La chiusura dei mercati Usa ieri per il Martin Luther King Day non ha certo favorito la comparsa di volatilita' o volumi elevati (gli scambi sono risultati la metà circa di venerdi'). Nonostante la mancanza di spunti direzionali il future ha comunque mantenuto l'orientamento rialista evidenziato nella precedente, facendo registrare una chiusura di seduta superiore al 31200 punti, a ridosso dei massimi di inizio anno. La domanda che e' lecito farsi e' quindi se il ribasso subito nelle sedute centrali della scorsa ottava abbia rappresentato tutta la correzione che il derivato aveva intenzione di mettere a segno, oppure, se come gia' paventato altre volte nelle precedenti analisi, la reazione attuale sia solo la congiunzione tra due momenti di ribasso, il secondo ancora tutto da realizzarsi. Data la prossimita' delle resistenze (a 31320) la cosa migliore, anche se il sentiment e' positivo ed in miglioramento, e' comunque attendere la rottura dell'ostacolo prima di intraprendere posizioni al rialzo che non siano di brevissimo termine. Per quello che riguarda gli obiettivi deve essere tenuto a mente che il limite superiore del canale rialzista che sale dai minimi di marzo 2003 transita gia' oggi in area 32550 ed e' quindi probabile che possa essere vicino ai 33mila punti quando (e se) i prezzi decideranno di avvicinarlo. Prima di quello a quota 31600 circa i prezzi troveranno l'ostacolo rappresentato dal limite superiore del canale che sale da agosto 2004, vero banco di prova per le possibilita' dell'ascesa a medio termine. La mancata rottura di area 31300, se accompagnata da movimenti inferiori a quota 31000/050 renderebbe superfluo dilungarsi sulle prospettive di rialzo, dal momento che farebbe temere la ripresa del ribasso.