Operatività Indici & Futures - Open - Cap. 2

L'oggetto della meditazione, l'oggetto di osservazione e l'oggetto della negazioni vanno ricercati dirigendo l'attenzione verso l'interno: verso un modo di concepire, più che verso la concezione stessa.
Come possiamo comprendere il metodo, la definizione di felicità ergo in ultima analisi la realtà se studiamo con una mente condizionata dall'errore?
 
E facciamo subito un parallelismo: quando ci accingiamo ad applicare, ergo studiare, un metodo borsitico di trading, con quale mente ci approcciamo a farlo?
Se abbiamo sviluppato negli anni un'esperienza di loss avremo o un atteggiamento di scarsa fiducia in noi stessi che proietteremo nel metodo; o un atteggiamento di estrema ed eccessiva fiducia data sempre da una scarsa fiducia in noi stessi: poiché io non riesco a guadagnare allora lo farà mila per me (ahahahah...impossibile! se potessi regalerei la felicità eterna a tutti, ma non mi è data questa facoltà; a nessuno è data).
Questa è una mente condizionata dall'errore. Non va bene ne la poca ne l'eccessiva fiducia.
Qualsiasi approccio che vogliamo fare al trading richiede l'adozione di un metodo e la sua applicazione. Prima di adottare un metodo è necessario ripulire la mente dai condizionamenti che le sono propri. E questo è possibile solo riconoscendo i condizionamenti di cui siamo preda.
Ed ecco l'introspezione di cui sopra
 
Questo è fondamentale perché alla base della corretta percezione vi è la facoltà, totalmente da sviluppare, di discriminare tra il vero e il falso; tra ciò che è reale e ciò che non lo è.
Facciamo un esempio collegato al trading: abbiamo visto ieri alcuni post in risposta ad una domanda del Taylor. Riprendiamo l'08 mar in apertura

Immagine 1.png
 
mm gialla = T-1, verde = T
la regola dice che la rottura della media è segnale di entrata.
Ci siamo posti la domanda se è vera o falsa rottura?
Che metodo abbiamo adottato per la determinazione della rottura di un supporto\resistenza?
Ci siamo chiesti dove era il minimo precedente di ciclo?
Abbiamo adottato un sistema di controllo dei falsi segnali?
Abbiamo controllato la simultaneità ciclica?
 
L'altro esempio si è concretizzato il 09 marzo: dopo il minimo di apertura e la successiva sua rottura down ci si poteva aspettare un ulteriore minimo

Immagine 2.png
 
Se poniamo la realtà ergo la verità con il gain (ovviamente stiamo parcellizzando e svilendo il metodo quindi portate pazienza e perdonatemi se mischio il sacro con il profano, ma io non ne vedo la diversità); allora sulla strada della verità si procede appunto progressivamente, per tappe:
- eliminando dapprima gli errori più grossolani
- e gradualmente via via quelli sempre più sottili
 
Il primo errore che deve affrontare colui che aspira a realizzare il gain (la verità) è quello della permanenza.
Che in borsa significa che i cicli non chiudono mai. Che durano in eterno.
 
Dobbiamo comprendere che l'eternalismo è una convenzione creata artificialmente, elaborata dalla mente e che scavalca la stessa esperienza empirica (i minimi ci sono sempre).
A volte cadiamo in questo grossolano errore perché abbiamo preso a sostegno metodi di trading (dottrine o sistemi filosofici) che propongono l'esistenza eterna e assoluta dei cicli nella propria individualità e separazione.
Non è così.
E torniamo al 09 marzo!
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto