[FONT="]l'Ocse ha lanciato l'allarme deflazione e disoccupazione nell'Eurozona. Nel suo Interim Economic Assessment presentato a Parigi, l'organizzazione ha sottolineato le fragilità del Vecchio Continente. Secondo l’organizzazione parigina, nella zona euro la disoccupazione continua a rimanere elevata nonostante i timidi segnali di crescita, mentre per i Paesi più vulnerabili il rischio è quello di cadere nella spirale deflattiva. Oltre all'allarme su disoccupazione e deflazione, l'Ocse auspica che la Banca centrale europea manterrà o aumenterà gli stimoli monetari. I livelli degli stimoli monetari non devono quindi essere diminuiti proprio perché l'inflazione resta ampiamente sotto il target indicato dalla Banca centrale. Gli economisti dell'Ocse hanno infine evidenziato le significative disparità di crescita all'interno dell'area euro, in particolare tra le tre principali economie di Eurolandia. Mentre la Germania nel primo trimestre del 2014 dovrebbe mostrare una crescita pari a circa il 3,7% e al 2,5% nel secondo trimestre, in Francia il Pil è visto in rialzo di circa l'1% e in Italia sotto il punto percentuale in entrambi i trimestri. In particolare sull'Italia, l'Ocse vede il Pil crescere dello 0,7% nel primo trimestre del 2014, per poi rallentare ad un +0,1% nel secondo trimestre. Nell'intero 2014 il Prodotto interno lordo dovrebbe invece aumentare dello 0,6% e dell'1,4% nel 2015. L'Italia resta comunque il Paese del G7 con le prospettive di crescita più modeste.[/FONT][FONT="][/FONT]