Ho capito dove vuoi arrivare.
Io sono un ragazzo intelligente.
James Hillamn.
Anche Neumann, Psicologia al Femminile (Astrolabio 1975)
Non sono facili. Cervellotici Junghiani. Ma il secondo apre un mondo xè risalire indietro nel tempo. Al matriarcale. Bello
Non comprarlo è difficile.
Ma ti cito un passo breve
"Vediamo di continuo che il femminile può benissimo vivere come totalità naturale in tale forma psichicamente non sviluppata, e cioè senza un corrispondente sviluppo della coscienza, mentre in quelle condizioni il maschile fallirebbe ampiamente nei confronti della socialità e diverebbe nevrotico. Questa situazione fondamentale del femminile, nella quale autoidentificazione e rapporto originario coincidono, le dà il grande vantaggio e completezza naturali estranee al maschile".
Tradotto:
si parla del rapporto madre-figlio nei primi anni di vita. Come il maschile nella sua identificazione nel proprio sesso sia legata ad una evoluzione della coscienza e dunque necessariamente deve rompere il legame madre-figlio (necessariamente...); rompere il legame conscio-inconscio.
Tradotto:
l'uomo è la somma della sua storia. Delle sue geste. Delle sue conquiste. Siamo la coscienza storica della nostra evoluzione. Siamo votati al fare. E questo fare è sempre all'esterno della coppia. Il nostro archetipo (simbolo) è l'eroe (che per la donna diventa il mito del Principe Azzurro). La coscienza è il territorio dell'Io. Dunque l'uomo è il portatore dei valori etici, dentro e fuori la coppia. Sul quale costruisce il suo presente.
Come è possibile essere al contempo marito-padre-amante e uomo? E' antitetico poiché l'uno esclude l'altro. Oggi questo è il ruolo che ci siamo scelti. Genera confusione e sofferenza psichica.
Perché? Perché quel legame non viene rotto.
E questo conduce al femminile
Per lei il rapporto primigenio madre-figlia è vissuto in modo totalmente diverso. Quando la bambina si individua come soggetto diverso dalla madre, nel bambino porta sofferenza xè è l'inizio del cambiamento, nella bambina non produce questo. Anzi! Cadono tutte le complicazioni della diversità che vive il maschile. Essendo donna la sua autoidentificazione può essere primaria: lei è donna xè lo è la madre (come può il bambino farlo?)
Questo significa che il femminile può benissimo vivere all'interno del rapporto originario fiorendo in esso e senza avere la necessità di romperlo. Può benissmo vivere nel cerchio dell'uroboro materno.
La bambina sperimenta il materno come s° stessa, il femminile come sè stessa. E questo genera un rinforzo primario. E' questa una spinta a ricreare il rapporto primigenio in età fertile ristabilendolo con un figlio: ristabilisci il rapporto diventando lei stessa la madre a cui agogna.
Il maschile non può e non deve farlo.
Ora come può la donna essere sé stessa in una società dove la maternità è vissuta come un valore di grado inferiore al denaro? Come può essere in equilibrio se non riesce a ristabilire il rapporto originario che la individua?
Come può essere moglie "fedele" sil maschile che le sta accanto le chiede di essere uguale a sé?
Non può. Ci sono differenze fondamentali che vanno rispettate. Il 4 è l'evoluzione della coppia fondamentale. Salta quella salta tutto. Nel senso di disarmonia.
Considera poi che una madre che non riesce a ristabilire un ottimale equilibrio con il suo sé primigenio vivrà a sua volta in modo difficile la sua relazione con suo figlio\a.
Questo genera la crisi attuale.
E questo sperimentiamo nel rapporto di coppia: cerchiamo la completezza e l'equilibrio dove, oggi, non esiste più.
Perché quel valore è cambiato.
Questo non è un giudizio morale. E' quello che è oggi.
Ciascuno poi vive il suo rapporto con l'altro sex al meglio delle sue potenzialità
Ma come fai a relazionarti con una cosa se non la conosci?
Solo un ex, un pò comlicato ma efficace, del xè dovremo conoscere il femminile.
E se non è stato chiaro lo ribadisco: non troveremo mai serenità e pace se non lo troverà anche il femminile.
Un Lama tibetano, tanti e tanti anni fa, vistitando l'america disse che li erano in guerra. Ma non con altre nazioni o cos'altro. Ma in guerra gli uni contro gli altri. Donne contro uomini. E questo avrebbe portato conseguenze dolorose.
Forse oggi anche questa è una chiave di lettura del degrado attuale a cui stiamo assistendo e contro cui ci sentiamo ribelli ma inermi.
Scusa delle digressione
Bye