A questo proposito riflettevo su Berlusconi. Va verso gli '80 anni ed è un uomo molto fortunato.
Chi ha avuto modo di frequentare una casa di riposo o di cura per malati patologie degenerative sa che non "è un bel vedere".
Dentro queste strutture tutti i sogni di gloria e di imperitura vita crollano miseramente. Un'angoscia ti prende e ti chiedi: ma io sono così? Toccherà anche a me? Finirò su una carrozzina in totale balia di un'infermiere o di una oss?
Ma davvero non potrò più mangiare quello che desidero? Andare dove ritengo più opportuno? Coltivare le mie passioni? Vestirmi come più mi aggrada?
Si, è tutto vero. Noi siamo, anche, questo.
L'uomo Berlusconi ha la fortuna di vedere con mano chi è. Non è data a tutti questa occasione nella vita. Occasione che possiamo chiamare di "specchio".
Ancora una volta fugge.
Si è vero, lo facciamo tutti. Ma che fuga fa lui?
Io al suo posto con le sue ricchezze non starei certo a perdere gli ultimi anni della mia vita dietro a qualche rienzie di turno. La mia vita sta per finire e sto ancora dietro a queste persone? Ma per carità.
Me ne vado alle Bahamas visto che ho casa li. Oppure mi giro il mondo in mongolfiera.
Lui no!
Capire il senso di queste parole?
Non c'è bene e male, ma pura osservazione senza movente. Questa è la libertà.
Ma una mente condizionata da anni e anni di abitudini consolidate è prigioniera di sé stessa.
E nemmeno l'ultima occasione per liberarsi viene colta.
Anzi! Si lamenta.