Alla scadenza di questa mancano 20 giorni.
Non ci giocherò perché non fa per me, però è l'unica scommessa che un ardimentoso potrebbe tentare con una fiche: rosso o nero , 50 - 50 (il mercato dice meno 40 -60) , puoi portare a casa il rimborso o zero.
PS: vedo adesso che qualcuno ci ha già provato

secondo me va in porto...In bocca al lupo
se non salta fuori il miliardo entro qualche giorno, il rischio risoluzione è molto alto
anche perchè sembra partito un bank run pesante
PASSERA dal MATTINO di oggi
«Senza un piano convincente per il salvataggio di Veneto Banca e di Banca Popolare di Vicenza, c’è da chiedersi perché bisognerebbe metterci altri soldi.
Nel caso dei due istituti di credito veneti, mancano i presupposti della sostenibilità aziendale. Non dimentichiamo che sono già stati messi quattro miliardi di risorse tra private e pubblico-private».
Parla da banchiere, Corrado Passera, ieri a Venezia citato come testimone della difesa dell’ex sindaco Giorgio Orsoni nel processo Mose. Ex ministro allo Sviluppo economico nel Governo tecnico Monti, già amministratore delegato di Banca Intesa e di Poste, Corrado Passera fuori dall’aula del tribunale lagunare ha riflettuto sul passato più o meno recente e sul futuro delle due banche venete in crisi.
«Sono casi di gestioni chiaramente pessime delle quali la giustizia deve occuparsi. Ma non è stata solo cattiva gestione», ha chiarito l’ex ad di Intesa.
«Evidentemente quando in un settore regolato e amministrato qual è quello bancario succedono casi di così tanta gravità, significa che probabilmente sono mancati i controlli sufficienti o le possibilità di intervenire in tempi utili».
Ipotesi salvataggio all’orizzonte per Veneto Banca e Popolare di Vicenza?
«In un sistema bancario dove le banche buone salvano quelle cattive, alla fine si va a indebolire l’intero sistema», ha spiegato Passera, riflettendo che mentre per Monte dei Paschi di Siena il salvataggio avrebbe senso «poiché la tenuta industriale è potenzialmente dimostrata», per Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza la situazione, dalla prospettiva dell’ex ministro allo Sviluppo economico, è decisamente diversa.
A suo dire mancano i presupposti di base per un salvataggio delle due banche venete, oltre che un piano per ripartire. Anche perché, ha sottolineato, è già stata fatta una iniezione di 4 miliardi di euro di risorse. E altre risorse servirebbero, a patto però di un piano «veramente convincente, senza il quale», chiosa l’ex ad di Intesa, «bisogna chiedersi perché dover mettere altre risorse».
«Su Veneto Banca e Popolare di Vicenza bisognava intervenire prima», conclude Corrado Passera.
«Difficile però pensare che la situazione dei due istituti di credito fosse così grave come invece si è dimostrata».
Quanto alle possibili ricadute sull’economia della regione legate al rischio di implosione dei due istituti di credito veneti, l’ex ministro Passera è fiducioso:
«Non mi aspetterei problemi gravi per il Veneto».