Obbligazioni bancarie Obbligazioni Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca (12 lettori)

cumulate

Forumer storico
FINITO. Ci sono riuscito!
No no Switch tutto tra Venete.

Tra ieri e oggi.
Senior:
Venduto 400K Vicenza 3,5% @91,5, acquistato 400K Vicenza 5% @84,9
Maggiore cedola, minor esposizione sull'emittente e messo in tasca 26.400€
Sub:
Venduto 85.600 amort 4,6% prezzo di 75 circa
Preso 100.000 Veneto T2 9,5% Prezzo 58,9
Preso 50.000 Vicenza 254 @59.

Maggior esposizione di €25.000 circa coperti con il saldo tra le senior.

Quindi con praticamente gli stessi €:
Stesso nominale di senior con rendimento cedolare più alto
Maggior nominale sui sub con rendimento cedolare decisamente più alto.

In aggiunta:
Diversificazione anche su Veneto - Preso veneto sia per diversificare sia perchè costava in quel momento meno..

A mio avviso le amort con i prezzi così bassi della 254 e della Vicenzona/Venetona non ha alcun senso tenerle in pft.
Se va bene, hanno decisamente più upside. Se va male, hai una minor esposizione.
Entro il prossimo rimborso cmq la strada sarà già segnata.

E ora spegnamo i monitor e incrociamo le dita.

io ho le amort e se non ho fatto male i conti rendono di più in termini %.
a 75 rendono sulla metà rimborsata a fine 2016 il 47,75% lordo e sull'altra metà il 22,78% sempre lordo
 

darkog

In Hoc Signo Vince..
io ho le amort e se non ho fatto male i conti rendono di più in termini %.
a 75 rendono sulla metà rimborsata a fine 2016 il 47,75% lordo e sull'altra metà il 22,78% sempre lordo

Si certo.. La 4,6% amort che avevo in pft in questo momento rende di più della 9,5%.

In questo momento la curva è invertita ed è normale.

Ma analizza con me i due scenari principali:
Scenario A: Normalizzazione della curva e dei rendimenti.
Ipotizziamo per semplicità di calcoli che la amort 2017 arrivi a rendere a scadenza il 4,6%. Avendo facciale 4,6% il suo prezzo sarà 100.
Al prezzo odierno sono quindi 25 figure di UP.
Ipotizzando che la 2016 renda il 4,6% possiamo ipotizzare che la 2025 renda più del doppio: 9,5% (come il facciale --> Semplicità di calcoli).
Pertanto il suo prezzo sarà 100 e rispetto ai 59 odierni, sono 41 figure di UP.

Scenario B: (Mi tocco) Azzerameno completo azioni e sub.
Ovviamente anche in questo caso meglio avere 100K di 9,5% a 59 che 100K di 4,6% a 75.
Ho perso meno capitale.

Oltre a queste premesse, teniamo presente che ogni giorno che mantengo la 9,5% al posto della 4,6% ho rendimento immediato cedolare più che doppio. Anche quindi ipotizzando una fase laterale, conviene avere la 9,5%.

A mio avviso il vantaggio della 4,6% è esclusivamente legato al taglio 1K.

Detto questo per chi ha la 2017 amort o la 2018 amort per importi consistenti, uno switch sulla 9,5% (o sulla 2017 legata all'euribor) è una strategia win - win..:up::up:
 

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Forumer storico
Si certo.. La 4,6% amort che avevo in pft in questo momento rende di più della 9,5%.

In questo momento la curva è invertita ed è normale.

Ma analizza con me i due scenari principali:
Scenario A: Normalizzazione della curva e dei rendimenti.
Ipotizziamo per semplicità di calcoli che la amort 2017 arrivi a rendere a scadenza il 4,6%. Avendo facciale 4,6% il suo prezzo sarà 100.
Al prezzo odierno sono quindi 25 figure di UP.
Ipotizzando che la 2016 renda il 4,6% possiamo ipotizzare che la 2025 renda più del doppio: 9,5% (come il facciale --> Semplicità di calcoli).
Pertanto il suo prezzo sarà 100 e rispetto ai 59 odierni, sono 41 figure di UP.

Scenario B: (Mi tocco) Azzerameno completo azioni e sub.
Ovviamente anche in questo caso meglio avere 100K di 9,5% a 59 che 100K di 4,6% a 75.
Ho perso meno capitale.

Oltre a queste premesse, teniamo presente che ogni giorno che mantengo la 9,5% al posto della 4,6% ho rendimento immediato cedolare più che doppio. Anche quindi ipotizzando una fase laterale, conviene avere la 9,5%.

A mio avviso il vantaggio della 4,6% è esclusivamente legato al taglio 1K.

Detto questo per chi ha la 2017 amort o la 2018 amort per importi consistenti, uno switch sulla 9,5% (o sulla 2017 legata all'euribor) è una strategia win - win..:up::up:

se l'obj è la "normalizzazione" in tempi stretti, ovvero entro il 2016, hai certamente ragione tu.
La mia scelta è stata determinata da un'indecisione di fondo, tramutata in un acquisto non multiplo di 50K
 

darkog

In Hoc Signo Vince..
se l'obj è la "normalizzazione" in tempi stretti, ovvero entro il 2016, hai certamente ragione tu.
La mia scelta è stata determinata da un'indecisione di fondo, tramutata in un acquisto non multiplo di 50K

Assolutamente il fatto che sulla amort 2017 puoi frazionare gli ingressi è da tenere in considerazione.

Intanto oggi le amort prendono schiaffi e le altre due sono invariate o leggermente positive..
 

Rottweiler

Forumer storico
Non sapendo se sia già stato postato, allego il più recente aggiornamento della presentazione BPVi a supporto del piano strategico:
 

Allegati

  • BPVi_Group_2020_Strategy_update.pdf
    1 MB · Visite: 465

GiveMeLeverage

& I will remove the world
Non sapendo se sia già stato postato, allego il più recente aggiornamento della presentazione BPVi a supporto del piano strategico:

Grazie.
Singolare il metodo di calcolo del texas ratio:
"Texas Ratio calculated as Net NPE / Tangible Equity"

Se non erro, convenzione (e logica) vuole che sia calcolato come:
NPE (gross) / (TCE + LLR)

A quel punto il texas di BPVi invece di 210,9% diventerebbe ca. 143% e 116% post AdC

numeri:
NPE = 9223,2
LLR = 3910,6
net NPE = 5312,6
TCE = 2534,1

texas = 9223,2 / (2534,1 + 3910,6) = 143,1%

Ho utilizzato come tangible common equity il patrimonio netto (stessa scelta di BPVi), ma ad essere sincero non mi convince molto, imho sarebbe più corretto usare il CET1, a quel punto:

TCE = 1656
texas = 9223,2 / (1656 + 3910,6) = 165,7%

post AdC:
texas = 9223,2 / (1656 + 1500 + 3910,6) = 130,5%

Sempre bello alto, ma inferiore p.e. ad MPS:
texas MPS = 46862 / (8499,4 + 22708) = 150%
 

AtuttoGAZ

Forumer attivo
Buongiorno!

Premetto che per mia inclinazione personale rarissimamente investo in bond bancari (ognuno ha le sue fisse :lol:).
Pero' vi leggo con interesse riguardo questa situazione e quella "sorella" di Veneto Banca.
Approfitto della competenza per fare alcune domande.

Non sapendo se sia già stato postato, allego il più recente aggiornamento della presentazione BPVi a supporto del piano strategico:

In base all'interessante analisi fatta qualche tempo fa, come e' cambiato il giudizio, se e' cambiato, alla luce dei dati presentati da poco dalla banca?

Seconda domanda. Mi scuso se potrebbe essere sciocca.
Ho notato che alcune emissioni di SUB italiane riportano nella presentazione del TLX la seguente frase:
Il titolo è soggetto al diritto inglese a meno delle condizioni relative alla clausola di subordinazione, soggette al diritto italiano, come riportato nei documenti di emissione. (ho preso come esempio la cosiddetta "Vicenzona").
Premesso che non ho letto i final terms dell'emissione e non sono un giurista specializzato in materia, mi ha incuriosito il possibile rapporto tra BRRD e diritto inglese. Non e' che queste emissioni potrebbe godere di una "maggiore protezione" rispetto ad esempio ad una IT? Siamo proprio sicuri che un giudice inglese applichi la BRRD ad un bond emesso prima che tale direttiva fosse legge?
Ripeto potrei aver fatto una domanda stupida e in tal caso chiedo scusa :bow:

Spero abbiate voglia di rispondermi. In ogni caso grazie in anticipo!

:ciao:
 

Rottweiler

Forumer storico
Buongiorno!

Premetto che per mia inclinazione personale rarissimamente investo in bond bancari (ognuno ha le sue fisse :lol:).
Pero' vi leggo con interesse riguardo questa situazione e quella "sorella" di Veneto Banca.
Approfitto della competenza per fare alcune domande.



In base all'interessante analisi fatta qualche tempo fa, come e' cambiato il giudizio, se e' cambiato, alla luce dei dati presentati da poco dalla banca?

Seconda domanda. Mi scuso se potrebbe essere sciocca.
Ho notato che alcune emissioni di SUB italiane riportano nella presentazione del TLX la seguente frase:
Il titolo è soggetto al diritto inglese a meno delle condizioni relative alla clausola di subordinazione, soggette al diritto italiano, come riportato nei documenti di emissione. (ho preso come esempio la cosiddetta "Vicenzona").
Premesso che non ho letto i final terms dell'emissione e non sono un giurista specializzato in materia, mi ha incuriosito il possibile rapporto tra BRRD e diritto inglese. Non e' che queste emissioni potrebbe godere di una "maggiore protezione" rispetto ad esempio ad una IT? Siamo proprio sicuri che un giudice inglese applichi la BRRD ad un bond emesso prima che tale direttiva fosse legge?
Ripeto potrei aver fatto una domanda stupida e in tal caso chiedo scusa :bow:

Spero abbiate voglia di rispondermi. In ogni caso grazie in anticipo!

:ciao:

Ciao,

come avevo già scritto qui:

http://www.investireoggi.it/forum/o...are-di-vicenza-vt85979-81.html#post1044828717

il preliminare di bilancio, a mio avviso, ha evidenziato numeri meno incoraggianti di quanto ci si potesse attendere.

Rispetto a quanto descritto qui:

http://www.investireoggi.it/forum/o...are-di-vicenza-vt85979-31.html#post1044782076

il “peggioramento” ha riguardato principalmente:
+la caduta della raccolta diretta
+l’aumento delle rettifiche ai crediti deteriorati
+l’aumento degli impairments alle Attività disponibili per la vendita
+gli accantonamenti al fondo rischi e oneri

In compenso, è stato deliberato un aumento di capitale maggiore.

Sin qui i fatti.

Per le interpretazioni, ognuno deve fare le proprie valutazioni, orientandosi, in buona sostanza, tra le due seguenti ipotesi:

a)la banca ha problemi talmente grandi che è stata costretta ad anticipare le correzioni negative. Il management, modificando dopo breve tempo i numeri della semestrale, ha fatto brutta figura ed è probabilmente inadeguato a gestire una fase così delicata.
La caduta della raccolta diretta è un segnale molto preoccupante e può essere fatale.

b)il management ha ritenuto di trovare già oggi spazio per anticipare la pulizia che solo gli ingenui ritenevano si potesse concludere con questo primo aumento di capitale. Se la banca riesce ad arginare la fuga dei clienti, la successiva pulizia (sempre necessaria) sarà meno onerosa. La banca sta procedendo più rapidamente sulla via del risanamento.

Quanto al tuo secondo quesito, nemmeno io sono un giurista, ma ritengo che il riferimento al diritto inglese si giustifichi soprattutto con la sua maggiore prevedibilità (prassi molto più ampia) e rapidità decisionale nelle cause civili.
Non so prevedere come si comporterebbe un giudice inglese sul quesito specifico che poni: ci si potrebbe documentare analizzando l’esito delle cause sicuramente nate dopo che il Regno Unito ha introdotto la legislazione nazionale che ha precorso la BRRD.
Una cosa però è certa: la BRRD è stata recepita oltremanica e sulla carta vale là come da noi.

P.S. non credo sia giusto attribuire alle due banche venete, che tu chiami "sorelle", un identico profilo. A mio avviso sono due banche parecchio diverse, soprattutto nelle loro criticità.
Naturalmente non si può escludere che la somma delle rispettive criticità porti ad un giudizio complessivo non dissimile, anche se gli "addendi" che compongono la somma possono essere tra loro parecchio diversi....:lol:
 

AtuttoGAZ

Forumer attivo
Ciao,

come avevo già scritto qui:

http://www.investireoggi.it/forum/o...are-di-vicenza-vt85979-81.html#post1044828717

il preliminare di bilancio, a mio avviso, ha evidenziato numeri meno incoraggianti di quanto ci si potesse attendere.

Rispetto a quanto descritto qui:

http://www.investireoggi.it/forum/o...are-di-vicenza-vt85979-31.html#post1044782076

il “peggioramento” ha riguardato principalmente:
+la caduta della raccolta diretta
+l’aumento delle rettifiche ai crediti deteriorati
+l’aumento degli impairments alle Attività disponibili per la vendita
+gli accantonamenti al fondo rischi e oneri

In compenso, è stato deliberato un aumento di capitale maggiore.

Sin qui i fatti.

Per le interpretazioni, ognuno deve fare le proprie valutazioni, orientandosi, in buona sostanza, tra le due seguenti ipotesi:

a)la banca ha problemi talmente grandi che è stata costretta ad anticipare le correzioni negative. Il management, modificando dopo breve tempo i numeri della semestrale, ha fatto brutta figura ed è probabilmente inadeguato a gestire una fase così delicata.
La caduta della raccolta diretta è un segnale molto preoccupante e può essere fatale.

b)il management ha ritenuto di trovare già oggi spazio per anticipare la pulizia che solo gli ingenui ritenevano si potesse concludere con questo primo aumento di capitale. Se la banca riesce ad arginare la fuga dei clienti, la successiva pulizia (sempre necessaria) sarà meno onerosa. La banca sta procedendo più rapidamente sulla via del risanamento.

Quanto al tuo secondo quesito, nemmeno io sono un giurista, ma ritengo che il riferimento al diritto inglese si giustifichi soprattutto con la sua maggiore prevedibilità (prassi molto più ampia) e rapidità decisionale nelle cause civili.
Non so prevedere come si comporterebbe un giudice inglese sul quesito specifico che poni: ci si potrebbe documentare analizzando l’esito delle cause sicuramente nate dopo che il Regno Unito ha introdotto la legislazione nazionale che ha precorso la BRRD.
Una cosa però è certa: la BRRD è stata recepita oltremanica e sulla carta vale là come da noi.

P.S. non credo sia giusto attribuire alle due banche venete, che tu chiami "sorelle", un identico profilo. A mio avviso sono due banche parecchio diverse, soprattutto nelle loro criticità.
Naturalmente non si può escludere che la somma delle rispettive criticità porti ad un giudizio complessivo non dissimile, anche se gli "addendi" che compongono la somma possono essere tra loro parecchio diversi....:lol:

Grazie del tempo dedicato! :bow:

Riguardo l'interpretazione il fatto che raccolta sia diminuita fortemente, almeno a me, spaventa.
Anche solo per curiosita' cerchero' possibili notizie o articoli in merito a BRRD e diritto inglese. Se trovero' news le condividero' per ragionarci su :up:
 

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