venerdì 30 marzo 2012: Se amaste i vostri bambini non ci sarebbe guerra
Buongiorno a tutti
Purtroppo si sta svelando il volto duro degli interessi in gioco. Da un lato chi cerca in tutti i modi di preservare un sistema che è totalmente a suo vantaggio (limitiamoci a citare i politici, gran luogo comune, e gli economisti); dall'altro tutti coloro funzionali al mantenimento dei primi.
Scriveva Camus che nel "suicida" la vita, le cose del mondo, lo superano. Donde la sua arresa.
E' così. Nulla può il singolo contro il potere costituito se non agire contro di sé. Non dobbiamo sorprenderci se finisce così. Ciascuno è portatore delle conseguenze delle proprie azione.
Ma è anche vero che le azioni dei singoli generano le azioni collettive che sui singoli ricadono. Proprio come in borsa dove il prezzo è fatto dalla mentalità di tutti coloro che partecipano alla sua formazione con particolare riguardo a coloro che hanno la possibilità di manipolarlo.
Così nella vita così nella borsa.
Dobbiamo cambiare prospettiva. Non vi è altra possiblità per cambiare.
E quindi chiediamoci questo: cos'è l'amore?
"La parola è talmente falsata e contaminata che non mi va granché di usarla. Tutti parlano di amore [...]. Amo il mio paese, il mio re, qualche libro, quella montagna, il piacere, mia moglie, Dio.
L'amore è una idea?
Se lo è può essere coltivata, nutrita, accarezzata, comandata a bacchetta, alterata come volete?
Quando dite di amare [...] cosa significa?
Significa che amate una proiezione di voi stessi [l'idea] sotto certe spoglie di rispettabilità secondo quello che credete sia nobile [...]. Quando adorate [...], adorate voi stessi. Quando amate, amate voi stessi. E questo non è amore. [...]
La chiesa l'ha definito in un modo, la società in un altro, e c'è una gran quantità di deviazioni e di interpretazioni sbagliate.
Adorare qualcuno, dormirci insieme, lo scambio emotivo, l'amizia, è quello che intendiamo per amore?
Questa è stata la norma, il modello, ed è diventata una cosa così estramenente personale, riferita ai sensi e limitata che le religioni hanno dichiarato che l'amore è qualcosa di molto più grande.
Le religioni, in quello che l'uomo chiama amore, vedono piacere, competizione, gelosia, desiderio di possedere, di tenere stretto, di controllare e di interferire nel pensiere dell'altro e [...] affermano che deve esserci un altro tipo di amore, [...], bellissimo, intatto, non corrotto.
[...] ma negando la sessualità [...] negano l'intera bellezza della terra. Hanno gelato i loro corpi e le loro menti; hanno disidratato l'essere umano; hanno bandito la bellezza [...].
[Dunque] l'amore può essere diviso in sacro e profano, umano e divino o c'è solamente amore?
L'amore appartiene a uno o a molti?
L'amore è personale o impersonale?
Morale o immorale?
E' qualcosa di intimo o no?
L'amore è un sentimento? una emozione? E' piacere e desiderio?
Tutte queste domande indicano che abbiamo delle idee sull'amore: idee su ciò che dovrebbe e non dovrebbe essere: un modello o codice maturato nella cultura in cui viviamo.
Così dobbiamo liberarci dalle incrostazioni dei secoli per poter amare. Mettere da parte tutti gli ideali e le ideologie su ciò che dovrebbe o non dovrebbe essere.
Dividere qualsiasi cosa in quello che dovrebbe essere e in ciò che è, è il modo più ingannevole per vivere.
[...]
Il governo dice: "Và e uccidi per amore del tuo paese";
La religione dice: "Dimentica il sesso per amore di Dio";
E' amore questo?
[...]
Dite di amare vostra moglie?
In quell'amore è implicito il piacere sessuale, il piacere di avere qualcuno in casa che badi ai vostri bambini, che cucini.
Voi dipendete da essa [...]
Ad un certo punto si stanca o se ne va con qualcun'altro, e tutto il vostro equilibrio emotivo è distrutto [...] e questo è detto gelosia.
C'è sofferenza ansietà odio e violenza.
Così quando dite "ti amo" in realtà dite "fino a che tu mi appartieni io ti amo ma nel momento in cui non mi appartieni più comincio ad odiarti. Fino a che posso fare affidamento su di te per soddisfare le mie necessità, sessuali o altro, ti amo, ma nel momento in cui non mi soddisfi più smetto di amarti. [...]
L'appartenere ad un altro (Stato Chiesa Partner), l'essere psicologicamente nutrito da un altro, dipendere da un altro genere paura ansietà gelosia colpa e finché c'è paura non c'è amore; il sentimentalismo e l'emotività non hanno assolutamente niente a che fare con l'amore. [...]
Forse che l'amore ha dei doveri e delle responsabilità?
Così che quando facciamo qualcosa fuori dal dovere non c'è più amore?
La struttura del dovere in cui è intrappolato l'essere umano distrugge l'amore.
Finché sarete costretti a fare qualcosa perché è vostro dovere, non amerete quello che fate.
Quando c'è amore non c'è dovere o responsabilità.
Molti genitori credono di essere responsabili dei loro figli e il loro senso di responsabilità si esplica nel dire loro cosa devono fare e cosa non devono fare, cosa diventare e cosa non devono diventare. I genitori vogliono che i loro figli abbiano una sicura posizione nella società. Quello che chiamano responsabilità fa parte della rispettabilità [...],e dove c'è rispttabilità non vi è ordine: essi si curano solo di diventare dei perfetti borghesi.
Quando preparano i bambini a introdursi nella società non fanno altro che protrarre la guerra il conflitto e la brutalità. E' amore questo?
In realtà prendersi cura di qualcosa vuol dire prendersi cura come se lo steste facendo per un albero o una pianta, annaffiandola, studiando i sjoi bisogni, il miglior suolo, curandola con attenzione e tenerezza,
ma quando preparate i vostri bambini a introdursi nella società li state preparando a essere uccisi.
Se amaste i vostri bambini non ci sarebbe guerra."
[Krishnamurti. Libertà da conosciuto. Ed. Ubaldini 1973"
In questi mesi delle persone si sono uccise. Altre si sono date fuoco! Siamo solo agli inizi.
Questo non è amore!
Se amaste il vostro popolo, non ci sarebbe povertà!