E' un altro modo di tracciare le trend line. Io utilizzo il tempo in accoppiata al prezzo. Al 03 ottobre non ho un minimo profondo per cui non posso utilizzarlo come partenza. Ma in altri sistemi si usa.
L'uomo non è insoddisfatto per natura poiché la sua natura è chiara e limpida. E' insoddisfatto per "ignoranza" (Avidya) ovvero per non conoscenza delle sua natura prigenia. Donde si genera l'Illusione. Heidegger era arrivato alle stesse conclusioni (dis-velamento dell'essere) per cui compito dell'uomo è di andare al di là delle apparenti illusorie percezioni e pensieri. Si è un pò perso con i termini filosofici nel tentativo di rimanere dentro i binari classici (e mantenersi la cattedra penso

).
Noi abbiamo seguito una via di ricerca che si è scissa in mente e devozione. Mente è la razionalità dai pre-socratici ad oggi, passando per l'illuminismo. Devozione è la Bhakti yoga, la via devozionale, che è rimasta ad appannaggio della spiritualità organizzata (la Chiesa).
Dove la razionalità della prima è la teologia della seconda.
In vero non vi è distinzione nei punti di unione (non tutta la filosofia rientra nel pensiero spirituale) che vanno ricercati come pillole preziose.
Così il contributo occidentale è un ritorno alle origini sottolineando che la ricerca parte dall'Intelletto conoscente, e non può farne a meno. Ma che tale ricerca arriva ai limiti del conoscere (Jasper e Wittgenstein), ai limiti dell'Intelletto, oltre il quale si dis-vela l'essere.
Esattamente come si intende in oriente.
Per meglio capire riporto una storiella tibetana:
"Si dice che alcuni insetti nascano dal legno: cioè il loro ciclo vitale inizia con le uova depositate in profondità nel tronco dell'albero. Crescendo, le larve si cibano dell'albero mangiando proprio quel legno da cui son nate".
[Lama Yesce. 1987]
L'intelletto conoscente è l'albero che permette lo sviluppo e che dovrà essere "trasformato".
Così tramite il ragionamento arriviamo alla sua trasformazione che da vita alla Saggezza penetrante, che a sua volta distrugge le negatività che oscurano la nostra mente, intelletto conoscente (o ragione intesa come pensiero) che sono le origini della nostra illusione o ignoranza (avidya).