Cosa mi può succedere che già non sia in atto? Sono già affetto da una malattia mortale incurabile. Io come tutti noi assieme.
Posso solo subire un decorso molto triste e doloroso. Ma su questo versante già ci metto di mio con il mangiare e con le situazioni al limite del sostenibile in cui mi caccio come un bambino che compie le marachelle.
Desidererei vivere il più a lungo possibile. Ma dipende cosa me ne faccio di questi anni in più.
Diceva Kandhi-la questa estate (una laica tibetana in odore di santità) che nulla può accadergli che non sia già stato deciso. Dopo esser scappata in India (recentemente) dal Tibet mettendo a rischio la sua vita (si ancora oggi, ieri come ora) ha cominciato a manifestare le sue capacità di pace e calma interiori. Trovando rifugio presso un monastero. I monaci erano molto preoccupati che le potesse accadere qualcosa di grave. Che la sua vita fosse in pericolo.
Ma ella rispose: "se io devo morire, nulla e nessuno può opporvesi. Perché dunque dovrei vivere nell'angoscia e nella paura? Allo stesso modo, se il mio momento di lasciare questo corpo non è ancora giunto, nulla e nessuno potrà arrecarmi danno".
E' come io mi comporto in ogni istane della mia vita che è importante. E' come mi relazione con gli esseri che mi circondano che è importante. La mia motivazione che sta alla base.
Noi siamo uno dei tanti. E fra i tanti io sono il meno importante.
Khandi-La voleva dire proprio questo: proteggerla in quel modo significava darle importanza. Se questa era l'immagine che stava trasmettendo, allora stava sbagliando qualcosa.
Ovviamente io, rispetto a lei, vivo con un pò più di paura
. E, soprattutto, in errore come le cose successe questa estate, purtroppo, dimostrano.
Capisco cosa vuoi dire e ti ringrazio.
Ciao