rettificato. Mentre il contratto di marzo era pari all’indice, quello per scadenza giugno mostra una differenza rispetto all’indice di circa 400 punti. La differenza e’ attribuibile ai dividendi delle società del paniere principale che hanno gia’ annunciato il dividendo. In pratica, mentre il valore dell’indice sarà adeguato al momento dello stacco delle società, quello del derivato parte immediatamente con il valore decurtato. La differenza, in un momento come al’attuale, e’ sostanziale, perche’ l’indice evidenzia un supporto a 22500 punti che non e’ stato passato al ribasso mentre il derivato ha gia’ avvicinato il punto di appoggio a 22030/50 punti. Al grafico del derivato, inoltre abbiamo aggiunto il probabile canale di oscillazione di breve ed il target in caso di ulteriore storno. Nell’ultima seduta, nei vari commenti al derivato, abbiamo indicato in area 21500 punti, il livello di arrivo della potenziale correzione. Rimaniamo convinti di tale target, ma non sarebbe da escludersi che il livello di 21800 punti (trendline inferiore del canale possa reggere). Gli indicatori hanno gia’ iniziato a correggere, ma riteniamo del tutto improbabile che possa essere raggiunta la zona di ipervenduto. Più verosimile un consolidamento e graduale ridimensionamento prima di una nuova partenza al rialzo.