Ciao a tutti,
vi leggo da parecchio e oggi faccio il mio primo post su questo 3ad
Vicenza ha oramai deliberato l'aumento di capitale, garantito da un pool di banche guidato da Unicredit, deve convertirsi da Popolare a SpA a seguito del famoso decreto.
I rischi li vedo solo se l'assemblea straordinaria per tale motivo convocata non approvi i due punti.
Adesso, dovremmo capire se nel momento in cui l'assemnblea non deliberi la conversione da Popolare a SpA, non entri in gioco Bankit per far operare la coversione "ex-lege". E gli azionisti si ritroverebbero comunque soci di una SpA.
Se gli azionisti non deliberano l'aumento di capitale, che deve essere fatto per obbligo di BCE, in teoria ci sarebbe un ragione per un commissariamento / amministrazione controllata / altra procedura di gestione concorsuale.
Infatti, pur in presenza di un consorzio di garanzia che garantirebbe l'aumento di capitale, lo stesso non si farebbe perchè l'assemblea è sovrana.
Non so se condividete l'analisi di cui sopra.
Se così fosse, gli azionisti si autocondannerebbero a fare la fine delle 4 banche commissariate di recente, perdendo il 100% del loro capitale e relativo bail-in. Con l'aumento di capitale, invece, avrebbero possibilità di non perdere tutto, anche senza partecipare all'aumento stesso. Certamente quello che rimarrebbe a loro sarebbe poco rispetto all'ipotetico valore dell'azione pre-decuratazione. Ma sempre meglio di zero.
Secondo me, gli azionisti di Vicenza faranno come quelli di Veneto Banca: faranno parecchio casino in assemblea, proveranno a fare qualche azione di responsabilità agli aministratori, ma "obtorto collo" dovranno deliberare l'aumento di capitale.
L'azione verrà quotata in borsa, vedranno il valore della loro azione subire un tracollo come quello di MPS a seguito degli aumenti di capitale ultimi recenti, e strilleranno a più non posso.
(Non sto qui a dire se abbiano ragione o siano stati ingannati, naturalmente...)
Che dite ?
In ogni caso, i possessori di subordinate li vedo ancora al sicuro.
Tenete conto che, recentemente, sono stati rimborsati anche i possessori di subordinate di Tercas, per la scadenza dei titoli relativi.