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Forumer storico
ENEL Endesa, una battaglia che vale la pena vincere
Websim - 26/03/2007 17:08:53
Si infiamma la battaglia per il controllo di Endesa (ELE.MC). Di fronte al rilancio della tedesca E.On (EOA.FRA), che ha portato la sua offerta per il primo produttore spagnolo di energia elettrica da 38,75 a 40 euro per azione, Enel e Acciona hanno reagito immediatamente annunciando con un comunicato di avere trovato un'intesa per conquistare e gestire insieme Endesa.
L'accordo Enel-Acciona
Ecco i punti chiave dell'accordo:
- Enel (ENEL.MI) e Acciona (ANA.MC) lanceranno un'Opa a un prezzo non inferiore a 41 euro per azione a condizione che venga raggiunta la quota del 50% del capitale di Endesa (in pratica devono raccogliere solo il 4%, visto che Enel ha già il 24,9% e Acciona il 21%).
- Acciona comprerà circa il 4% per arrivare al 25%, mentre Enel acquisterà tutte le altre azioni in circolazione.
- Enel e Acciona apporteranno il 25% ciascuno di Endesa in una holding di nuova costituzione che avrà il 50,02% di Endesa. Le restanti azioni in mano a Enel dovrebbero essere rimesse sul mercato (questo punto, però, non è espresso in maniera esplicita nel comunicato).
- Acciona avrà il 50,01% della holding.
- E' prevista la creazione di un una società ad hoc in cui confluiranno tutte le attività nella generazione rinnovabile gestite da Endesa e Acciona. Acciona avrà il 51% della società, Endesa il restante 49%.
- E' prevista l'aggregazione fra Endesa e Viesgo, la sesta società elettrica spagnola controllata da Enel. Nel caso in cui non ci siano problemi di antitrust (probabilità remota secondo noi), è prevista l'integrazione di Viesgo in Endesa.
La quota complessiva di Enel in Endesa dipenderà dalla quota di capitale che sarà ricollocata sul mercato.
Confermiamo il giudizio positivo sull'operazione
Confermiano la visione positiva sull'operazione che dà a Enel la possibilità di rafforzare notevolmente la sua posizione nel mercato europeo della generazione, con potenziali sinergie e un impatto positivo sull'utile per azione.
Finora Enel ha speso 10,2 miliardi di euro per acquistare il 25% di Endesa a 39 euro per azione. Se con l'Opa a 41 euro dovesse acquistare tutte le azioni Endesa in circolazione (escluso il 25% che sarà di Acciona), andrà a spendere altri 21,5 miliardi di euro con un investimento complessivo di 31,7 miliardi. Immaginando che l'intera somma venga presa a debito, Enel avrà nei prossimi tre anni (2007, 2008, 2009) un aumento degli oneri finanziari netti compreso fra 1.050 milioni e 1.150 milioni per anno. Dall'altra parte, però, Endesa è un'azienda che produce forti utili, per di più previsti in crescita.
L'utile netto di Enel crescerà di 1 miliardo al'anno
Immaginando che Enel possa incamerare il 75% degli utili futuri di Endesa, l'utile netto di Enel del 2007 salirebbe dai previsti 3,6 miliardi di euro a 4,5 miliardi: 900 milioni, infatti, è il saldo positivo fra la quota di utili di Endesa di spettanza dell'Enel (1,95 miliardi di euro) e i maggiori oneri finanziari. Nel 2008 e nel 2009 il vantaggio per Enel diventerebbe di circa 1.000 milioni all'anno.
Tutto questo senza contare sinergie: se infatti aggiungessimo sinergie pari a circa il 5% dell'Ebitda congiunto delle due società, l'utile 2007 di Enel potrebbe crescere anche di 1.400 milioni all'anno.
A questo punto le uniche incertezze sull'operazione sembrano legate ai risvolti legali, dopo il ricorso Endesa e di E.On per azione di disturbo da parte di Enel-Acciona.
www.websim.it
Websim - 26/03/2007 17:08:53
Si infiamma la battaglia per il controllo di Endesa (ELE.MC). Di fronte al rilancio della tedesca E.On (EOA.FRA), che ha portato la sua offerta per il primo produttore spagnolo di energia elettrica da 38,75 a 40 euro per azione, Enel e Acciona hanno reagito immediatamente annunciando con un comunicato di avere trovato un'intesa per conquistare e gestire insieme Endesa.
L'accordo Enel-Acciona
Ecco i punti chiave dell'accordo:
- Enel (ENEL.MI) e Acciona (ANA.MC) lanceranno un'Opa a un prezzo non inferiore a 41 euro per azione a condizione che venga raggiunta la quota del 50% del capitale di Endesa (in pratica devono raccogliere solo il 4%, visto che Enel ha già il 24,9% e Acciona il 21%).
- Acciona comprerà circa il 4% per arrivare al 25%, mentre Enel acquisterà tutte le altre azioni in circolazione.
- Enel e Acciona apporteranno il 25% ciascuno di Endesa in una holding di nuova costituzione che avrà il 50,02% di Endesa. Le restanti azioni in mano a Enel dovrebbero essere rimesse sul mercato (questo punto, però, non è espresso in maniera esplicita nel comunicato).
- Acciona avrà il 50,01% della holding.
- E' prevista la creazione di un una società ad hoc in cui confluiranno tutte le attività nella generazione rinnovabile gestite da Endesa e Acciona. Acciona avrà il 51% della società, Endesa il restante 49%.
- E' prevista l'aggregazione fra Endesa e Viesgo, la sesta società elettrica spagnola controllata da Enel. Nel caso in cui non ci siano problemi di antitrust (probabilità remota secondo noi), è prevista l'integrazione di Viesgo in Endesa.
La quota complessiva di Enel in Endesa dipenderà dalla quota di capitale che sarà ricollocata sul mercato.
Confermiamo il giudizio positivo sull'operazione
Confermiano la visione positiva sull'operazione che dà a Enel la possibilità di rafforzare notevolmente la sua posizione nel mercato europeo della generazione, con potenziali sinergie e un impatto positivo sull'utile per azione.
Finora Enel ha speso 10,2 miliardi di euro per acquistare il 25% di Endesa a 39 euro per azione. Se con l'Opa a 41 euro dovesse acquistare tutte le azioni Endesa in circolazione (escluso il 25% che sarà di Acciona), andrà a spendere altri 21,5 miliardi di euro con un investimento complessivo di 31,7 miliardi. Immaginando che l'intera somma venga presa a debito, Enel avrà nei prossimi tre anni (2007, 2008, 2009) un aumento degli oneri finanziari netti compreso fra 1.050 milioni e 1.150 milioni per anno. Dall'altra parte, però, Endesa è un'azienda che produce forti utili, per di più previsti in crescita.
L'utile netto di Enel crescerà di 1 miliardo al'anno
Immaginando che Enel possa incamerare il 75% degli utili futuri di Endesa, l'utile netto di Enel del 2007 salirebbe dai previsti 3,6 miliardi di euro a 4,5 miliardi: 900 milioni, infatti, è il saldo positivo fra la quota di utili di Endesa di spettanza dell'Enel (1,95 miliardi di euro) e i maggiori oneri finanziari. Nel 2008 e nel 2009 il vantaggio per Enel diventerebbe di circa 1.000 milioni all'anno.
Tutto questo senza contare sinergie: se infatti aggiungessimo sinergie pari a circa il 5% dell'Ebitda congiunto delle due società, l'utile 2007 di Enel potrebbe crescere anche di 1.400 milioni all'anno.
A questo punto le uniche incertezze sull'operazione sembrano legate ai risvolti legali, dopo il ricorso Endesa e di E.On per azione di disturbo da parte di Enel-Acciona.
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