Veniamo a qs di molto importante.
Qual è il meccanismo cognitivo più importante per l'apprendimento dell'uomo? Quello ricorrente che si ripete da millenni?
Il meccanismo associativo.
Nei processi analitici ed immaginativi abbiamo la tendenza di capire i particolari senza tentare di comprende il funzionamento globale. E' un paradigma del comportamento da sempre: anteporre il particolare al globale.
E' dovuto al meccanismo associativo. Il più primitivo dei nostri meccanismi: prima di tutto ci dedichiamo ai dettagli.
La visione di insieme, che sia complessa o semplice, quando viene raggiunta è sempre una fase successiva del processo analitico.
Dunque partiamo dal particolare collegandolo mediante il processo associativo ad altri particolari già presenti in memoria cercando una sintesi per arrivare ad una visione logica.
In tale processo errori e concettualizzazioni che portano a conclusioni rivedibili o errate sono all'ordine del giorno.
Ad esempio se mi dimentico la luce accesa in casa e in quel giorno arriva tantissima posta, e questo viene rafforzato, nel momento in cui vorrei ricevere della posta sarei tentato di lasciare la luce accesa. Va da sé che è una ssociazione errata.
La tendenza ad associare come causa ed effetto fenomeni che in seconda analisi risultano tra loro del tutto estranei è un fattore fondamentale del processo associativo concettualizzante.
Ma così facendo possono sfuggire all'analisi connessioni realti portando il particolare a trovarsi senza nessi e connessi con contesti dei quali in realtà fa parte. O associato a particolari con cui non ha niente in comune.
Perché succede questo?
Quando l'associazione logica è corretta da più sicurezza. Di comportamento e di acquisizione dei risultati auspicati.
Capite come funzionano le trappolone che ci tendono ogni giorno? Si disseminano qua e la segnali che al momento sono giusti. Attirano la nostra attenzione. Sono il particolare. Che poi noi xò associamo ad un contesto sbagliato che ci porta al loss.
E quanto è vecchio questo meccanismo?
Qui sta il bello, quanto l'uomo.
Le prime evidenze certe le abbiamo nell'arte rupestre. Circa 40.000 anni fa. Primi documenti storici.
E la cosa sorprendente è che si è trattato di un linguaggio universale comune dotato di circa 20 grafemi. Presente in tutti i 5 continenti (il 5 è il 4 nella simbologia. Ancora il 4 dunque).
Un'unica origine e dunque un unico linguaggio.
[Emanuel Anati. L'origine dell'arte e della concettualità. Jaka Book]
Si capisce meglio allora il senso del fallimento che il Maestro imputa all'arciere nel momento che sta per scoccare la freccia? No?
Ma è semplice. L'arciere ha associato al gesto tutta una serie di comportamenti errati dettati dalle sue precedenti esperienze. Così come in borsa noi rimaniamo focalizzati su particolari che, se non disseminati ad arte, sono contestualizzati in modo errato.
Per questo entrambi dovremo "scaricare" l'esperienza del passato nel momento in cui scocchiamo la freccia.
In memoria di Raffaele, geniale autodidatta, che ieri ha combattuto la sua ultima battaglia. Senza possibilità di vittoria.
Succede.
A tutti.
Bye