere alla ricapitalizzazione precauzionale presentata al MEF il 17 marzo scorso, ieri, 23 giugno 2017:

a. la Banca Centrale Europea - con cui in questo periodo sono continuate le interlocuzioni - ha deciso che la Banca è a rischio di dissesto, attivando il processo previsto dall’art. 19 e seguenti del d.lgs. 180/2015 e dall’art. 18 Regolamento UE 806/2014;

b. il Single Resolution Board ha, a sua volta, ritenuto che la procedura di liquidazione coatta amministrativa prevista dalla legge italiana consenta di proteggere adeguatamente i depositanti, gli investitori e i clienti della Banca.

La soluzione della crisi è adesso nelle mani delle Autorità italiane. Le ipotesi che sono allo studio delle Autorità, e che nelle prossime ore si delineeranno compiutamente, consentiranno a tutti i clienti della Banca e delle società del Gruppo di continuare ad operare senza subire discontinuità nei servizi, tutelando al contempo depositanti e obbligazionisti senior . Sulla stessa stabilità potranno contare tutti coloro che hanno ricevuto affidamenti dalla Banca e dalle società del Gruppo.

Il Consiglio di Amministrazione, come da procedura, rimarrà a disposizione per gli adempimenti formali nei tempi di legge e rimette quindi ogni decisione sulla futura gestione dell’azienda nelle mani delle Autorità e del Governo, nella certezza che verrà assicurata la salvaguardia del patrimonio aziendale e del capitale umano del Gruppo e ripagata la fiducia dei clienti, mai venuta meno nonostante la pesante eredità delle passate gestioni.


Nella seduta straordinaria di ieri 23 giugno, il Consiglio di amministrazione ha ripercorso l’attività svolta a partire dal suo insediamento l’8 agosto scorso per far fronte alla gravissima situazione aziendale del Gruppo. L’impegno profuso da tutta la struttura e da ogni singolo dipendente sono nella storia di questi dieci mesi. Ne sono testimonianza i rafforzamenti patrimoniali, l’azione di responsabilità contro i responsabili della gestione passata, le rigorose politiche gestionali introdotte, la riduzione dei costi operativi, il mantenimento del sostegno creditizio all’economia locale. Va poi sottolineata la particolare attenzione nei riguardi degli azionisti, resasi concreta attraverso l’Offerta Pubblica di Transazione e l’istituzione dei due fondi per gli azionisti disagiati, con l’obiettivo non soltanto di ridurre i rischi legali, ma soprattutto riaprire il dialogo con il territorio.

Tutto ciò nell’ottica di un percorso che portasse, sulla base di un progetto di ristrutturazione denominato Tiepolo, alla nascita di una nuova Banca in grado di operare in modo efficiente e competitivo nell’interesse di tutti gli stakeholders .


Il Consiglio di Amministrazione ha riaffermato la validità del progetto messo a punto dal management e si è rammaricato che il tempo trascorso dalla sua messa a punto, e il conseguente deterioramento della situazione della Banca, abbiano reso impossibile reperire i fondi privati – che, a giudizio della Commissione Europea, erano necessari a coprire le perdite subite o probabili – impedendone così l’attuazione.

Un grato apprezzamento e convinto sostegno vanno al gruppo dirigente, che ha guidato Veneto Banca in questo difficile frangente, e a tutte le risorse umane per la dedizione dimostrata.

Il Consiglio di amministrazione augura ogni successo all’impegnativo lavoro che nei prossimi giorni prenderà avvio.

24 giugno 2017
 

Users who are viewing this thread

Alto