Iwbank dimissioni dell’amm. delegato di IWBank del vicepres.
Iwbank e UBI
un po' off topic ma non troppo
fonte:
http://banca-del-risparmio.blogspot.com/2009/07/iwbank-dimissioni-di-casale-mistero.html
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Sono ancora sconosciute le cause delle
dimissioni di venerdì
dell’amministratore delegato di IWBank Pasquale Casale e del vicepresidente Benedetto Marti. I due sono manager storici della banca online dalla sua fondazione che risale al 1999 con il nome di Imiweb Sim.
Personalmente sono dispiaciuto delle dimissioni di Casale. Per chi frequenta il mondo del trading online dagli albori, i fantastici anni tra il 1998-2000 in cui un manipolo di traders sperimentava l’ebrezza di investire in tempo reale cavalcando la bolla delle Internet company, Casale è una delle persone più conosciute ed apprezzate, al pari dell’altro ingegnere, Fabbri di Directa Sim. Forse li ha aiutati nel farsi apprezzare dalla comunità dei traders online la loro estrazione tecnica e non bancaria, basti pensare ai danni fatti ad un’altra famosa banca online dell’epoca, Banca 121, da un management composto da banchieri.
Ad oggi non è stato chiarito il perché delle dimissioni, certamente non appaiono come dimissioni volontarie, ma spinte. Insomma i due si sono dimessi per non essere dimessi (scusate il gioco di parole).
Difficile comunque capire le ragioni dell’estromissione di due manager che hanno fatto la storia di una delle più belle e solide realtà del mondo bancario italiano. Ho infatti già detto di essere cliente
IWBank, e anche molto soddisfatto visto che la ritengo la miglior banca online italiana (ovviamente per le mie esigenze, che non sono basilari).
Integrazione IWBank con UBI Banca
Nel precedente post sulle
dimissioni di Casale ho segnalato come ci fosse un po’ di incertezza dovuta all’
integrazione di IWBank all’interno del Gruppo UBI Banca. UBI Banca da tempo controlla la banca online tramite Centrobanca, e recentemente ne ha aumentato il controllo. Era chiaro che la mossa potesse preludere ad una maggiore integrazione di IWBank in UBI Banca, Gruppo che è sicuramente carente nei servizi bancari online.
Tra le ipotesi di sinergia sono sul banco del management della direzione UBI l’opzione di utilizzare la piattaforma IWBank come piattaforma online del Gruppo, magari marchiandola ancora con il nome attuale dell’home banking di Gruppo, QuiUbi, per i clienti UBI. Piacciono molto anche altre caratteristiche di IWBank, in particolare la vendita di mutui online. Basti pensare che ad oggi il Gruppo UBI, quarto gruppo bancario italiano, non ha nemmeno una funzione di calcolo della rata del mutuo sul sito Internet.
Le decisioni sulle sinergie tra IWBank e UBI dovrebbero essere decise e comunicate nel prossimo piano industriale triennale (2010-2012), annunciato dall’AD del Gruppo, Victor Massiah, per il prossimo autunno.
Giro di poltrone UBI Banca
In casa UBI è però già in atto un cambio di poltrone.
Milano Finanza ha pubblicato lo scorso 24 giugno la notizia che nel consiglio di sorveglianza di lunedì scorso (29 giugno) sarebbe stato presentato da Massiah un nuovo piano che prevede alcuni cambiamenti ai vertici del Gruppo, per esempio Francesco Iorio, nuovo direttore generale di Banca Popolare Commercio e Industria (BPCI), al posto di Domenico Guidi e Rossella Leidi (attuale vicedirettore generale di UBI e responsabile della struttura di risk management) al posto di Iorio.
Ma il giro di poltrone potrebbe essere ben più vasto e coinvolgere molte società del Gruppo.
Viene facile pensare quindi che Casale e Marti siano stati coinvolti in questi cambiamenti. Non è chiaro se tali variazioni siano già state approvate nel Consiglio di Sorveglianza di lunedì e nel Consiglio di Gestione di martedì, in tal caso potrebbero già essere comunicate la prossima settimana. Personalmente penso che tale ipotesi sia probabile, l’amministratore delegato e il vicepresidente di IWBank hanno dato le loro dimissioni di venerdì, a Borsa chiusa, con effetto immediato. E’ quindi probabile che presto, forse anche lunedì, sapremo i nomi dei sostituti.
Staremo a vedere. Certo dispiacerebbe sapere che la competenza e i meriti soccombano ancora una volta a logiche di poltrone e potere.