mercoledì 07 marzo 2012
Buongiorno a tutti
"Tormentata è la storia dell'avvento del suffragio universale, ostacolato, ancora in pieno Novecento, dalla discriminazione di censo, razza, di sesso, che si è rivelata particolarmente tenace proprio nei paesi di più consolidata tradizione liberale. Peraltro, appena conquistato, il suffragio universal è stao l'oggetto di un'opera di svuotamento dall'interno che ridotto l'esercizio dei diritti poiliti all'accalmazione di un leader investito di amplissimi poteri.
Attraverso un complesso processo storico, il bonapartismo ha assuno l'attuale configurazione soft, che comporta la concorerenza e la successione ordinata, e che ricorre al pugno di ferro solo in situazioni di emergenza. Il sistema elettorale più funzionale a tale regime sembra essere quello uninominale che, tagliando fuori i partiti organizzati e programmatici, e grazie al gigantesco processo di concerntrazione dei mass media, privando le classi subalterne di ogni espressione politica, riduce la <<democrazia>>, già nei singoli collegi, a scontro tra leaders concorrenti, interpreti peraltro solo di realtà o interessi sociali, al di sopra dei quali può quindi stagliarsi la figura del leader carismatico della nazione. Gli Stati Uniti costituiscono il privilegiato paese-laboratorio del <<bonapartismo>> soft che ora si affaccia anche in Italia e sembra voler divenire il regime politico del nostro tempo".
[Domenico Lo Surdo.
Democrazia o bonapartismo. Trionfo e decadenza del suffragio universale, Torino, Bollati Boringhieri, 1993]
Cosa si vuol significare con questa citazione? Che le cose non avvengono a caso. Se nel 1993 nelle università le cose erano già chiare, mentore l'esperienza anglosassone, possiamo solo concludere che la situazione in cui ci troviamo oggi era prevista.
Monti è un uomo da più cappelli: prima il cappello del professore economista; poi quello del burocrate europeo; ora quello del ragioniere di stato.
Troppi cappelli. E tutti in silenzio, mi raccomando!
L'Italia è laboratorio di idee. Lo è sempre stata per la sua posizione di unione tra culture e pensieri diversi. I greci arrivarono in Italia, e non furono più tali. Arrivarano gli arabi, e non furono più tali. Federico si trovò in Sicilia, e ne fece una fucina di idee nuove. Erano gli anni "bui" del medioevo. Frate Francesco andò dal Saladino, e scoprì che era ancora una volta la sua terra quella che aveva bisogno di essere convertita. Altro che infedeli! La Francia eresse le sue cattedrali sul rapporto aureo, l'italiano lo modificò gettando le basi per il romanico-gotico che sfociò, dopo la parentesi del rinascimento, nel barocco. Arrivarono le idee di uguaglianza, ne facemmo una combricola di pastaioli notturni dediti al sugo carbonaro. Troppo condimento e sfociammo in un pensiero totalitario, precursore dei nazionalismi novecenteschi.
Ora ci siamo inventati l'uninomalismo partitico. Che sia un caso che Cina e Russia, nascosti i secondi dietro una parvenza di elezioni "democratiche", ci assomigliano tanto?
Ma tutte queste sono parole.
Non più sovrani in casa nostra. E la scelta va fatta!
Tontolina ha scovato questo video
http://www.investireoggi.it/forum/m...i-berlinguer-e-kohl-ad-andreotti-vt69711.html
è recente, ma si riferisce a fine annii '80. L'economista che parla lo potete giudicare da quanto si trova su internet.
E' inquietante.
Negli anni '70 la sinistra radicale scriveva che l'Italia "era un paese a sovranità limitata". Si riferiva all'influenza americana sulla nostra politica. Ed economia. La tesi era a sostegno delle azioni terroristiche. A volte di origine eversiva_CIA; a volte di orgine rivoluzionaria_Sofriana (tanto per capirci). A seconda della convenienza del momento.
Dall'altra parte non è che le cose andavano meglio. Erano in minoranza visibile nel paese. Solo la violenza stradista potevano perseguire.
In mezzo i grandi partiti organizzati a trarne i frutti!
Ora, la domanda è la seguente: ma dove sono finiti tutti costoro? Intere generazioni di contestatori scomparse nel nulla?
E gli ideali professati a suon di catene?
E le dimostrazioni a suon di molotv?
Tutti morti?
E i grandi partiti organizzati che in virtù di un ideale di patria da un alto condannavano e dallìaltro fomentavano, che fine hanno fatto?
Ancora nel 1982 in quel del Veneto veniva scoperto un arsenale brigatista. Vero! Non fasullo come quello trovato qualche hanno fa, con al suo interno qualche pistola arruginita. Il gruppo eversivo di quegli anni fece una brutta fine. Con suicidi pur di non andare in prigione.
Negli anni '90 un Presidente della Repubblica denunciò, sempre per il bene della Patria, delle liste di coscritti reazionari a protezione dell'ordine costituito di matrice americana. Si rifacevano ad un arma romana, il gladio. Non che dall'altra parte non ci fosse.
Dove sono finiti questi "onesti" politici che per sanare le "anomalie" storiche, frutto di intrusioni esterofile?
Non è che ci siamo bevuti uno spritz collettivo a base di gin (quello originale sarebbe con vino bianco secco...)?
Come è possibile tollerare che una intera stagione di idealisti, di reazionari e rivoluzionari, sia confluita nel partito unico uninomalista?
Perché di questo si tratta: che eleggiamo un rappresentante della "sinistra" o uno della "destra" la politica a cui assistiamo è di continuità "centrista".