Operatività Indici & Futures - Open - Cap. 1

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Chiusa ad ulteriori risposte.
Tornando alla chiusura del mensile, finché il williamns non scende sotto la sua medie non se ne parla...

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mercoledì 21 marzo 2012

Buongiorno a tutti

In questi anni di 3d con il buon amico e maestro Ciampa si è cercato di portare, tramite brevi incursioni, delle aperture sui meccanismi di fondo della borsa. Delle brevi incursioni che apparentemente nulla hanno a che vedere con l'analisi tecnica o fondamentale. Brevi spazi di luce per indurre tutti noi a riflettere.
Tutte le citazioni possono essere riassunte in questo moto di spirito:
"così nella vita così in borsa; così in borsa così in vita".
La vita quotidiana è quel che accade nei mercati non sono due cose discinte e disgiunte, ma due facce della stessa moneta.
Va da sé che tali intrusioni risultano spesso fastidiose e disturbanti. Giusto. E' una ricerca personale che non dovrebbe forse essere condivisa. Quindi se ne può benissimo farne a meno. Saltare queste introduzioni.
Soprattutto questa: gli archetipi

"Un certo strato per così dire superficiale dell'inconscio è senza dubbio personale: noi lo chiamiamo "inconscio personale". Esso poggia però sopra uno strato più profondo che non deriva da esperienze e acquisizioni personali, e che è innato. Questo strato più profondo è il cosiddetto "inconscio collettivo" [...] non è di natura individuale [...] e al contrario della psiche personale, ha contenuti e comportamenti che (cum grano salis) sono gli stessi dappertutto e per tutti gli uomini e costituisce un substrato comune di natura soprapersonale presente in ciascuno.
L'esistenza psichica si riconosce soltanto dalla presenza di "contenuti capaci di diventare coscienti" [...]. I contenuti dell'inconscio collettivo sono i cosidetti "archetipi".
L'espressione "archetipo" si trova già in Filone Giudeo con riferimento di Dio nell'uomo [...]: per quanto riguarda i contenuti dell'incoscio collettivo ci troviamo davanti a tipi arcaici o ancora meglio primigeni, cioè immagini comuni presenti fin dai tempi remoti [...] figure simboliche delle primitive visione del mondo [...].
Il fatto di soggiacere alle immagini eterne è cosa di per sé normale. E' per questo che esistono. Devono attirare, convincere, affascinare e sopraffare, poiché sono create con il materiale primigenio"
[Carl G. Jung. Gli archetipi dell'inconscio collettivo. 1937 Ed. boringhieri. 1977]

Fermiamoci qui che se no ci perdiamo. Il senso è che esistono degli archetipi che fanno si che le cose siano. Possiamo, per famigliarizzare con essi, intenderli come delle "immagini che si dipanano davanti ai nostri occhi" (consapevoli che sono altro e di più di questo).
La ciclicità è un archetipo fondamentale dell'esistere. Così in natura così nell'uomo. E' arcaico, remoto e primigenio.
Quale più grande figura poteva aver presa su colui che cerca la felicità nel guadagno in borsa? Ciclo di borsa come ciclo di vita come ciclo della natura. Dall'intermedio direttamente alla primavera. Dai t+2 alle stagioni.
La portata è micidiale!
Per questo perdiamo costantemente in borsa e non troviamo in essa felicità, ma bensì frustrazione.
Se colleghiamo il post di Krishanamurti a questo di Jung, gettiamo una luce potente e penetrante nella nebbia della vita e della vita in borsa.
Dunque i cicli non solo esistono, ma sono anche sfruttati ad arte. Li la chiave per cercare di individuare i punti di rottura, di "sfruttamento": ovvero le nostre debolezze.

Ma andiamo avanti con questa analisi e vediamo le differenze tra il considerare una continuità fra le scadenze e concentrarsi solo sull'ultima.
Nel nostro caso, solo su giugno.
 
A noi interessa fare il punto ciclico. E poiché il mensile non si è chiuso sul 16 marzo è a cavallo delle due scadenze. Dunque quali dati considerare?
Personalmente mi sono già espresso. Ma vediamo tale differenza con i grafici.
Sul 16gg che è il ciclo operativo per il mensile: quando va a ribasso tale ciclo si comincia a dispiegare lo short.

Oscillatori

scadenza marzo

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scadenza giugno

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la differenza è vistosa. Cosa indica? Se consideriamo giugno, vi è la possibilità di vedere un altro massimo del mensile su questo ciclo. Probabilmente sul primo 8gg del 2° 16gg. Questa settimana dunque.
E la cosa non è da poco. O no?

Velocità

marzo

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giugno

v16gg giugno.GIF


sostanzialmente identiche: entrambe danno il massimo fatto o in procinto di farlo (come sappiamo la velocità ha una doppia funzione, che la rende da sola non utilizzabile; ovvero va sempre associata al taglio trend di competenza, che nel nostro caso è quella up).
 
Ultima modifica:
La differenza la notiamo asoprattutto sull'8gg

marzo

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giugno

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a marzo il max è fatto, a giugno no.

Dunque sarebbe chiusura di 16gg essendo questo il 2° 8gg del primo 16gg. E marzo correttamente lo segnala. Giugno al 16° daily (dati aggiornati al close di ieri) prospetta ancora un massimo in arrivo.
Ovviamente i dati devono essere considerati nella giornata odierna dove anche giugno potrebbe essere girato a ribasso.
Ma la differenza è notevole:
16gg chiuso per marzo, per giugno no.
Il tempo passa e le cose rientrano.
Già oggi, con il minimo previsto nei giorni precedenti e in formazione a partire da ieri.
Solo che considerando marzo oggi e ieri si entrava short.
O meglio: lunedì si entrava short rimanendoci.
Questa è la differenza.
Ma ognugno deve usare il suo "archetipo". Eliminando il tempo tra il pensiero e l'azione. Tra l'idea e la sua trasposizione in materia.
Tra l'analisi e l'ordine.
 
Ora xò dobbiamo fare attenzione ad una cosan molto importante: le trend line.

Riprendiamo la scadenza di marzo

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e quella di giugno modificandolo con la tl uo che sostiene tutto il rialzo, quella più larga (nel grafo precedente ho tirato solo quella più stretta)

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cosa possiamo notare? Che sulla scadenza di giugno le tl sono molto ripide. Troppo. Devono quindi essere confermate. Soprattutto quella ribassista. Ci vuole un nuovo minimo per allargarla.
Inoltre notiamo che siamo sotto la tl up stretta, dunque è scattato il primo segnale di short.
Già!
Perché le velocità sono a ribasso su entrambe le scadenze.
Ora siao sotto le tl up su entrambe.
Stamattina abbiamo fatto il minimo che porta anche marzo sotto la tl up.
Manca l'oscillatore. Vero. In quella di giugno. In quella di marzo l'abbiamo già.
Visto a cosa ci porta la differenza? Ad un ritardo\anticipo del segnale. In ritardo rispetto a giugno. In anticipo rispetto a marzo.
Nella differenza il rischio.
Cosa facciamo?
Riprendiamo la scadenza giugno

20 min giugno.GIF


e possiamo ipotizzare che andiamo a planare sulla tl up larga con il minimo di chiusura del 16gg iniziato il 27 marzo.
A quel punto, su quella tl, dovremo avere che anche iil williams è andato a ribasso sotto la sua media (è l'indicatore inferiore con media in giallo) per poter rimanere a ribasso sulla chiusura del mensile.
Mediamo tra le due scadenze, seguiamo l'indice come indicatore principale ma non scendiamo del tutto da marzo.
Quando lo spread tra la vecchia e la nuova scadenza è ampio succede questo.
E il max fatto sull'indice non sappiamo ancora se è prodomo ad un rialzo del derivato o ad una discesa dell'indice.
Personalmente mi aspetto che salga il derivato. Ma la questione tempo, ovvero il quando, è la discriminante.
Me lo aspetterei per il prox mensile. Quindi fra una 10 di giorni.
Ma avremo tutto il tempo per confermare o smentire.
 
Lo schema di controllo si arrichisce oggi di due nuovi punti di controllo

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rimanendo fermo quello di ieri (sono le linee punteggiate, questo è il primo dall'alto) abbiamo sia la tl discendente che il max pari ciclo di ieri.
Oggi è sell day e il target è il max del giorno precedente. Non ci siamo ancora arrivati. Nel frattempo è arrivato il nuovo minimo.
Ora questo per noi comincia a significare qualcosa.
Dunque abbiamo:
- velo sul 16gg a ribasso
- taglio tl up
- oscillatore sull'8gg scadenza marzo+giugno a ribasso
e ora anche
- ciclo dei 3gg che da il primo segnale di inversione

cosa dobbiamo fare dunque?

abbiamo uno scoglio ancora da superare: ieri ed oggi sono giorni ciclicamente da chiusura del T+1. Dunque il minimo odierno potrebbe benissimo essere la chiusura. Fatto questo minimo si riparte a razzo verso nuovi massimi. O tentativi di fare nuovi massimi già questa settimana.
E il taylor va in variante 4 con spostamento del buy day su oggi. Controlleremo se domani va in variante 5. Lo faremo come sempre al close.
Ormai lo schema è chiaro da applicare. Lo schema max\min in open\close.
Ma prima di salire sulle varianti rimaniamo sulla regolarità del ciclo.
Un minimo in un sell day richiama ulteriore minimo sul prox ciclo a 3gg. Dunque aspetteremo i prox due giorni per la conferma. Ovvero questo schema dovrebbe confermarsi

schema.GIF
 
Che allargango lo zoom diventa così

zoom.GIF


dunque uno schema che dovrà trovare la sua conferma sui paletti sopra esposti, sul segnale del williams e su venerdì che ci aspettiamo un minimo intorno al minimo odierno (a seconda di dove si formerà il minimo odierno avremo già oggi delle indicazioni, quindi come sempre dal close potremo capire domani e, dopodomani su domani, quindi il buy day).

Tradurre il pensiero in parola e in grafico non è semplice.
Ma di fondo quel che guida è l'archetipo ciclico. Sempre.
A volte si prende a volte no.
La responsabilità è sempre nostra.
Di chi scrive nella fattispece.
E non è cosa da poco aimé...
 
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