Onde di Elliott - Onde 1, 2, 3, 4 e 5.
Vediamo nel dettaglio l'emotività che contraddistingue e personalizza ogni onda del ciclo di Elliott...
Onde 1, 2, 3, 4 e 5.
Per una maggiore chiarezza di esposizione riprendiamo la figura del modello base:
Onda 1.
Tale onda viene da una chiusura di un ciclo precedente, viene quindi da una correzione.
Il sentiment di tale onda è perciò ben contrastante tra la massa degli investitori. Circa la metà di questa onda fa parte del processo di base e appare spesso come un semplice rimbalzo interno alla precedente correzione.
Solitamente è l'onda più breve della parte impulsiva del ciclo.
Talvolta la prima onda può essere dinamica, soprattutto se si è formata dopo una larga formazione di base.
L'investitore che entra nel mercato inizia a prendere posizioni di medio-lungo periodo, ma sono pochi quelli che la "cavalcano" da subito, proprio per il semplice fatto che il mercato si trova ancora in un'area molto pericolosa, tale da attendersi tutt'altro.
Onda 2.
Solitamente ritraccia onda 1 ripercorrendo gran parte dell'onda, o addirittura ritracciandola tutta in lunghezza.
Ciononostante, grazie alla sua capacità di rimanere al di sopra del minimo della prima onda, si creano molte delle tradizionali formazioni grafiche come il Double/Triple Bottom, oppure il Fondo a Testa&Spalle Rovesciato.
Gran parte degli investitori escono dal mercato e sono pochi quelli che rimangono fiduciosi e che hanno capito l'inversione in atto.
Onda 3.
Quest'onda è solitamente la più lunga e dinamica delle impulsive, soprattutto nel caso dei titoli e degli indici azionari.
La rottura del Top della prima onda è simile a tutti i tipi di rottura tradizionali, compresi anche i segnali d'acquisto della teoria di Dow.
Virtualmente tutti i minimi di trend-following entreranno nel mercato in base a questo segnale.
Solitamente durante quest'onda il volume è il più forte e i gaps diventano frequenti.
Non desta certo sorpresa il fatto che la terza onda sia spesso e volentieri la più estesa delle impulsive.
Coloro che erano usciti sull'onda 2, dopo aver visto questo segnale inconfondibile rientrano e con essi gran parte dell'intera massa degli investitori: il mercato ha girato verso l'alto.
Onda 4.
La quarta onda rappresenta solitamente una figura complessa. Come la seconda onda, corrisponde ad una correzione o fase di consolidamento del trend in atto.
In questa fase alcuni investitori decidono di uscire parzialmente dal mercato per poi rientrare su rottura del Top di onda 3.
La strategia spesso risulta vincente nel caso in cui onda 4 sia (come spesso accade) un consolidamento lateral-ribassista.
In genere in 4°onda il buon investitore sa cogliere l'opportunità di rientrare nel caso fosse uscito.
Spesso può assomigliare ad un inizio di inversione di Trend, ma con la rottura del Top di onda 3, la massa degli investitori prende coraggio più che mai ed in maniera euforica.
Onda 5.
Abbiamo detto che la quarta onda corrisponde solitamente ad una correzione o fase di consolidamento del trend in atto, ma con la successiva rottura del Top di onda 3, la massa degli investitori prende coraggio più che mai e dilaga l'euforia.
E' proprio durante la quinta onda che vengono confermati molti degli indicatori tecnici, come l'On Bilance Volume (OBV) che comincia ad avanzare lentamente insieme ai prezzi, ed è proprio a questo punto che anche le divergenze negative cominciano a svilupparsi sui vari oscillatori, indicando un possibile Market Top.
In questa fase gran parte dei titoli sale molto ed euforicamente su pressione della massa di molti investitori increduli di fronte alla possibilità che il mercato possa essere al limite.
Il Volume in piena divergenza sui massimi ne è la prova per uscirne, prima che arrivi la correzione.
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Personalità delle onde.
Il corso completo ¬
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Indice dei paragrafi
A cura di
Roberto D.M alias
Seashore