ETF Operatività degli ETF armonizzati short e/o a leva (1 Viewer)

IlPorcospino

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Percentuale di partecipazione

Prendo da altro sito:

Se ho un ETF/ETC con sottostante il future, quando il future è in scadenza, il sottostante future viene “rollato” ovvero spostato alla scadenza successiva. Il problema sta nel fatto che i contratti possono avere prezzi differenti. Come ovviare a questa problematica? Come si concretizza quindi dal punto di vista matematico ed economico il passaggio (rollover) al future successivo? Si concretizza con il coefficiente di partecipazione.

Coefficente di partecipazione

Utilizziamo una tabella apparsa sul sito “Certificati e Derivati”dove risulta evidente il differente comportamento del rollover a seconda che la curva sia in contango (Futures con prezzi crescenti a scadenze successive) o in backwardation (Futures con prezzi decrescenti a scadenze successive).

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Come si può notare, in una situazione di Contango , che è quella in cui si trova quasi sempre il Petrolio e quasi tutti gli energetici in generale, la partecipazione subisce un adeguamento pari ad un 12% circa su un anno di rollover. Viceversa, in una situazione di Backwardation , che è quella in cui si sono trovati spesso i future sul rame o alluminio , per fare un esempio, la partecipazione si adegua al rialzo, perdendo però sull’anno un punto percentuale circa dovuto agli aggiustamenti giornalieri.
Ne risulta quindi che la stesa partecipazione cambia. Oltre all’eventuale perdita o guadagno legato al rollover, dobbiamo anche considerare che la partecipazione subisce variazioni importanti. Quindi ad esempio, in caso di contango , oltre alla beffa della perdita, ci troviamo anche con un ETF/ETC che non rispecchia più l’andamento del sottostante e quindi, l’investitore che va a comprare l’ETF/ETC dopo alcuni rollover, non potrà avere la performance precisa del sottostante.

Il caso del rollover dell’ ETC del Gas Naturale

Un esempio bello e concreto? Torniamo a parlare di gas naturale e dell’ETC quotato a Piazzaffari. Alzi la mano chi sa con esattezza qual è la percentuale di partecipazione dell’ETC al sottostante oggi. La percentuale di partecipazione è inferiore al 100%. Se fosse 100% significherebbe che, teoricamente, ad un movimento del future sottostante, ci sarebbe un paritetico movimento dell’ETC . Invece il movimento dell’ETC deve essere parametrato alla percentuale di partecipazione, e quindi ci possono essere situazioni dove ci sarà una partecipazione pari al 120% (quindi l’ETC per assurdo farà persino leva) ed altre dove invece è all’80% e quindi non replicherà mai l’andamento del future.

Ecco spiegato perché il grafico, ad esempio dell’ETC sul Gas Naturale e il grafico del Gas Naturale sono così disallineati: perché il rollover ha mangiato un sacco di soldi ai risparmiatori e perché la partecipazione è scesa così tanto che, quando il gas fa faville, l’ETC non può comunque recuperare il terreno perso… E poi , alla scadenza successiva, il rollover colpisce nuovamente… E’ la storia continua….fino a quando l’investitore, anche il più speranzoso , capisce che potrà recuperare realmente il terreno perso solo nel caso in cui il sottostante si renda protagonista di una performance inaudita oppure se la curva dei futures diventi da contando a backwardation . Ma nel caso dell’energy, è un’ipotesi difficile a concretizzarsi.
 

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ETF/ETC forward

A questo punto dovrebbe essere abbastanza chiaro l'obiettivo dei forward (frw).

Prendendo a prestito le parole dal lancio di un frw di ETFS:

11/11/2009


ETF Securities ha lanciato quest’oggi nella Borsa di Londra la sua 14esima ETC correlata al petrolio, ma è anche la prima legata ai contratti forward sul greggio: l’ETFS Forward Crude Oil (ISIN: JE00B24DLX86, ticker: FCRU).

Ha un costo totale annuo dello 0,54%, è denominata in dollari e sarà avviata alle negoziazioni domani, giovedì 12 novembre, nel segmento ETC del London Stock Exchange.

Mira a replicare le performance del DJ-UBS Crude Oil 3 Month Forward Sub-Index, che ogni due mesi rinnova il contratto future WTI (West Texas Intermediate, il petrolio di riferimento americano) in scadenza con uno tra il 4° e il 6° disponibili. Poter scegliere un contratto con scadenza maggiore, consente all’investitore di massimizzare i ritorni quando i prezzi dei contratti a più breve scadenza sono superiori a quelli di più lunga durata (backwardation), e cercare di limitare le perdite laddove i prezzi dei contratti future a più lunga scadenza sono maggiori rispetto a quelli di più breve durata (contango).

Come per tutte le altre ETC quotate, eccezion fatta per quelle emesse da ETFS Oil Securities Ltd, l’ETFS Forward Crude Oil è interamente (dal 100% al 110%) collateralizzata da titoli del mercato monetario e governativi di elevato rating e da titoli azionari molto liquidi scambiati nelle primarie Borse mondiali sviluppate.

O ancora:

La sostanziale domanda degli investitori per investire su piu' punti della curva dei future delle materie prime ha convinto ETF Securities a creare nuovi "forward ETC", dando agli investitori la possibilita' di implementare differenti strategie d' investimento. La richiesta per i nuovi ETC e' semplicemente il risultato di un significativo interesse da parte del mercato oltre che una maggiore conoscenza del settore delle commodity. I nuovi forward ETC hanno storicamente mostrato una minore volatilita'. Gli effetti del contango e backwardation sono altresi' diversi rispetto agli ETC esistenti. I nuovi ETC danno agli investitori l' opportunita' di ottimizzare il rendimento grazie all'aumento dell' esposizione al backwardation o alla diminuzione dell' esposizione al contango.

La richiesta per questi nuovi ETC e' stata trainata da investitori sempre piu' esigenti in tema di benefici tratti dal backwardation* in quanto risorsa di " Extra- profitto" sul prezzo delle materie prime. Vista la dinamicita' del backwardation ed il contango, gli investitori piu' sofisticati vorrebbero infatti optare per strumenti che replicano differenti future sulle commodity secondo le loro previsioni.
 

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Contango, backwardation, consigli e alternative

When markets are in contango, investors in futures or futures-based ETFs like the United States Oil Fund (USO) can lose money. It’s axiomatic, but we still get a surprising amount of e-mail from folks who simply think this is a myth. So let’s walk it through. Let’s suppose that you (or the fund you own, such as USO) is holding the March oil contract (the “front month,” in futures terminology). As the expiration date approaches, you have to sell that contract. If you don’t, you’ll have to take delivery of physical oil in Cushing, Okla.—and let’s be honest, no one wants to do that. So you sell the March contract and buy the April contract. This is called “rolling” the position, and it’s what most traditional commodity ETFs, including USO, do. Now suppose that “spot” oil is trading for $75/barrel. As the March contract approaches expiration, its price will converge with the spot price. That’s the way the commodities market works. But if the markets are in contango, the April contract will cost more; say, $80/barrel. You don’t lose any money when you sell the March contract and buy the April contract; you simply own fewer contracts at a higher price. The trouble happens over the next month. If the spot price of oil stays flat at $75/barrel, the value of that April contract will slowly decay from $80/barrel to $75/barrel.
While we have written in the past that commodities can provide valuable portfolio diversification, one needs to tread carefully in these markets. Looking out for contango and backwardation (the opposite effect of Contango which can actually enhance future based returns vs spot prices) is necessary when trading commodities, particulary volatile ones like Oil and NatGas.
Index Universe notes that contango currently costs USO 6% before funds fees. Now obvisouly if you think Oil is set to rise more than 6%, it still may be a good bet. However, for commodities in heavy contango, it might be advisiable to find commodity proxies, like holding companies that specialize in commodity products. Now investing in equity alternatives have seperate risks and should be duly noted. However, one of the benefits of holding an ETF is that some of the individual company risk can diversified out by holding an entire sector opposed to one firm. In times of heavy contango Commodity Corporations might be viable alternatives.
 

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Dove trovare le informazioni sulle politiche di roll-over dell’emittente?

Generalmente i documenti che descrivono i calendari di roll-over si trovano sul sito dell’emittente associati al prodotto (ETF/ETC).

Ad es., facendo riferimento a ETF Securuties e all’ETFS Leveraged Crude Oil (Petrolio Greggio), è disponibile un calendario di roll-over in PDF che riporta diverse informazioni (l’ETF fa riferimento al Dow Jones-UBS Crude Oil Subindex).

Innanzi tutto spiega cosa si intende per rolling:
Commodity futures contracts normally specify a certain date for delivery of the underlying physical commodity. As this date approaches, investors may replace the contracts having near-term expirations with contracts having more-distant expirations. For example, a light sweet crude oil futures contract purchased and held in October may specify a January expiration. As the expiration date approaches, the contract expiring in January may be replaced by a contract for delivery in March. This process is known as “rolling.”
To reflect the rolling process, the Dow Jones-UBS Commodity IndexSM methodology specifies that as the futures contracts that comprise the indexes approach expiration, they are replaced by similar contracts with later expirations. Index Performance vs. Near-Term Contract Performance Due to the roll schedule, the Dow Jones-UBS Commodity IndexesSM do not always track the price of the nearest-term futures contract.
The Dow Jones-UBS Crude Oil SubindexSM, for example, typically tracks the nearest-term futures contract only part of the time, and at other times tracks a longer-term futures contract. There are two factors that determine what contract is being tracked, and the resulting returns of the index:

1. The timing of the index roll, as defined by the index methodology
2. The relative price movements of the incoming contract and the outgoing contract

Poi, qual’è la politica di timing del rolling:
The futures that underlie the indexes within the Dow Jones-UBS Commodity IndexSM family roll approximately every other month. Each commodity has a schedule that defines what contracts are held at any time. For example, while Nymex Light Sweet Crude Oil futures have monthly expirations, the Dow Jones-UBS Crude Oil SubindexSM rolls every other month, to the contract that is two months longer in maturity. As a result, the Dow Jones-UBS Crude Oil SubindexSM will reflect 100% of the returns of the “nearby” contract only part of the time, and at other times will include returns for a longer-term future.
Rolls are implemented over a 5-day period—increasing the weighting of the new contract from 0% to 20%, 40%, 60%, 80% and finally 100%. The “Hedge Roll Period” begins on the fifth business day of the month and ends on the ninth business day.
The DJ-UBSCI is calculated as if the weighting adjustments occur at the close of each day, with the adjusted weights used for the next day’s calculations.

Poi, chiarisce gli effetti sulla performance del contango e del backwardation che noi ben conosciamo.

Infine, definisce il timing per il prodotto in oggetto:

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Protezione da rischio cambio (euro hedged).

Come ho sperimentato e riportato nel 3d sull'ETF turchia, il riscio cambio combinato con le variazioni dell'indice sottostante, possono produrre ampie oscillazioni delle quotazioni, a volte inaspettate.

Esistono degli ETF protetti (parzialmente) contro il rischio cambio. Per descriverli, non ho trovato di meglio che citare alcune emissioni:

ETF con copertura del rischio cambio
Il 26 gennaio db X-trackers ha lanciato sul mercato italiano il primo ETF azionario che incorpora un meccanismo di copertura che riduce sensibilmente l'esposizione al rischio cambio, il db x-trackers S&P 500 (Euro Hedged) ETF. La copertura è effettuata a livello di indice sottostante attraverso contratti forward mensili che vengono rinnovati di volta in volta sul nozionale dell'S&P 500 all'inizio di ciascun periodo. L'ETF prevede un TER di 0,30%, 10 centesimi in più rispetto al corrispondente ETF db x-trackers sull'S&P 500 senza copertura.

ETF_Europa: sono di iShares i primi Etf azionari coperti dal rischio cambio.
iShares ha lanciato nella Borsa di Londra, lunedì 1 ottobre 2010, i primi 5 Etf azionari in Europa ad offrire una copertura valutaria, così da minimizzare il rischio di cambio cui può trovarsi esposto un investitore; condizione che si presenta ogni qualvolta il benchmark è composto da titoli denominati in una moneta diversa da quella di negoziazione dell’Etf.
Investire nell’indice Msci World, per esempio, comporta un’esposizione a 14 differenti valute, oltre che alle azioni stesse componenti il benchmark, ovviamente: dollaro statunitense, euro, yen giapponese, dollaro canadese, dollaro australiano, franco svizzero, sterlina inglese, dollaro di Hong Kong, corona svedese, corona danese, corona norvegese, nuovo shekel israeliano, dollaro neozelandese e dollaro di Singapore. E proprio su questo indice, iShares ha costruito due Etf che attraverso contratti forward mensili sulle valute, gestiti da State Street Global Markets, coprono la posizione verso l’euro e la sterlina inglese: l’iShares Msci World Monthly Eur Hedged (Isin: IE00B441G979) e l’iShares Msci World Monthly Gbp Hedged (Isin: IE00B42YS929), rispettivamente.
La copertura valutaria verso euro e sterlina è stata approntata anche nei due Etf che replicano l’andamento delle 500 principali azioni statunitensi: l’iShares S&P500 Monthly Eur Hedged (Isin: IE00B3ZW0K18) e l’iShares S&P500 Monthly Gbp Hedged (Isin: IE00B3Y8X563).
L’esposizione al Giappone, infine, con copertura del cambio yen/euro, è offerta attraverso l’iShares Msci Japan Monthly Eur Hedged (Isin: IE00B42Z5J44).
Tutti gli Etf reinvestono i dividendi e hanno un costo totale annuo, secondo l'area di riferimento, dello 0,45% (mondo), 0,55% (Usa) e 0,64% (Giappone).
 

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DAX Leva 2

Applichiamo quanto abbiamo imparato a un caso di attualità: l'indice DAX.
Supponiamo che abbiamo acquistato un ETF Leveraged DAX [il 200 pct Leveraged Dax-LX ( DAXLEV.MI)] il 22 febbraio 2011, in piena bonaccia prima del disastro giapponese.
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Dopo la crisi giapponese, l’indice ha avuto un calo verticale; poi, una leggera ripresa, per un decremento del 9%.
Come si è comportato l’ETF a Leva = 2?
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Sostanzialmente bene; anzi, l’ETF performa un pochino meglio dell’attesa e, comunque, meglio dell’algoritmo di leva due.

Ma quanto vale il deprezzamento? Come sappiamo è ancora irrilevante, ma comincia a aumentare. Seguiremo l’evoluzione delle cose.

Intanto, l’indice, per riportarsi ai valori iniziali, deve risalire da 6664 a 7318.
Ma l’indice quanto tempo impiegherà a tornare al valore di equilibrio? Se le cose vanno come sono andate prima della crisi giapponese, più di tre mesi. Vedremo.
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claudios

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Gli etc sulle valute con leva 3 sulla borsa italiana hanno gli stessi difetti degli altri etf a leva?
grazie
ciao
ps complimenti per la competenza
 
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IlPorcospino

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Gli etc sulle valute con leva 3 sulla borsa italiana hanno gli stessi difetti degli altri etf a leva?
grazie
ciao
ps complimenti per la competenza

Penso di sì; ha tutte le caratteristiche (non direi i difetti) di un etf a replica sintetica a leva costante (=3).

Struttura
ETFS 3x Short USD Long EUR è garantito da operazioni valutarie effettuate con controparti (Currency Transaction Counterparty - CTC). Il rischio di controparte è mantenuto al minimo tramite pagamenti giornalieri effettuati ai prezzi di mercato e la liquidità è utilizzata per operazioni repo con CTC in cambio di collaterale idoneo. Il collaterale idoneo è custodito dal gestore della garanzia BNY Mellon in un conto deposito segregato e valutato giornalmente.

ETFS 3x Short USD Long EUR è un titolo di debito che può essere creato o rimborsato su richiesta (dai market-maker). È negoziato in borsa come un titolo azionario, con prezzamento e tracking uguali a un Exchange Traded Fund.

Descrizione dell'indice
MSFXSM Triple Short US Dollar/Euro Index (TR) è un indice total return che rispecchia la performance di una posizione completamente garantita in contratti a termine valutari stipulati su base giornaliera. L’indice fornisce un’esposizione short a (i) variazioni dei tassi di cambio tra la valuta locale (USD) ed EUR e (ii) una componente costituita dal differenziale dei tassi d’interesse.

La metodologia utilizzata da Morgan Stanley & Co. per il calcolo dell’indice è descritta nel Manuale degli Indici MSFXSM che può essere consultato sul sito Internet:

Morgan Stanley - Research

Gli indici Triple Short Currency rispecchiano un’esposizione con leva all’esposizione valutaria giornaliera moltiplicata per -3 (-3x). Ogni indice Triple Short Currency fornisce lo stesso rendimento giornaliero del collaterale dell’indice Short Currency corrispondente.

I dati storici dell’indice sono disponibili sul sito Internet e su Bloomberg: < ALLX > < MSCE > < GO >.

Liquiditá
Gli ETC si scambiano in borse regolamentate come le azioni. Il loro prezzamento e replica del sottostante sono simili agli Exchange Traded Funds (ETF). Gli ETC sono scambiati in Europa in 3 valute (USD, EUR e GBP) da molteplici market maker che possono attuare il processo Creation/ Redemption per 1 miliardo di USD ogni giorno su domanda dell'investitore
 

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